Venerdì 20 aprile alle ore 21.00 l’Auditorium Arcangelo Corelli di Fusignano, propone lo spettacolo "Fiat Lux: E’ fat d’ la creazion" di e con Nevio Spadoni.
Utilizzando l’arma che gli è più congeniale, ovvero il suo tagliente dialetto, Nevio Spadoni rilegge la "Genesi" in chiave umoristica. Con un Dio che per solitudine o per noia crea una serie di personaggi per divertirsi un po’.
Sono Adamo, la Donna Eva, Caino, Noè , Abramo e un narratore che tiene le fila della vicenda. Ad accompagnare in scena Spadoni, Andrea Bartoletti e tre virtuosi musicisti dall’Orchestra della Città di Ravenna come Fabio Gaddoni, Egidio Collini e Matteo Salerno.
Lo spettacolo, salutato da un ottimo riscontro critico e di pubblico, conclude il percorso 2012 di "Una terra immaginata" dedicato alla scoperta della nuova produzione culturale di Romagna.
L’ingresso ai posti in poltrona è di euro 7. Ridotti e Soci Coop Euro 5.
A curare e promuovere il programma: Comune di Fusignano, Assessorato alla Cultura insieme ad Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Pro Loco Fusignano, Auser-Fusignano.
Patrocinio: Regione Emilia-Romagna e Provincia Ravenna.
Info: www.comune.fusignano.ra.it – tel.0545.955672 – fax.0545.50164 – URP tel.0545.955653
Nevio Spadoni è n nato a San Pietro in Vincoli e vive a Ravenna. Esordisce nella poesia in dialetto con il volume "Par su cont" (Ravenna, Cooperativa Guidarello, 1985), seguito da "Al voi" (Ravenna, Longo, 1986), "Par tot i virs" (Udine, Campanotto, 1989), "A aval dagli ór" (Ravenna, Longo, 1991) e "E’ côr int j oc" (Ravenna, Edizioni del Girasole, 1994). Nel 2007 è uscito "Cal parôl fati in ca" (Rimini, Raffaelli Editore, 2007) volume che raccoglie le pubblicazioni precedenti, e che comprende una sezione inedita dal titolo "I Sgrafegn", con la prefazione di Ezio Raimondi.Ha curato, con Luciano Benini Sforza, l’antologia "Le Radici e il Sogno. Poeti dialettali del secondo Novecento in Romagna" (Faenza, Moby Dick, 1996). Ha edito i seguenti monologhi teatrali: "Lus", "La Pérsa", "Sta nöt che al vós", "L’isola di Alcina e Galla Placidia", compresi in Teatro in dialetto Romagnolo (Ravenna, Edizioni del Girasole, 2003). Galla Placidia è stato interpretato da Elena Bucci.Altri lavori sono: "Francesca Da Rimini" interpretato da Chiara Muti, e "Ridono i Sassi ancor della città", "Teresa Guiccioli e Lord Byron: un amore", con la regia di Elena Bucci nell’interpretazione di Elena Bucci e Chiara Muti, per Ravenna Festival 2005.Restano ancora inediti i monologhi "La Tromba" e "Loreto".Nel 1984 ha ricevuto il premio "Boncellino", nel 1992 il Premio "Lanciano" per la poesia inedita, nel 1995 il "Tratti Poetry Prize" per "E’ côr int j oc" e nel 2000 il testo ‘L’isola di Alcina" ha ricevuto le nomination al premio Ubu come migliore novità italiana e miglior spettacolo dell’anno. Presente in numerose antologie italiane e straniere, collabora a diverse riviste. Di lui si sono occupati numerosi poeti e critici, tra i quali spiccano i nomi di M. Luzi, N. Lorenzini, G. Spagnoletti – C. Vivaldi, F. Brevini, P. Civitareale, L. Benini Sforza, P. Ruffilli, G. Bellosi, S. Colomba, G. Celati, F. Loi, F. Quadri, G. De Santi, G. Manzella, R. Palazzi, M. Martinelli, G. Barberi Squarotti ed E. Raimondi.