Un “Calendario dell’avvento anti Dad” al Ballardini di Faenza. I docenti fanno lezioni all’aperto, gli studenti partecipano in presenza o da casa

Non si fermano la mobilitazione promossa da Priorità alla Scuola per sollecitare la ripresa delle lezioni in presenza. A Faenza l‘ultima iniziativa è un Calendario dell’avvento per l’epifania della scuola.

Ogni giorno, dal 3 al 23 dicembre, alcuni docenti del Liceo Torricelli Ballardini di Faenza svolgeranno una o più lezioni all’aperto, e gli studenti potranno scegliere se partecipare in presenza o in collegamento Dad dalle loro abitazioni.  L’ obbiettivo è “chiedere ancora una volta la riapertura  pre-natalizia delle scuole” ribadisce Gloria Ghetti, docente al liceo faentino Torricelli e attivista di Pas.

Priorità alla Scuola Faenza ha ribadito i punti alla base della mobilitazione: “Dal 24 febbraio 2020 per le scuole superiori è stata garantita la scuola in presenza solo per 40 giorni, sabati inclusi, a fronte di 130 giorni di DAD al 100%” sottolineano da Pas Faenza. “Tutti i principali paesi europei hanno garantito la didattica in presenza, anche con diffusione del contagio maggiore dell’Italia: la loro curva epidemiologica è diminutia rapidamente mentre in Italia la curva epidemiologica si è abbassata, ma le scuole restano chiuse”.
“Dopo l’ultimo D.P.C.M. nulla o quasi nulla è stato fatto dalle istituzioni per risolvere le criticità degli altri settori,  come i trasporti pubblici e la medicina territoriale, addotte per giustificare la chiusura delle scuole e vi è il  forte il rischio che nulla sarà fatto anche nelle prossime settimane, da amministratori che sinora hanno dato prova di considerare più conveniente e facile il ricorso alla Didattica a distanza al 100% nelle scuole superiori”proseguono.
“Il prolungamento della Didattica a distanza non è il rimedio, ma piuttosto il veleno: non solo acuisce le disuguaglianze sociali, ma aggrava le lacune educative e fa aumentare le forme di disagio psicologico negli adolescenti, secondo il giudizio unanime dell’OMS, della Società Italiana di Pediatria e del Comitato Tecnico Scientifico – dichiarano da Pas Faenza -. e questo danno permanente nella formazione comporterà una minore competitività dei nostri studenti nel mercato del lavoro europeo e globale, con ulteriore depauperamento del capitale umano del Paese”.
“Non vogliamo che la scuola diventi il caprio espiatorio del Natale” concludono.

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