Per Il Cinema della Verità, al ridotto del Masini “Ridendo e scherzando”

Questa sera, mercoledì 26 aprile alle 21

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Nuovo appuntamento con Il Cinema della Verità al Ridotto del Teatro Masini di Faenza, rassegna interamente dedicata al docu-film d’autore (realizzata dall’Amministrazione Comunale e Accademia Perduta/Romagna Teatri in collaborazione con Cineclub Il Raggio Verde, Cinemaincentro, Cooperativa di Cultura Popolare, Sunset Studio e Associazione D.E-R Documentaristi Emilia Romagna) che, mercoledì 26 aprile alle 21, proseguirà con la proiezione di Ridendo e scherzando, opera con cui le registe Paola e Silvia Scola affidano ad un’intervista realizzata da Pif un inedito ritratto del grandissimo e indimenticato regista Ettore Scola.

Ettore Scola incontra Pierfrancesco Diliberto, aka Pif, e ripercorre la sua carriera sotto l’attento e amorevole (ma anche brillante e ironico) sguardo delle figlie. Un omaggio filiale, ma anche il ritratto di un intellettuale e di un uomo di cinema che ha fatto della pacata ironia il suo modo di guardare il mondo e la vita e che quindi ripercorre la propria attività non come un’autocelebrazione ma quasi come un’occasione per fare il punto per poi proseguire.

Pif si mette a disposizione del Maestro con il dovuto rispetto che non è però reverenziale. Anche perché la sceneggiatura (che a un certo punto viene rivelata con un sorriso da Scola stesso) gli chiede di sviluppare un itinerario non necessariamente strutturato in ordine cronologico. Allo Scola contemporaneo alle riprese, si alterna, nelle risposte, lo Scola di altre stagioni della vita che ci consente di spiare anche un po’ nel suo privato mentre, al contempo, ci parla di se stesso come di un autore interessato a tematiche precise ma costantemente alla ricerca di linguaggi diversi per poterle portare efficacemente sullo schermo.

Una filmografia corposa e complessa come la sua finisce con il farci comprendere come sia stato, nel senso più pieno del termine, un testimone del proprio tempo anche quando seguiva il carro dei comici de Il viaggio di Capitan Fracassa o la carrozza di Il mondo nuovo. Scola è riuscito sempre a offrire uno specchio in cui la società italiana potesse riflettersi senza compiacimenti ma anche senza toni predicatori e con uno sguardo capace di ricordarci come non si possa mai pensare che i pregiudizi verso chi non si omologa vengano estirpati una volta per tutte.
È per questo che non può mancarci. Perché è e resta presente.

Commento delle registe

“La scommessa era raccontare nostro padre Ettore Scola – regista, sceneggiatore, disegnatore, umorista, intellettuale, militante – cercando di usare la chiave del suo cinema: parlare di cose serie facendo ridere. Abbiamo utilizzato solo le interviste che ha rilasciato nel tempo, senza mai ricorrere a testimonianze di altri. Unico intruso è Pif, intervistatore sui generis, che seguendo il percorso che abbiamo tracciato, compone i tasselli di questo ritratto.”

Ingresso gratuito.
Info: 0546 21306

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