Approvati i budget 2022 di Romagna Acque, Ravenna Entrate, Acqua Ingegneria, Ravenna Farmacie e Ravenna holding

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Nella seduta di martedì 15 febbraio (per chi volesse vederla http://bit.ly/archivio-sedute-cc ) il consiglio comunale di Ravenna ha approvato i budget 2022 di Romagna Acque Società delle Fonti spa,  Ravenna Entrate spa, Acqua Ingegneria srl, Ravenna Farmacie srl, Ravenna Holding spa.

Il primo, di Romagna Acque Società delle Fonti spa, è stato approvato con 21 voti favorevoli (gruppi di maggioranza), 9 voti contrari (Fratelli d’Italia, Forza Italia Berlusconi per Ancarani Primavera Ravenna, La Pigna-Città forese lidi, Lega Salvini premier, Lista per Ravenna-Polo civico popolare, Viva Ravenna).

Il secondo, quello di Ravenna Entrate spa, è stato approvato con 22 voti favorevoli (gruppi di maggioranza), 9 voti contrari (Fratelli d’Italia, Forza Italia Berlusconi per Ancarani Primavera Ravenna, La Pigna-Città forese lidi, Lega Salvini premier, Lista per Ravenna-Polo civico popolare, Viva Ravenna).

Il terzo, di Acqua Ingegneria srl, è stato approvato con 22 voti favorevoli (gruppi di maggioranza) e 9 voti contrari (Fratelli d’Italia, Forza Italia Berlusconi per Ancarani Primavera Ravenna, La Pigna-Città forese lidi, Lega Salvini premier, Lista per Ravenna-Polo civico popolare, Viva Ravenna).

Il quarto, di Ravenna Farmacie spa, è stato approvato con 22 voti favorevoli (gruppi di maggioranza), 9 voti contrari (Fratelli d’Italia, Forza Italia Berlusconi per Ancarani Primavera Ravenna, La Pigna-Città forese lidi, Lega Salvini premier, Lista per Ravenna-Polo civico popolare, Viva Ravenna).

Il quinto, di Ravenna Holding spa è stato approvato con 19 voti favorevoli (gruppi di maggioranza), 9 voti contrari (Fratelli d’Italia, Forza Italia Berlusconi per Ancarani Primavera Ravenna, La Pigna-Città forese lidi, Lega Salvini premier, Lista per Ravenna-Polo civico popolare, Viva Ravenna).

Gli atti sono stati illustrati da Giacomo Costantini, assessore con delega alle società partecipate, che ha evidenziato come la pandemia abbia inciso in misura variabile su ogni partecipata secondo il ruolo rivestito nell’ambito dei servizi erogati, da quelli idrici a quelli sanitari, fiscali, cimiteriali, della viabilità (parcheggi) fino al trasporto pubblico. Pertanto gli utili delle società sono in qualche caso cresciuti mentre in altri hanno subito flessioni, riuscendo però ugualmente a mantenere sana e salda la tenuta finanziaria della Holding che nei prossimi anni è chiamata a realizzare importanti investimenti tesi al miglioramento dei servizi forniti ai cittadini.

L’assessore Costantini si è quindi soffermato sugli aspetti economici di ogni partecipata e sulle relative previsioni di budget. Ha altresì rappresentato che nel corso del 2022 sono in programma lo sviluppo progettuale e l’avvio delle procedure di gara di alcuni interventi su immobili e aree di proprietà di Ravenna Holding o degli enti soci. Ha sottolineato la solidità della Holding in grado di distribuire dividendi ai soci; nel triennio di piano è previsto un dividendo straordinario di circa 10 milioni nel 2022, reso possibile dal risultato previsto per l’esercizio 2021 (oltre 13 milioni di euro), e per gli anni 2023 e 2024, la distribuzione di un dividendo “ordinario” per circa 8,2 milioni di euro. Per l’esercizio 2022, in particolare, è stimato un risultato netto pari a euro 11.331.343.

Sono stati presenti in consiglio Mara Roncuzzi, presidente, e Marco Calpista, direttore amministrativo di Ravenna holding.

Sono intervenuti: Giacomo Ercolani (Lega Salvini premier), Veronica Verlicchi (La Pigna-Città forese lidi), Alessandra Folli (Pd), Andrea Vasi (Pri), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna-Polo civico popolare), Daniele Perini (Lista de Pascale sindaco), Idio Baldrati (Pd).

Il gruppo Lega Salvini premier ha rilevato, tra le altre cose, la scarsa capacità del sistema delle partecipate di incidere sulla qualità dei servizi forniti ai cittadini e la carenza della documentazione finanziaria relativa in particolare a Ravenna Holding.

Il gruppo La Pigna-Città forese lidi ha ribadito la contrarietà all’esistenza della Holding che, a suo avviso, non produce utili ma costi; ha rilevato che i progetti “faraonici” distolgono risorse da interventi necessari per migliorare la quotidianità dei cittadini.

Il gruppo Partito democratico, nel sottolineare l’influenza della pandemia su alcuni dei budget in discussione, ha evidenziato la funzione determinante delle società partecipate sulla fornitura alla città di servizi essenziali, di qualità e a prezzi calmierati.

Il gruppo Partito repubblicano ha evidenziato la virtuosità di un sistema che mette in luce l’ottimo lavoro dell’amministrazione nel fornire servizi ai cittadini e l’importanza del piano di investimenti di opere necessarie a costruire il futuro della città.

Il gruppo Lista per Ravenna – Polo civico popolare ha rappresentato ancora una volta di essere totalmente contrario al sistema delle partecipate e alla Holding che moltiplicano gli apparati strutturali e amministrativi e gli stessi costi di esercizio perdendo in trasparenza.

Il gruppo Lista de Pascale sindaco ha sottolineato trattarsi di società in attivo che forniscono ai cittadini servizi necessari a prezzi contenuti, sostenendo che anche la minoranza se fosse al governo della città condividerebbe il sistema di gestione.

 

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