Castel Bolognese. La Curti premia i dipendenti per l’impegno durante la pandemia

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L’azienda di Castel Bolognese, leader nel settore delle costruzioni meccaniche, riconoscerà ai propri dipendenti un premio straordinario di 600 euro, che si aggiunge al premio raggiunto grazie alle performance aziendali.

“Questa iniziativa vuole essere un riconoscimento agli sforzi e alla disponibilità che i dipendenti tutti hanno dimostrato dall’inizio della pandemia, contribuendo a sopperire con la propria collaborazione alle difficoltà organizzative dettate dal Covid 19, portando anche nel nefasto 2020 un aumento del fatturato e una redditività molto soddisfacente – ha spiegato l’amministratore delegato, ing. Alessandro Curti – In un periodo così complesso e pieno di incognite per il futuro è giusto dare risalto a situazioni di questo genere, in cui un’azienda condivide i risultati positivi con i propri collaboratori, tant’è che il meccanismo del Premio di Risultato previsto dal contratto integrativo condiviso con Rsu e Sindacati porta ai dipendenti altri mille euro”.

Curti, fondata oltre 65 anni fa a Imola, si è stabilita nella sede attuale di Castel Bolognese nel 1968, crescendo negli anni in termini di dipendenti e volumi produttivi, puntando su quella che si può considerare una delle caratteristiche della filosofia aziendale, la diversificazione dei prodotti e dei campi di intervento, passando, con una solida base di competenze sulle lavorazioni meccaniche ad occuparsi proficuamente di aeronautica, packaging, energia e macchine automatiche e di lavorazione del cavo elettrico, intessendo solidi rapporti di collaborazione con importanti società leader nel mondo. Risultati frutto di una visione in grado di leggere il mercato nelle sue articolazioni, riconoscendo negli investimenti in tecnologia e formazione professionale dei propri collaboratori una carta vincente, insieme ad una costante attenzione alla soddisfazione del cliente. La crescita e la diversificazione del business ha portato una conseguente e costante crescita occupazionale arrivando ad oggi ad impiegare una forza lavoro di oltre 300 persone tra dipendenti diretti e in somministrazione. Solo nel 2020 sono entrati in Curti 48 persone in più a cui si aggiungono altre 23 nel primo trimestre 2021. Anche la costruzione di ulteriori seimila metri quadrati coperti, dedicati ad attività produttive, è un segnale di una azienda che guarda al proprio futuro con fiducia nelle proprie capacità.

“Questa eccellenza del territorio ben rappresenta lo spirito imprenditoriale che non solo reagisce alle difficoltà, ma riesce a trasformarle in opportunità e benefici per l’intera comunità – afferma il vicepresidente di Confindustria Romagna con delega alle relazioni sindacali, Roberto Bozzi – l’emergenza sanitaria ha lasciato strascichi anche sul piano sociale e ambientale e, anche in questa occasione, l’azienda ha dimostrato grande sensibilità e attenzione a questi aspetti”.

Soddisfazione quindi da parte dei sindacati.  “Fa piacere ricevere notizie positive da una azienda in questo periodo critico – afferma Davide Tagliaferri della Fim Cisl – e in particolare in una realtà in cui la partecipazione e il coinvolgimento dei lavoratori nelle dinamiche organizzative sono elementi storicamente distintivi. Questo dimostra che quello della partecipazione è un modello vincente che spero possa essere preso ad esempio anche in altre realtà territoriali.  Molto interessante l’attenzione di Curti alla sostenibilità dei processi produttivi industriali e al conseguente impatto ambientale: i progetti di ricerca e sviluppo di tecnologie per recuperare materie prime dagli pneumatici, dagli scarti dei compositi di carbonio e dai vecchi materassi vanno certamente nella direzione giusta in un’ottica di economia circolare”.

La UILM – UIL è convinta che il sistema della contrattazione collettiva debba adeguarsi ai nuovi scenari economici, alle trasformazioni che la crisi globale aggravata dal quadro pandemico ha apportato alla produzione, al mercato del lavoro e agli equilibri delle aziende e che debba rinnovarsi per rendere i futuri accordi sindacali in grado di valorizzare appieno la produttività del lavoro. Il CCNL di categoria, infatti, è uno strumento indispensabile all’omogenea regolazione di ciascun settore, tanto del rapporto di lavoro, quanto delle relazioni industriali, mentre la contrattazione di secondo livello – aziendale o territoriale si adatta al contesto contribuendo alla riduzione delle diseguagliane ed a una corretta ripartizione della ricchezza prodotta anche tra i lavoratrici quali soggetti attivi nel conseguimento degli obiettivi, il contesto aziendale della CURTI rappresenta nel comparto metalmeccanico della nostra provincia e più in generale nel contesto regionale e nazionale un modello da osservarsi con grande attenzione.

La Fiom Cgil esprime soddisfazione per la decisione aziendale e vuole ringraziare i propri delegati che durante questo anno di pandemia hanno mantenuto ottime relazioni sindacali e non hanno mai fatto sentire soli i propri colleghi e le proprie colleghe, garantendo sempre informazioni e consulenze precise e puntuali. Le buone relazioni sindacali che si sono instaurate negli anni dimostrano che la sensibilità dell’azienda e il buon lavoro dei delegati hanno sviluppato nel tempo una contrattazione di ottimo di livello. In un periodo storico in cui il futuro è incerto e preoccupante è importante evidenziare le situazioni positive, nel caso di Curti, frutto di un mix di gestione attenta, ricerca della soddisfazione del cliente, attenzione ai propri collaboratori e alle relazioni sindacali e investimenti in professionalità, tecnologie e ricerca.

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