Oil&Gas. Nanni (Roca) su dichiarazioni Ministro Patuanelli: “non intravediamo la luce in fondo al tunnel”

Vietare per sempre l’attività estrattiva nel nostro Paese. “Abbiamo deciso di superare l’idea della mappa che doveva definire dove è consentito e dove non è consentito trivellare, per vietarlo ovunque” è quanto ha affermato nei giorni scorsi al quotidiano Repubblica il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, anticipando che verrà approvata una norma tombale che bloccherà per sempre l’attività estrattiva nel nostro Paese.

Affermazioni che tornano nuovamente a scuotere il mondo dell’Oil&Gas ravennate. Franco Nanni, presidente Roca sottolinea l’aggravarsi di una situazione già pesantemente in crisi: “Sono a rischio migliaia di posti di lavoro. Parliamo di un settore che da mesi si sostiene praticamente solo grazie ai progetti all’estero. Ora anche nel resto del mondo il lavoro è diminuito per via della riduzione dei nuovi investimenti, dovuto al calo del prezzo del petrolio. Inoltre il settore è in ginocchio anche a causa del Covid – prosegue -. La pandemia ha aggravato una situazione già critica e purtroppo molti progetti all’estero sono stati cancellati”.

“Quindi, è indubbio che queste ultime dichiarazioni del Ministro del Mise non ci facciano intravedere la luce in fondo al tunnel. Come Roca abbiamo sempre sperato che la situazione si sbloccasse, così da dare una boccata di ossigeno ad un settore importante per tutto il Paese e dove Ravenna vanta importanti eccellenze”. Nanni ricorda che l’Italia importa dall’estero grandi quantità di gas, produzione che in parte potrebbe essere coperta dalle attività estrattive in Adriatico consentendo un risparmio per tutti i cittadini.

“Siamo molto preoccupati. La situazione è difficile e il Governo non fa nulla, si limita a dare qualche sussidi senza lasciar dare investimenti che diano lavoro – prosegue -. I 5 Stelle non hanno mai voluto le estrazioni in Italia. Mi sorprende che queste affermazioni vengano fatte dal ministro di un Governo sostenuto dal PD, partito che invece ha sempre sostenuto l’importanza dell’attività estrattiva per il nostro Paese. Il Movimento 5 Stelle vuole far credere ai propri elettori che bloccare l’estrazioni di metano comporti un passaggio all’energia green, ma non è vero poiché non autorizzano nemmeno i campi eolici o solari. Non riusciamo a capire cosa vogliano fare – conclude- . L’Italia ha bisogno di avere un piano energetico a lunga scadenza, con nuovi investimenti per passare dal fossile al green”.

 

Commenti

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  1. Scritto da garbino

    Purtroppo i 5S, ma non solo, sono dei populisti e ora il “green” è di gran moda, è facile riempirsene la bocca anche a sproposito. Purtroppo non si considera per esempio che più il prezzo del petrolio è basso meno le Compagnie dell’Oil & Gas hanno interesse ad investire su fonti alternative (perché farlo se la materia prima è bassa e i processi industriali sono ben rodati?). Si parlava fino a pochi giorni fa del Pitesai e chi è del settore attendeva di sapere le aree dove si sarebbe potuto lavorare. Ci si interrogava anche a che punto fossero i lavori portati avanti in gran segreto dai questi geni. La mia personale opinione è che c’abbiano provato a farlo questo Pitesai, non ci abbiano capito nulla arrivando alla conclusione che era qualcosa al di sopra delle loro modeste possibilità e quindi …… blocchiamo tutto. Spero veramente che alla fine si riesca a passare anche questa incertezza (l’ultima di una lunga serie)che ucciderebbero definitivamente il settore. Del resto una norma simile sarebbe nettamente in contrasto con il risultato del referendum “sulle trivelle” i cui esiti sono a tutti noti. Impossibile pensare di poter investire nel settore se ogni giorno si crea incertezza. L’unica cosa certa è che il petrolio ed il gas ancora oggi servono e serviranno anche nei prossimi anni… come averlo è un discorso che alla politica italiana interessa poco

  2. Scritto da Vittorio

    La luce in fondo al tunnel non la vdrete mai perchè siete obsoleti, il futuro è esplorare nuove forme energetiche tramite la riccerca della scienza

  3. Scritto da Matteo B.

    Caro Vittorio, internet è uno strumento straordinario perchè da’ la possibilità a chiunque di esprimere un’opinione non qualificata e spesso non richiesta. Secondo te estrarre gas fa parte di una tecnologia obsoleta?
    Hai capito che se non estraiamo gas a casa nostra lo dobbiamo comunque importare, a costi più alti e con maggiore dispersione visto che il 15% viene perso durante il tragitto (pagato). Praticamente è come se invece di aprire il rubinetto di casa tua per bere un bicchiere d’acqua, dovessi attraversare la strada, andare dal vicino, pagargli un bicchiere d’acqua e tornare a casa tua con il bicchiere bucato, ora che arrivi avrai meno acqua a un costo maggiore.