Faenza, Ugo La Pietra all’ISIA per l’inaugurazione dell’anno accademico
Il 25 gennaio 2017 il Compasso d’Oro alla carriera terrà la lectio magistralis d’inaugurazione dell’anno accademico 2016/2017
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L’ISIA di Faenza, eccellenza universitaria della formazione del design in Italia, inaugura ufficialmente il nuovo anno accademico il 25 gennaio 2016, alle 18:30, con la lectio magistralis di Ugo La Pietra, Compasso d’Oro alla Carriera 2016, già insignito del Compasso d’Oro nel 1979.
Classe 1936, La Pietra vive e lavora a Milano da quando s’iscrisse alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano nel 1957. Nella sua lunghissima carriera ha realizzato più 900 mostre personali e collettive e ha insegnato in quasi tutte le facoltà di architettura italiane, da Milano a Venezia, da Torino a Palermo, all’Accademia delle Belle Arti di Brera e anche all’Isia di Faenza, dove è stato docente di progettazione nell’anno accademico 1990/1991. Dopo 26 anni la sua presenza all’ISIA di Faenza è quindi un ritorno prezioso e rafforza una pluriennale affezione del designer con la città di Faenza e la sua vocazione ceramica.
Note sono le sue collaborazioni con la Bottega Ceramica Gatti, con la Cooperativa Ceramica di Imola e con artisti e designer del territorio come Bertozzi & Casoni e Fusella o con lo stesso Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza che gli dedicò una mostra nel 2009. La Pietra, da sempre, sostiene la componente umanistica, significante e territoriale del design. Il suo lavoro si muove al confine tra design, arte, architettura, artigianato e urbanistica: in particolare negli anni ’90, l’artista ha saputo individuare nel recupero della tradizione alto-artigianale italiana la via per il design di rifuggire la standardizzazione della globalizzazione imperante. Significativo e simbolico quindi il suo ritorno all’ISIA di Faenza, la cui formazione è intimamente connessa al “fare” ed è direttamente collegata a quella dimensione di artigianalità che sta tornando in auge nella creatività industriale contemporanea tanto del territorio che internazionale.
Il direttore Marinella Paderni dice: “Sono molto felice che Ugo La Pietra abbia accettato il nostro invito ad inaugurare con la sua presenza e con le sue idee il nuovo anno accademico. Il suo fondamentale contributo alle sperimentazioni nel campo del design e dell’arte è ancora oggi espressione di una visione anticipatrice sulle relazioni tra arti, tecnologie e saperi. Il suo apporto al pensiero critico internazionale è stato di grande rilevanza sia per le generazioni passate che per le nuove di oggi.”
L’evento è realizzato in collaborazione con Il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, che gentilmente offrirà agli studenti dell’ISIA e agli ospiti copie del catalogo della mostra “Ceramiche d’arte”, a cura di Franco Bertoni (18 ottobre 2009-10 gennaio 2010).
Ugo La Pietra Nato a Bussi sul Tirino (Pescara) nel 1938, originario di Arpino (Frosinone), vive e lavora a Milano, dove nel 1964 si laurea in Architettura al Politecnico. Architetto di formazione, artista, editor, docente, dal 1960 si definisce ricercatore nel sistema della comunicazione e delle arti visive, muovendosi contemporaneamente nei territori dell’arte e del progetto.
Instancabile sperimentatore, ha attraversato diverse correnti (dalla Pittura segnica all’Arte Concettuale, dalla Narrative Art al cinema d’artista) e ha utilizzato molteplici media, conducendo ricerche che si sono concretizzate nella teoria del “Sistema disequilibrante” – espressione autonoma all’interno del Radical Design – e in importanti tematiche sociologiche come “La casa telematica” (MoMA di New York, 1972 – Fiera di Milano, 1983), “Rapporto tra Spazio reale e Spazio virtuale” (Triennale di Milano 1979, 1992), “La casa neoeclettica” (Abitare il Tempo, 1990), “Cultura Balneare” (Centro Culturale Cattolica, 1985/95). Ha comunicato il suo lavoro attraverso molte mostre in Italia e all’estero, e ha curato diverse esposizioni alla Triennale di Milano, Biennale di Venezia, Museo d’Arte Contemporanea di Lione, Museo FRAC di Orléans, Museo delle Ceramiche di Faenza, Fondazione Ragghianti di Lucca.