Walter Della Monica: “Poeti e scrittori di Romagna”

Della Monica presenta 30 tra i maggiori autori romagnoli dell’età moderna e contemporanea - Il libro sarà presentato al pubblico martedì 6 ottobre presso Sala D’Attorre di Casa Melandri

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“Poeti e scrittori di Romagna” (Società Editrice “Il Ponte Vecchio”). Il libro è fresco di stampa e sarà presentato al pubblico martedì 6 ottobre presso Sala D’Attorre di Casa Melandri nell’ambito delle conversazioni organizzate dal Centro Relazioni Culturali. Della Monica ha raccolto nel libro i “ritratti letterari” di molti personaggi che hanno dato notevole contributo alla cultura rappresentando anche in ambito nazionale la Romagna con la loro poesia, la saggistica, il giornalismo. 

 

E’ una sorpresa inoltrarsi in questa galleria dove incontriamo autori con il loro profilo umano, rendiconti di loro opere e note critiche, ma anche le prose e le poesie della loro vita e della nostra vita. Il libro diventa un grande specchio della Romagna letteraria, in particolar modo di quella moderna e contemporanea, movendo da Vincenzo Monti, alle origini della scuola classica romagnola, per giungere fino a noi, passando attraverso Pascoli, Renato Serra, Marino Moretti, Dino Campana, Dante Arfelli, Tino Dalla Valle, Raffaello Baldini, Claudio Marabini.

“La caratteristica che mi ha portato a sceglierli – dice Walter Della Monica – è la romagnolità, non importa se alcuni di loro hanno preferito usare il dialetto. La poesia può essere importante a prescindere dal mezzo espressivo scelto, come il dialetto romagnolo. Qui, con questa raccolta, vorrei dare un quadro di come si presenta la realtà culturale in Romagna; si parte dalla fine del Settecento e si va avanti, cercando anche di cogliere i cambiamenti e le scelte di indirizzo dei vari autori che si sono susseguiti”.

“Sono trenta gli autori raccolti in questa antologia, tutti pubblicati nel periodico “Romagna ieri oggi domani” ed è impossibile parlare di tutti. Non possiamo trascurare Pascoli che tu definisci “erede della grande poesia italiana che unisce Dante, Petrarca, Leopardi” e dire che per lunghi periodi la sua poesia non era in grande considerazione, o meglio, era quella del fanciullino, delle rime facili…”

“Pascoli è considerato, insieme a Carducci e D’Annunzio, uno dei più rappresentativi poeti italiani. Secondo me il poeta raccolse il testimone lasciato dai grandi del passato: la sua è poesia della memoria, della natura, degli affetti. Ma anche delle angosce, del dolore e della solitudine”

(brani tratti dall’intervista all’autore)

 

Anna De Lutiis

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