Economia circolare e PMI, convegno organizzato da CNA Ravenna sulle traiettorie di sviluppo per le imprese e i territori

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Si è tenuto venerdì 4 dicembre, in modalità videoconferenza, un importante incontro sull’Economia Circolare a cui hanno partecipato il presidente della CNA Territoriale di Ravenna Pierpaolo Burioli, il presidente della Provincia e Sindaco del Comune di Ravenna, Michele De Pascale, il presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile Edo Ronchi e la responsabile del Dipartimento Politiche Ambientali di CNA Nazionale Barbara Gatto.

“La sfida che ci troviamo di fronte sta assumendo contorni epocali – ha affermato in apertura Pierpaolo Burioli – e non riguarda solo la salute del nostro pianeta ma anche il salto di paradigma del mondo produttivo, dove chi riuscirà per primo ad occupare le posizioni migliori avrà un enorme vantaggio competitivo, in termini di benessere, di reddito, di lavoro, di qualità della vita. La riconversione ecologica, quindi, va intesa come opportunità straordinaria di business per il mondo imprenditoriale dove anche le PMI possono giocare un ruolo importante. La rigenerazione in senso ecologico del nostro modello di sviluppo potrà avere, nel breve periodo, una forte spinta dal superbonus al 110%, ma questo intervento da solo non potrà bastare, perché oggi c’è bisogno di una più articolata e sistemica rigenerazione in senso ecologico di tutto il modello di sviluppo del nostro Paese. Servono innovazione e ricerca sulle nuove tecnologie energetiche e dei materiali, infrastrutture per l’economia circolare, accompagnamento delle PMI alla trasformazione delle filiere, formazione delle nuove professionalità”.

“Le traiettorie di sviluppo attorno all’economia circolare – ha dichiarato Michele De Pascale – rivestono oggi grande importanza. Ravenna è un territorio che ha sempre cercato di affrontare il tema del trattamento dei rifiuti in maniera innovativa. Oggi stiamo gestendo una grande riorganizzazione del sistema di raccolta dei rifiuti e purtroppo stiamo procedendo a rilento a causa dell’emergenza Covid. Parallelamente a questi nuovi modelli di raccolta stiamo lavorando per favorire la crescita di imprese in grado di affrontare in maniera più dinamica questo. Oggi a Ravenna qualsiasi realtà imprenditoriale che produce rifiuti si trova nelle condizioni di avviare soluzioni di recupero, grazie ad un’importante evoluzione del quadro normativo locale che ci permette di affrontare adeguatamente questi problemi”.

Edo Ronchi ha, poi, approfondito il tema: “Siamo presi dalle misure per affrontare l’emergenza Covid e stiamo riflettendo su come uscirne al meglio. Sarà importante trovare le modalità più efficaci per recuperare le risorse indispensabili che l’Europa ci ha messo a disposizione con il Recovery Fund. Dobbiamo essere consapevoli che oggi il mondo è diventato molto piccolo e quello che accade a migliaia di chilometri di distanza può avere un effetto dirompente anche da noi, come il Covid ci insegna. Oggi ragionare di economia circolare è estremamente attuale perché ci aiuta a trovare le traiettorie giuste per un rinnovato e più equilibrato sviluppo.  Il Consumo mondiale di materiali da inizio secolo scorso è aumentato di quattro volte contro un raddoppio della popolazione. L’economia lineare produce prodotti che hanno un breve ciclo di vita, mentre l’economia circolare ha pensato un modello che prevede la produzione di beni che durano a lungo, riparabili e riciclabili più legata ai territori e al tessuto delle PMI”.

“L’attenzione al tema dell’economia circolare – ha affermato in conclusione Barbara Gatto – e in generale sui temi green, si è innalzata in questi momenti difficili. Il mondo imprenditoriale dovrà comprendere come sfruttare meglio le risorse disponibili per avviare investimenti nel campo della green economy, cercando di procedere verso una nuova transizione, oggi definita transizione giusta, che può diventare un nuovo volano di sviluppo per il Paese. Spesso i modelli di economia circolare sono pensati per dimensioni più grandi di impresa lasciando ai margini l’impresa diffusa che, invece, può giocare un ruolo da protagonista soprattutto se riesce ad organizzarsi per filiere”.

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