Davide Padovan, showman di Mirabilandia, lancia una petizione per riaprire i parchi tematici al più presto. Raccolte 3200 firme in due giorni

In due giorni sono state oltre 3200 le firme raccolte per chiedere al Governo di riaprire al più presto i parchi tematici d’Italia, anticipando la data fissata per il 1° luglio. Primo firmatario è stato Davide Padovan, volto noto di Mirabilandia, showman che da 16 anni anima gli spettacoli del parco divertimenti ravennate.

“La petizione sta andando molto bene, in poco più di 48 ore, l’hanno firmata 3200 persone, tutte favorevoli alla riapertura di parchi divertimento, parchi naturali, giardini zoologici, ecc..” spiega Padovan assicurando che, entro qualche giorno, le firme saranno presentate al presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini nella speranza che giungano all’attenzione del Governo.

“Lo scorso anno i parchi tematici hanno aperto a giugno, erano considerati a basso rischio di contagio e a livello di sicurezza medio-alto. Ed infatti non sono stati registrati contagi né tra gli operatori né tra gli ospiti – prosegue -. Quest’anno invece a fine aprile riaprono i ristoranti, i teatri, ed io mi domando quale sia la logica che ha portato alla decisione di posticipare l’apertura dei parchi al 1° luglio. Non lo riseco proprio a capire” sbotta Padovan.

Lo showman sottolinea che l’anno scorso, nonostante la pandemia in atto, per Mirabilandia la stagione ( da giugno a fine ottobre) è stata molto positiva.” Le misure anticovid adottate dal Gruppo Parques Reunidos, società proprietaria di Mirabilandia, si sono dimostrate appropriate: ingressi contingentati, distanze di sicurezza rispettate, percorsi obbligatori, spettacoli con posti a sedere distanziati, ovunque dispenser con gel igienizzanti, attrazioni igienizzate, ecc… sono stati rispettati tutti i protocolli ed è stato formato personale ad hoc, aumentato nel numero, proprio per garantire tutte le misure anticovid e la security. Il parco ha dimostrato che ci si può divertire in assoluta sicurezza”.

Mirabilandia - spettacolo Davide Padovan

“Oltretutto per i lavoratori del parco, il prolungamento della chiusura genera un ulteriore danno, poiché sono terminate anche le indennità mensili di disoccupazione. La situazione è grave, abbiamo ricevuto il bonus come lavoratori dello spettacolo e il bonus stagionali ma anche quegli aiuti non riescono a garantire una tranquillità economica. Prima del Covid lavorare a Mirabilandia mi impegnava da marzo a novembre, quest’anno non so ancora quando e per quanto tempo potrò tornare a lavorare. Quello che vogliamo, noi lavoratori del parco, è tornare a far divertire le persone, regalandogli un sorriso ed un momento di leggerezza. Le persone devono avere la certezza che i parchi siano sicuri e devono divertirsi in serenità” prosegue.

Padovan spera nell’apertura dei parchi nel mese di giugno. “ Se dessero l’ok per il 2 giugno sarebbe perfetto! Basterebbe il tempo tecnico per la messa in sicurezza delle attrazioni e per la preparazione degli spettacoli, e poi si potrebbe ripartire”.

Per attirare l’attenzione sulla difficile situazione dei parchi tematici, nei giorni scorsi Padovan ha scritto, tramite Facebook, a tutti i ministri e a molte figure di spicco del panorama politico italiano, e una sua frase “se non aprite prima, io non arriverò al 1° luglio” ha innescato non pochi timori, tanto che lo showman si è visto arrivare una volante a casa, mandata dalla questura di Vicenza (dove Padovan si trova in questo periodo, ndr) su segnalazione di quella di Ravenna, per verificare se stesse bene. “La situazione è molto preoccupante ma voglio rassicurare tutti, non ho intenzione di fare un gesto estremo, certamente però lotterò con tutte le mie forze per far aprire i parchi tematici prima di luglio” conclude, invitando tutti a sottoscrivere la petizione.

Mirabilandia - spettacolo Davide Padovan