Saranno i Quartetti per archi e i Concerti per violoncello i protagonisti del concerto degli allievi dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Giuseppe Verdi” di Ravenna, in programma al Museo Nazionale, Sala del Refettorio, venerdì 20 maggio alle 17.30.

Un programma che spazia da Haydn a Shostakovich, esplorando le forme del Quartetto per archi e del Concerto per violoncello nell’evoluzione della pratica musicale attraverso i secoli.

Saranno Leo Maiolani al violoncello e Adriana Costantino al pianoforte ad aprire il concerto, con il “Moderato” dal Concerto n. 1 in do maggiore per violoncello e orchestra di Franz Joseph Haydn, caposaldo del classicismo in musica. Giulia Aurora Forlani (violino), Emilia Fabbrica (violino), Eleonora Zerbini (viola) e Erica Righetto (violoncello) eseguiranno poi tre movimenti dal Quartetto n. 15 K 421 in re minore di Wolfgang Amadeus Mozart, composto dal compositore salisburghese  in occasione della nascita del primogenito Raimund Leopold. A seguire, Adriana Costantino al pianoforte proporrà lo Studio n. 7 in sol minore dagli “Etudes-Tableaux” op. 3 di Sergej Rachmaninov, opera composta nel 1911.

Dopo questa intermezzo dedicato alla musica pianistica, il concerto torna a incentrarsi sugli archi e in particolare sul violoncello: Amerigo Spano al violoncello e Chiara Carolina Casadio al contrabbasso eseguiranno l’Allegro dal Duetto per violoncello e contrabbasso di Gioachino Rossini. L’insolito abbinamento strumentale compare in un piccolo gioiello di ingegnosità armonica e abilità contrappuntistica. Il programma affonda nel pieno Ottocento con il violoncellista tedesco Georg Goltermann e l’Allegro dal suo Concerto n. 4 per violoncello e orchestra, nell’interpretazione di Zoe Stradaioli al violoncello e Adriana Costantino al pianoforte. Chiuderà il programma il Quartetto n. 4 in re maggiore op. 83 di Dmitri Shostakovic, composto nel 1949, eseguito da Lorenzo Gubbioli e Nicholas Scherzoso al violino, Antonella Scalia alla viola e Amerigo Spano al violoncello.

Il concerto fa parte delle attività istituzionali dell’ISSM Verdi e si inserisce nella collaborazione con il Museo Nazionale di Ravenna. Ingresso libero.