I fratelli Zaganelli fra arte e romanzo: una conferenza a Faenza

Venerdì 27 marzo alle ore 17.30 la Pinacoteca manfreda ospita un incontro in cui si ricordano i due pittori romagnoli attivi a Cotignola agli inizi del Cinquecento

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“Gli Zaganelli di Cotignola: dalla bottega di pittori a due romanzi storici”: è questo il titolo della conferenza, realizzata dalla Pinacoteca in collaborazione con l’Associazione 194donne, dedicata a una delle botteghe più interessanti nella storia dell’arte romagnola. La relatrice, Chiara Arrighetti, oltre a illustrare l’attività dei due pittori, presenterà i due romanzi storici che lei stessa ha pubblicato, con trame che vedono protagonisti i pittori di Cotignola. 

Francesco e Bernardino Zaganelli nacquero a Cotignola tra il 1450 e il 1460. Terminato l’apprendistato, svolto probabilmente a Ferrara, Francesco aprì la propria bottega nella quale lavorò fino al 1509 anche Bernardino. Stilisticamente i due fratelli erano molto diversi: mentre Bernardino dimostrò propensione per l’arte veneto ferrarese e per le mediazioni bolognesi, Francesco fu più influenzato dalle incisioni nordiche, mostrando una reale predisposizione tecnica a quel tipo di pittura.
Il repertorio delle opere dei due fratelli, redatto da Raffaella Zama, conta 89 quadri da loro realizzati, quasi esclusivamente a soggetto religioso. In Romagna loro opere sono nei musei di Ravenna, Lugo, Forlì e Rimini e nella chiesa di San Francesco a Cotignola. La maggior parte di queste opere è però dispersa in tutto il mondo. Oltre a quelle conservate in varie zone d’Italia, a partire dalla Pinacoteca di Brera, vi sono opere degli Zaganelli anche ad Amsterdam, Londra, New York, Bruxelles, Baltimora, Bonn, Stoccolma, Poznan, Berlino, Avignone e Dresda.
I due libri di Chiara Arrighetti che saranno presentati in questa occasione sono “Un’oncia di rosso cinabro”, edito nel 2010 da Carta canta editore, e “In obliquo nella notte”, edito nel 2014 dallo stesso editore forlivese. Il primo è completamente ambientato a Cotignola, a partire dal 1499, anno in cui i due fratelli dipinsero e firmarono la pala ora a Brera e sempre al centro degli studi sui loro differenti stili pittorici. Emerge da queste pagine di Chiara Arrighetti un ritratto del Rinascimento dove le vicende artistiche si intrecciano con le vicende quotidiane e umane dei personaggi raccontati con estrema attenzione al reale e alla fedeltà storica.
Il secondo romanzo è ambientato a Trento nel 1510, con l’arrivo di Fancesco Zaganelli e un succedersi di avvenimenti dove l’arte si combina con il malaffare e con la nascente industria tipografica. Chiara Arrighetti è nata a Trento e vive nella campagna romagnola. Con i suoi libri ha ottenuto numerosi riconoscimenti e premi letterari sia nazionali che internazionali. Ha in corso di pubblicazione il saggio “La vocazione veneziana per la grafica tedesca: distillazioni dureriane in alcune opere di Francesco Zaganelli”.

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