Convegno CNA su PNRR, patto per il lavoro e per il clima: le prospettive di sviluppo per Ravenna, il porto e le infrastrutture

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Si è tenuto ieri martedì 30 novembre, presso la CNA di Ravenna, un importante convegno sulle opportunità di sviluppo del territorio, del Porto e delle infrastrutture fornite dal PNRR e dal Patto per il Lavoro e per il Clima della Regione Emilia-Romagna. Dopo l’introduzione del Presidente della CNA Territoriale di Ravenna, Matteo Leoni, che ha inquadrato il tema e portato le proposte di CNA per lo sviluppo del territorio, si è tenuta una tavola rotonda.

“Poiché il nostro Paese è destinatario della quantità di risorse più ampia dal PNRR, rispetto alle altre nazioni europee – ha esordito Matteo Leoni – ci troviamo di fronte a una grande opportunità, ma anche a un altrettanto grande responsabilità: la sfida sarà sfruttare il programma di riforme e investimenti per rendere la crescita stabile, duratura e sostenibile”.

“Questa situazione – ha proseguito – ci dà un motivo in più per riflettere sulla necessità di ammodernare e implementare la dotazione infrastrutturale del nostro Paese. Pensando al nostro territorio, sono molte le opere su cui concentrare l’attenzione. Il nostro Porto, innanzitutto, è un asset strategico per Ravenna, l’Emilia-Romagna e l’intero Paese, in ogni sua specificità: commerciale, industriale, crocieristica, diportistica e cantieristica. Per questo riteniamo decisivi gli interventi per il nuovo hub portuale, per cui è prioritario l’escavo dei fondali, la stazione merci in destra e sinistra Candiano, il nuovo terminal crociere e il bypass Candiano, opera ancora lontana dall’essere realizzata ma che sposterebbe i flussi di traffico pesante su una nuova direttrice. Di fondamentale importanza saranno anche la nuova E55, le varianti di Mezzano e Fosso Ghiaia sulla SS16, la Ravegnana Bis e soprattutto il nuovo casello sulla A14 di Castel Bolognese e i collegamenti ferroviari, per i quali riteniamo che Ravenna debba rivestire un ruolo importante nel progetto per la realizzazione dell’Alta Velocità Adriatica lungo l’asse Bologna-Lecce che avrà un forte impatto sulla velocizzazione dei collegamenti Nord-Sud-Nord delle regioni adriatiche. Queste sono, per la CNA; le priorità di intervento su cui dovrebbero essere indirizzate le risorse, per uno sviluppo integrato di tutto il territorio e renderlo ancora più competitivo e efficiente”.

Ha aperto la tavola rotonda Daniele Rossi, Presidente dell’ADSP: “I tempi della “Fase 2” non saranno indeterminati ma sono strettamente legati alla gestione dei fondi del PNRR: nello sviluppo del progetto non si potrà superare la scadenza del 31 dicembre 2026. Entro il 2021, inoltre, saranno pubblicati tre importanti bandi per l’assegnazione dei lavori di escavo dei fondali, per l’impianto di trattamento dei fanghi, e per il consolidamento delle banchine.

L’Assessore regionale alle infrastrutture e trasporti, Andrea Corsini ha spiegato è prossimo l’invio al Governo della proposta per la Zona Logistica Semplificata (ZLS). Nelle ultime ore la Regione ha sottoscritto l’accordo con l’Agenzia delle Dogane per avviare nel contesto portuale la zona franca interclusa, opportunità molto attesa dalle imprese utilizzeranno lo scalo ravennate per a movimentazione delle merci. Corsini ha poi sottolineato i costanti contatti con RFI per quanto riguarda gli investimenti già finanziati (ad esempio per quanti riguarda i due scali merci in destra e sinistra Candiano) e ha sottolineato l’importanza di potenziare i collegamenti tra il porto di Ravenna e il tratto ferroviario Imola-Castel Bolognese attraverso le previsioni di spesa dell’Alta Velocità sul corridoio adriatico. Ha concluso invitando il Governo a rivedere la posizione verso gli investimenti stradali richiamando in particolare il valore di una nuova E55. Corsini ha anche sottolineato l’incremento del numero di treni al servizio del porto di Ravenna, che a fine anno toccheranno quota 9000, legato anche alla legge regionale sul Ferrobonus.

Il Sindaco di Ravenna Michele de Pascale ha rimarcato l’importanza del lavoro svolto negli ultimi anni in termini di semplificazioni e progetti urbanistici per lo sviluppo del Porto che ha reso Ravenna attrattiva e pronta a cogliere le opportunità proposte da investitori e imprese. Per quanto riguarda i collegamenti ferroviari, il Sindaco si è soffermato sull’importanza di accorciare i tempi di percorrenza sulla tratta Bologna-Ravenna. “Sembra illogico l’atteggiamento dell’Unione Europea per quanto riguarda gli investimenti viari: abbiamo strade dissestate, ponti pericolanti e progetti non completati, per questo non possono essere applicate all’Italia le stesse misure degli altri Paesi.” Ha concluso: “gli investimenti viari non sono alternativi a quelli ferroviari”.

È, poi, intervenuto Riccardo Sabadini, presidente del Gruppo SAPIR: “imprenditori qualificati a livello internazionale sono interessati al porto di Ravenna perché l’unico che sta offrendo occasioni di investimento concrete. Potremmo già considerare impegnate almeno il 50% delle aree a disposizione. Per quanto riguarda i tempi, siamo in fase di chiusura degli accordi e nell’arco di qualche mese saremo in grado di definire contrattualmente le valutazioni in corso per essere operativi nell’arco di 24-36 mesi”.

In conclusione Massimo Mazzavillani, Direttore della CNA Territoriale di Ravenna, ha affermato che “dall’incontro emerge quanto sia finalmente concreto lo sviluppo di Ravenna come hub logistico per l’intero Paese. Apprezziamo la consapevolezza del Sindaco De Pascale e dell’Assessore Corsini sul tema delle infrastrutture: servono contemporaneamente collegamenti viari e ferroviari. I tempi sono maturi per portare a sintesi tutte le opportunità attraverso capacità progettuali e politiche coordinate. CNA darà il proprio contributo con la consapevolezza che c’è bisogno di unità e condivisione totale, con un approccio costruttivo per la crescita della competitività del territorio”.

 

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