Faenza ricorda le vittime dell’eccidio di Rivalta nel suo 75° anniversario

All’alba del 12 agosto 1944 Carlo Casalini, Emilio Nanni, Luigi Sangiorgi, Giuseppe Savini e Annunziata Verità, che la sera prima avevano subito a Villa San Prospero, sede del comando della Brigata Nera, un processo sommario a suon di botte e sevizie concluso con la condanna a morte decisa dallo spietato capo dei fascisti faentini, Raffaele Raffaeli, furono portati davanti al cimitero di Rivalta e fucilati.

Annunziata Verità, solamente ferita alle braccia e alla tempia, si finse morta sotto i corpi delle altre quattro vittime e più tardi riuscì a fuggire e a raggiungere rocambolescamente le formazioni partigiane sui monti. La sua incredibile vicenda è raccontata nel libro di Claudio Visani, “La ragazza ribelle” (Cartabianca).

Per ricordare le vittime di quella efferata strage fascista domenica 11 agosto alle ore 9.45 verrà celebrata una messa nella chiesa di Rivalta e alle 10.30 la Sezione Anpi di Faenza deporrà davanti al locale cimitero, sotto la lapide che riporta i nomi delle vittime, una corona. Sarà presente Annunziata Verità, Nunziatina.