Faenza, Cavina replica alla Lega. Sconfitta colpa dei civici? No, è colpa della Lega che ha perso 11 punti rispetto alle regionali

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Il copione è sempre quello. I partiti – e non importa di quale schieramento – spesso candidano alla carica di Sindaco esponenti civici pensando di poter raccogliere più consensi e voti. E poi in caso di sconfitta, comincia il gioco dello scaricabarile. Non si sottrae a questo schema la situazione creatasi a Faenza a pochi giorni dal voto, con dichiarazioni di esponenti leghisti che addossano la colpa della sconfitta al candidato Sindaco civico Paolo Cavina. In particolare, a Cavina non è andata giù una recente intervista del capolista del Carroccio Gabriele Padovani. E così ha preso carta e penna per replicare e dire che i civici hanno portato a casa l’8,6% dei voti mentre la lega ha perso ben 11 punti rispetto alle regionali del 26 gennaio. In sostanza, volano gli stracci.

“A seguito di alcune interviste rilasciate da esponenti della Lega, corre l’obbligo fornire alcune precisazioni.scrive Paolo Cavina che rifà la storia del suo passaggio dal centrosinistra al centrodestra con l’accordo sottoscritto in primo luogo con la LegaDopo alcuni sporadici incontri avvenuti con la costituenda coalizione di csx (che notavamo essere una coalizione piena di contraddizioni – vedasi ad es. l’alleanza fra aree moderate di riferimento cattolico con il M5S), noi civici di Insieme per Cambiare decidemmo di proporre un nuovo modello di governo per la città, fondato principalmente sui concetti di “lavoro”, “competenza” e “solidarietà”. Per l’effetto comunicammo a tutti che, fuori dagli schemi di partito, veniva lanciata la candidatura del sottoscritto. L’iniziativa politica ebbe immediatamente un buon riscontro, trovando una moltitudine di persone (oltre 70) disposte a candidarsi in varie liste civiche (oltre ad IxC anche altre di nuova costituzione) a sostegno della candidatura del sottoscritto, oltre all’adesione della già esistente lista civica “Rinnovare Faenza”. A fine luglio 2020 fummo contattati da esponenti apicali della Lega, i quali ci riferirono la disponibilità del cdx ad aderire al ns progetto. Dopo una riflessione effettuata con gli aderenti alla ns nuova visone della città, si decise di accettare l’appoggio del cdx, provocando purtroppo il distacco di alcuni (pochi) ns simpatizzanti che non vedevano di buon occhio un’alleanza col cdx.”

“Dopo una accesa, nei toni, campagna elettorale, dove il sottoscritto è stato accusato ripetutamente di essere diventato all’improvviso un “razzista”, “fascista” e “voltagabbana” per il sol fatto che il cdx avesse aderito al ns progetto, la ns coalizione non è stata premiata.continua CavinaLa ns area di pensiero, moderata e civica rappresentata da “Insieme per Cambiare” e “Per Faenza”, ha comunque complessivamente raccolto 2.552 voti ed una percentuale dell’8,64%, portando in Consiglio Comunale ben tre rappresentanti (il sottoscritto, Penazzi e Zoli). Diversamente abbiamo notato un crollo di consensi pro Lega, calata di circa 11 punti percentuali rispetto al risultato delle regionali del 24 gennaio u.s. Spiace ora scoprire che alcuni esponenti della Lega Faenza sostengano che questo calo sia dovuto al fatto di aver dato il sostegno al ns progetto civico, nonostante per mesi gli stessi sostenevano che la Lega avrebbe dato un contributo elettorale simile al risultato delle regionali o poco meno.”

“Comunque il ns progetto politico imperniato sui concetti “lavoro-competenze-solidarietà” non si interrompe e sappiamo che anche altre forze politiche che hanno aderito alla coalizione condividono questo tipo di percorso. Spetta alla Lega Faenza decidere su quale fronte vuole fare il proprio percorso politico, senza addossare le responsabilità ai Civici e al suo Candidato Sindaco che in ogni modo e mezzo si è adoperato per tenere insieme tutti, compresa la Lega che già al suo interno si trovava con fratture di tipo dirigenziale” conclude Paolo Cavina, sibillino. E non si capisce se Cavina qui si riferisca solo alla presa di posizione di Gianluca Pini o se ci siano altre fratture in seno al Carroccio finora non trapelate.

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