Macfruit 2021, si apre con il Cina Day: “Creare un Hub logistico nel Nord-Est per il mercato con la Cina”

Confcooperative e Legacoop Romagna sull'accordo "Farm to Port"

Ouverture all’evento fisico di Macfrut che aprirà domani (martedì 7 settembre) al Rimini Expo Center, il Forum ha lanciato più di una proposta per implementare il business tra i due Paesi. “La Cina è una potenzialità come enorme mercato di consumo e come produttore – ha esordito il presidente di Macfrut Renzo Piraccini-. È interesse comune favorire lo sviluppo nelle relazioni tra imprese italiane e cinesi, e come Macfrut ci adopereremo per questo. L’Italia, e in particolare il Nord-Est, può fungere da piattaforma per le merci deperibili cinesi destinale al Centro ed Est Europa, così come può divenire un Hub strategico per le merci europee destinate in Cina attraverso il canale di Suez, che è la via più breve di collegamento. Al momento i tempi di trasporto tra Italia e Cina sono più lunghi di 5-7 giorni rispetto a quelli della Spagna dal porto di Algeciras, e questo ci penalizza. Ecco perché la riduzione dei tempi di trasporto è un tema centrale, e per questo penso che un ruolo lo possano giocare il Porto di Ravenna e il Mercato Ortofrutticolo di Padova presenti a questo Forum”.

Chiamati in causa i due Presidenti non si sono sottratti. Il primo a parlare è stato Daniele Rossi Presidente del Porto Ravenna. “Il nostro porto ha relazioni con la Cina da molti anni e alcune aziende cinesi sono insediate da noi con strutture e persone. Ravenna è il porto riferimento del Centro Nord Italia per l’agroalimentare e sta affrontando un piano di espansione per ammodernare gli impianti, realizzare nuove banchine e approfondire i fondali fino a 14,5 metri. Nei prossimi 4 anni investiremo circa 1 miliardo di euro per fare del Porto l’Hub commerciale più importante dell’Adriatico, punto di riferimento per la Cina”.

Dello stesso avviso Maurizio Saia presidente Mercato ortofrutticolo di Padova (Maap): “Il nostro è uno dei mercati più grandi d’Italia, il primo per import/export con i paesi dell’Est, Sudafrica, Sudamerica. Il fatturato è di 400 milioni, cifra che ha subito una flessione per l’interruzione dei rapporti con la Russia compensata però dall’ampliato con Nord ed Est Europa e Balcani. La nostra posizione geografica è importante, siamo a pochi chilometri da Venezia e qualcuno in più da Ravenna, e per questo ci proponiamo come Hub strategico per la Cina. In proiezione abbiamo richieste da Spagna e Sud Italia di avere in affitto capannoni frigo, e su questo abbiamo investito per dare nuove offerte per il settore ortofrutta”.

Guang Defu ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese presso le Nazioni Unite, si è soffermato sul 2021 Anno internazionale dell’ortofrutta: “Frutta e verdura hanno un ruolo chiave nell’alimentazione, l’Oms consiglia l’assunzione di 400 grammi al giorno. Le statistiche Oms evidenziano 3,9 milioni di decessi nel mondo riconducibili a una scarsa assunzione di frutta e verdura. Secondo l’ultimo rapporto Fao l’apporto insufficiente di frutta e verdura causa il 14% di decessi per tumori gastro intestinali, 11% ischemie, 9% ictus. Il 2021 è stato dichiarato dalla Fao Anno internazionale di frutta e verdura. Come Cina crediamo nella centralità di questi prodotti, tanto che siamo i principali consumatori e produttori nel mondo. Nel 2020 in Cina la produzione di verdura è stata di 750 milioni tonnellate, 290 milioni tonnellate di frutta. Nel 2020 la Cina ha importato 6,73 milioni di tonn di frutta e 466mila tonn. di verdura. Il valore dell’import/export ha superato 35 miliardi di dollari, mentre il commercio di ortofrutta Cina-Europa ha quasi raggiunto i 2 miliardi di dollari. Il Forum rappresenta una grande opportunità di scambio tra Europa e Cina nell’ottica di una reciproca cooperazione”.

Sui numeri del commercio tra Cina ed Europa ha posto il suo focus Giampaolo Bruno direttore di Ice-Agenzia a Pechino. “Macfrut è una delle fiere più influenti e innovative nel settore ortofrutticolo in Europa e nel Mediterraneo, un ponte importante tra i mercati europei e cinesi. Nel 2020 la Cina è stato il quinto esportatore mondiale di frutta per un valore di 16,7 miliardi dollari, di cui quasi il 5% verso i Paesi UE. A livello globale è stato il terzo importatore per 14 miliardi di dollari, meno dell’1% dai Paesi UE. Nei primi 7 mesi 2021 le esportazioni cinesi sono cresciute del 4%, le importazioni del +33,8%. Nel 2010 ha esportato 10,1 miliardi dollari registrando un +75% in 10 anni; nel 2010 ha importati 3,6 miliardi di dollari, registrando nel decennio un’espansione pari a 3,9 volte. Le importazioni in Cina di frutta e verdura fresca sono in rapido aumento per la crescita economica del Paese che ha portato a un innalzamento del reddito delle famiglie e il consolidamento di una classe media. Come rappresentante dell’Ice il mio auspicio è che il mercato cinese possa aprirsi ulteriormente a nuovi prodotti agricoli freschi vista la qualità dei prodotti italiani”.

Ma Hongtao direttore generale ATPC (Agricultural Trade Promotion Center) l’ente di promozione del Ministero dell’Agricoltura ha fatto un quadro del rapporto tra i due Paesi: “Il commercio di ortofrutta tra Cina e Italia malgrado la pandemia è cresciuto +1,2%, per arrivare a quasi 1,3 miliardi di dollari. Il commercio bilaterale di frutta ha raggiunto 200 milioni di dollari, quello di verdura quasi 50milioni di dollari. Macfrut per noi è la piattaforma per lo sviluppo globale di ortofrutta. Dopo il successo dell’edizione dello scorso anno quest’anno le aziende cinesi sono salite a 111 e il Padiglione offre 40 prodotti suddivisi in sei tipologie: pere, agrumi, mele, pomodori, funghi edibili, peperoni e aglio”.

Hongtao ha anche lanciato tre proposte. “La prima, lavoriamo insieme per sviluppare la linea ferroviaria Cina-Europe Railway Express per un incremento della logistica per i prodotti della catena del freddo per scambi reciproci. In secondo luogo, liberiamo il potenziale dell’economia digitale per la cooperazione reciproca. Infine, terza proposta, coltiviamo insieme nuovi vantaggi attraverso il commercio di servizi nel mondo agricolo”.

L’Assessore della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, ha sottolineato l’importanza delle relazioni tra i due Paesi. “La Cina rappresenta il 20% del Pil nel mondo, è un Paese con cui dobbiamo avere relazioni culturali, istituzionali e diplomatiche, e aprire una discussione alla pari. La nostra Regione da tempo si relaziona con la Cina, tanto che il nostro export crescerà del +21%. Per il settore agroalimentare, inclusa l’ortofrutta, c’è ancora tanto spazio in Cina. L’ortofrutta è una filiera identitaria e strategica per la regione, e la Romagna può divenire una grande piattaforma per la qualità del prodotto e gli investimenti”.
Il Forum si è concluso con l’intervento di diversi produttori cinesi che hanno presentato i loro prodotti.