Unioncamere Emilia-Romagna: balzo in avanti per l’export regionale nel 2021. Stefano Bonaccini: “Serve un Recovery plan europeo dell’energia”

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Nel quarto trimestre 2021, le esportazioni emiliano-romagnole sono risultate pari a oltre 19 miliardi e mezzo (pari al 14% dell’export nazionale), facendo segnare un incremento del 12,3% rispetto al quarto trimestre del 2020, superiore anche del 13,5% allo stesso periodo del 2019. Brillante anche il risultato dell’intero 2021 che si è chiuso con una crescita superiore anche a quella ottenuta nel 2010. Tra gennaio e dicembre 2021, le esportazioni dell’Emilia-Romagna hanno superato i 72 miliardi, il 14% dell’export nazionale, con un aumento del 16,9% rispetto al 2020, e dell’8,7% dell’export rispetto al 2019.

Nel 2021 l’Emilia-Romagna si è confermata la seconda regione italiana per quota dell’export nazionale, preceduta dalla Lombardia (26,3%) e seguita dal Veneto (13,6%). Per quanto riguarda i settori, il comparto macchinari e apparecchiature meccaniche (+14,8%) ha realizzato oltre un quarto delle vendite estere regionali (26,5%) e ha fornito il principale contributo positivo. A seguire, le industrie chimica, farmaceutica e delle materie plastiche (+24,6%). In seria difficoltà le industrie della moda che, dopo avere subito un crollo del 18,4% nel 2020, hanno chiuso il 2021 con un recupero limitato al 3,7%.

Come destinazioni l’Europa è il mercato fondamentale: ha assorbito il 64,9% dell’export regionale e ne determina la tendenza. Nell’area dell’euro, l’export è aumentato notevolmente in Germania (+19,2%). Al di fuori dell’area Euro, si è avuta una forte crescita delle vendite sul mercato polacco (+26%). Oltre i confini dell’Unione europea è negativo l’andamento dell’export nel Regno Unito (-20,34%), che si contrappone all’aumento in Russia (+18,5%), e in Turchia (+38,1%). Riguardo ai mercati extra europei, un contributo notevole alla tendenza positiva è giunto dall’andamento sostenuto sul complesso dei mercati americani (+28,8%), che hanno assorbito il 15,3 per cento delle esportazioni regionali.

Stefano Bonaccini: “Serve un Recovery plan europeo dell’energia, un intervento della Ue per fermare la speculazione finanziaria”

Il Presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, ricordando che la sua regione ha confermato il primato nazionale nell’Export pro capite – nel 2021 è stato pari a 16.319 euro per abitante, dato più alto tra le regioni, quasi doppio alla media italiana (8.715 euro) – ha chiesto oggi un Recovery plan europeo dell’energia.

“Imprese che puntano sulla qualità e l’innovazione, alte professionalità e manodopera specializzata, politiche regionali di sostegno all’internazionalizzazione: un impegno diffuso che rischia lo stop in numerosi comparti, con conseguenze durissime su occupazione e ripresa. L’impennata continua dei costi energetici e la mancanza di materie stanno già fermando aziende in diversi settori, a partire dal distretto ceramico e dal settore agroalimentare, e colpiscono il potere d’acquisto delle famiglie”, dice il governatore chiedendo anche “aiuti e sgravi a imprese e famiglie da parte del Governo, l’aumento della capacità di produzione degli impianti di gas, semplificazione e corsie preferenziali per investimenti in energia pulita e nelle rinnovabili”.

 

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