Mancano gli stagionali? UIL Ravenna: “Stessa spiaggia stesso mare, stesso sfruttamento”

Come ogni primavera, si torna a parlare della difficoltà, da parte degli operatori turistico-balneari, nel reperire lavoratori stagionali.
Pochi giorni fa, il presidente della Cooperative Spiagge Ravenna Maurizio Rustignoli aveva dichiarato, in un‘intervista rilasciata a RavennaNotizie,che “Il tema della carenza di organico è granitico e si ripete ogni estate. Il settore balneare ravennate soffre la carenza del 50% delle figure necessarie. E non accetto che la risposta sia “non li pagate” perché sono baggianate. Negli ultimi anni siamo stato costretti a rivolgerci alle agenzie interinali,  e a pagare quindi ancora di più. Il sistema turistico ha bisogno di tutte le figure, dal bagnino allo chef. È chiaro che “fare la stagione al mare” significa lavorare il sabato, la domenica e a volte anche la sera ma sono tutte ore pagate. Chi ha veramente voglia di darsi da fare riesce a guadagnare ottimi stipendi”.

E non è tardata la replica da parte della UIL Ravenna, attraverso le parole di Maura Zavaglini, Responsabile Ufficio Vertenze: “La stagione balneare è alle porte e i social e la stampa sono pieni, più del solito, di annunci di ricerca di personale in tante attività della riviera. Ma qual è la situazione reale? In Italia e anche in Romagna per decenni ha prevalso, in alcuni imprenditori poco illuminati, la cultura dello sfruttamento legalizzato, settimane di lavoro di 60 ore, assenza di pause o di turni di riposo che prevedessero un’alternanza del personale in forza, dove ammalarsi suonava come un divieto”.

“Ci si chiede se i tempi non siano maturi per un cambio di mentalità imprenditoriale, ma i fatti arrestano subito le speranze – prosegue la Zavaglini -. La realtà è che il modello romagnolo, quello che ci fa a volte sentire orgogliosi del nostro turismo, “nasconde” troppe volte un sistema che si basa sull’evasione e sul lavoro irregolare. Spesso il contratto di assunzione c’è, ma con condizioni ben lontane dalla realtà. Contratti a chiamata o part time da 15/20 ore a fronte rapporti di lavoro che dovrebbero essere full time, il giorno di riposo spesso saltato. Questo è il lato oscuro della costa, che tanto oscuro però non è. Persino lo storico sistema della retribuzione a forfait non è nemmeno sufficiente a retribuire tutte le ore effettivamente svolte”.

“A questa situazione si è costretti ad allinearsi se si vuole lavorare, e se non ci sei tu avanti un altro più bisognoso – sottolineano dalla UIL Ravenna -. La conseguenza che ne deriva è un danno retributivo e contributivo, perché alla fine della stagione con pochi contributi si prende anche poca disoccupazione, risultato di un sistema che toglie al lavoratore anche le tutele a fine contratto”.

“Suonano pertanto fuori luogo le recenti dichiarazioni dove viene lamentata la difficoltà delle imprese nel trovare il personale nel settore del turismo, addossando addirittura la colpa al reddito di cittadinanza: la manodopera c’è, basta pagarla nel rispetto dei contratti collettivi e delle normative nazionali” ribadiscono dal sindacato.

“La UIL di Ravenna chiede a tutte le imprese del settore turistico di riflettere anche sull’etica della loro attività imprenditoriale riconoscendo la dignità delle persone e il valore del lavoro perché senza queste premesse non potremo mai avere un turismo di qualità come tutti auspichiamo” conclude Maura Zavaglini.

 

Commenti

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  1. Scritto da Giovanni lo scettico

    E’ vero che fanno lavorare la gente dodici ore al giorno e gliene pagano otto?

  2. Scritto da Alex

    Se “sono baggianate” allora che facciano lavorare i loro parenti, alle stesse condizioni. E poi vediamo.

  3. Scritto da batti

    siamo in un contesto di ECONOMIA DI MERCATO se manca qualcosa si paga di più. perchè per un cappotto di una casa o un pannello solare mancanti si aumenta il prezzo e un cameriere non deve succedere la stessa cosa? è aumentata la benzina se la volevo gli ho dato i soldini oppure andavo a piedi, questo vale per i bagni

  4. Scritto da salvatore

    sfruttamento dei lavoratori stagionali sempre esistito in questo settore …..i sindacati dov’erano prima?

  5. Scritto da Maria

    Sono tanti anni ormai che c’è questo problema e la Costituzione non viene rispettata in parecchi articoli!

  6. Scritto da Ba

    Mi viene da dire che certe categorie come i cuochi vengono pagate a cifre stellari. Domanda e se al posto di un cuoco con 10/12 ore giornaliere ne mettessero 2 a 6 ore dimezzando lo stipendio forse forse andrebbero meglio un po tutti e sicuramente ne andrebbe meglio la qualità della vita

  7. Scritto da agi62

    Basterebbe obbligare i datori di lavoro ad assumere tramite gli uffici per l’impiego (ex collocamento) e fare verifiche con gli ispettori, in questo modo si avrebbe anche il controllo su chi percepisce il RdC, purtroppo non essendoci l’obbligo, i datori preferiscono fare tutto da soli così da poter sfruttare al massimo i dipendenti.
    Naturalmente la colpa è dei nostri politici, succubi delle lobby e totalmente fuori dal mondo, buoni solo a ricevere uno stipendio d’oro.

  8. Scritto da fiorella

    La uil ha perfettamente ragione. Conosco da molto vicino le realtà del lavoro stagionale, anche in hotel di prestigio di Milano Marittima.
    Per 3 mesi non hai 1 UN giorno di riposo. se fai il portiere di notte non hai una notte in cui dormire a casa tua. fate i vs conti. il lavoro stagionale può portare sdei bei soldini ma la salute ne risente.
    In quanto all’evasione fiscale poi è risaputo il trucco del libretto….”devo portarlo domani” ” è stato assunto ieri”. così la disoccupazione si accorcia.

  9. Scritto da Sara

    Non in tutti casi, ma sicuramente nella maggior parte, le parole esatte sono proprio “sfruttamento legalizzato”. Nella mia esperienza personale ho dovuto lavorare con febbre e otite, neanche un giorno per stare a casa e riprendermi, sono uscita dal lavoro, andata al pronto soccorso e tornata per il turno della sera. Sono cose che puoi fare solo a vent’anni, e bisogna capire quando è il punto di smettere per farsi una vita con le sue sicurezze e stabilità. E comunque il modello stagionale si rispecchia anche in città, è un sistema che va rivisto del tutto.

  10. Scritto da fausto

    Buongiorno, Purtroppo troppi gestori vogliono pagare il quanto dovuto. Li mettono in regola per 2 ore al giorno e li fanno lavorare 10/12 ore pagando le ore in più in “nero”. E poi non sono pochi i casi che il “nero”, se non lo pagano subito, poi non lo pagano più.
    Se questo consolidato malcostume continua ad essere perpetuato con abnegazione e convinzione … sarà sempre più difficile trovare la manodopera che necessita.

  11. Scritto da Stefano

    Qualche decennio fa era possibile per i giovani studenti fare la stagione con salari che erano abbastanza proporzionali alle ore fatte. Il minorenne veniva così avviato al lavoro ed oltre all’esperienza poteva raccimolare un gruzzoletto per l’inverno venendo nel contempo anche incontro alle esigenze di stagionalità degli imprenditori. Tutto questo oggi non è più possibile grazie alle leggi di”tutela” del lavoro minorile che praticamente impediscono ai giovani di lavorare fino ai 18 anni! Per me uno spreco di occasioni di crescita e di remunerazione da un lato e di reperibilità di personale dall’altro.

  12. Scritto da Ec

    Condivido la precisa e puntuale replica di Maura Zavaglini della UIL. In altre circostanze i sindacati hanno preso posizione in maniera generica o addirittura non sono intervenuti ma, questa volta, la Zavaglini ha colpito nel segno e credo che sia impossibile replicare, se non arrampicandosi sugli specchi….. I gestori degli stabilimenti balneari dovrebbero tutelare non solo i loro interessi, ma anche quelli di chi va a lavorare da loro. Sarebbe ora che chi DEVE fare i controlli li facesse e …..seriamente.

  13. Scritto da Nessuno

    Buongiorno a tutti la stagione e così:
    Maggio 52 ore di lavoro in 6 giorni
    Giugno 304 ore di lavoro in 30 giorni
    Luglio 408 ore di lavoro in 31giorni
    Agosto 429 ore di lavoro in 31 giorni
    Settembre 27 ore di lavoro in 2 giorni.
    Dopo sono crollato.

    Tutto senza un giorno di riposo e contratto che vale meno di un rotolo di carta igienica.
    Ora sì che bello fare Cuoco.
    Buona stagione e buon lavoro a tutti.

  14. Scritto da Fabio

    Ma gli ispettori del lavoro cosa fanno ?
    È il segreto di Pulcinella che vi sono palesi casi di schiavismo in alcuni stabilimenti balneari !!!