L’attività di Romagna Acque citata come esempio virtuoso dal nuovo presidente di Confcooperative Romagna

Un significativo riconoscimento dell’attività istituzionale di Romagna Acque è giunto nel pomeriggio odierno dalla relazione del neopresidente di Confcooperative Romagna, Mauro Neri. Nella sua relazione di apertura della prima Assemblea di Confcooperative Romagna, svoltasi in modalità da remoto, Neri ha dedicato un articolato passaggio alla dimensione romagnola, e in questo contesto ha sottolineato il ruolo di Romagna Acque.

“Anche a livello Istituzionale – ha detto il presidente – la Romagna unita o collaborativa, non autonoma, riteniamo che possa rappresentare la dimensione ottimale per affrontare le sfide future. Molti considerano la Romagna come una “Città Metropolitana diffusa” e come tale abbiamo la necessità ed auspichiamo che possa essere governata. Dobbiamo però considerare che già molti servizi pubblici sono organizzati su Area vasta: la sanità, la protezione civile in parte la Camera di Commercio della Romagna – che vorremmo poter vedere unita alla C.C.I.A.A. di Ravenna nel più breve tempo possibile – la gestione della bonifica, la gestione dell’acqua tramite Romagna Acque. L’acqua e l’energia saranno i grandi temi del futuro e in un territorio come il nostro dove l’acqua è fondamentale per l’agroalimentare, il turismo ed in generale per tutti i settori, avere un’eccellenza come Romagna Acque è fondamentale e la stessa deve essere al centro di una progettualità futura, da valutare senza approcci ideologici, che interessi la risorsa idrica e lo sviluppo di energia verde, rientrando nella strategia Nazionale sullo sviluppo dell’idrogeno verde, considerato pilastro delle future strategie ambientali ed energetiche, oltre che per la difesa idrogeologica del territorio e il turismo del nostro Appennino”.

“Ringrazio Mauro Neri per questo importante richiamo alla nostra attività – ha detto il presidente di Romagna Acque, Tonino Bernabè – come già qualche settimana fa aveva fatto il presidente di Confindustria Romagna, Paolo Maggioli, nella relazione all’assemblea generale della sua associazione. In entrambe le circostanze, fa piacere non solo il riconoscimento del nostro ruolo: ma soprattutto l’apertura, senza pregiudizi, a ragionare sul futuro della risorsa idropotabile in Romagna e sugli eventuali investimenti strutturali necessari. Una discussione aperta ormai da mesi a tutti i livelli, in primis con la Regione Emilia-Romagna: l’attenzione delle principali forze sociali del territorio (come sono, appunto, Confindustria e Confcoooperative) su questo tema, non può che essere d’aiuto ad un ragionamento maturo e condiviso su una tematica di fondamentale importanza per l’intero territorio romagnolo”.

“Vorrei infine complimentarmi con Mauro Neri – chiude Bernabè – per la nuova responsabilità che si appresta ad assumere, da presidente Confcooperative Forlì-Cesena a quella di Confcooperative Romagna: in Romagna Acque, e in me personalmente, troverà sempre alleati sulle azioni comuni da mettere in atto per migliorare la qualità della vita e dell’economia del nostro territorio”.

 

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di RavennaNotizie, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Scritto da Giovanni lo scettico

    Stipendi stratosferici. E paghiamo noi…