Inaugurato nella casa residenza per anziani “San Rocco” di Fusignano il Giardino d’inverno

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È stato inaugurato sabato 20 dicembre il nuovo Giardino d’inverno allestito nella casa residenza per anziani “San Rocco” di Fusignano. Al taglio del nastro, preceduto da una relazione esplicativa sulle relazioni tra musico-terapia e riabilitazione, erano presenti il sindaco di Fusignano Nicola Pasi e il presidente del Rotary Club di Lugo Alessandro Svegli Compagnoni.

“Il risultato mi riempie di soddisfazione, poiché questo servizio è a disposizione di tutta la comunità della Bassa Romagna – ha dichiarato il sindaco Pasi -; grazie a creatività e innovazione e al contributo del Rotary, un luogo in disuso da tanti anni ha ottenuto nuova vita”.

Nel Giardino d’inverno, realizzato dal Consorzio San Rocco (che riunisce le cooperative Sol.Co e Il Cerchio) e reso possibile dal fondamentale contributo del Rotary Club di Lugo, gli ospiti potranno trovare un supporto ai percorsi riabilitativi cognitivi e psico-fisici già operativi all’interno della struttura di accoglienza. Il progetto è strutturato per aiutare anche gli ospiti affetti da deterioramento cognitivo di grado moderato e severo complicato da disturbi comportamentali secondari alla demenza: uno spazio fisico e relazionale protetto e protesico nel quale esercitare più tecniche di intervento al fine della presa in carico multidimensionale della persona affetta da gravi disturbi comportamentali. Piante aromatiche, agrumi e un piccolo laghetto con una fontana sono solo alcune delle particolarità dell’area, contornata da pareti che richiamano lo spazio esterno e sono realizzate con materiali adatti a sviluppare sensazioni sensoriali. Presenta anche un impianto stereo che trasmette suoni e musica provenienti dalla natura: uno stimolo che favorisce il rilassamento e la distensione muscolare.

“Abbiamo modificato uno spazio interno ricco di vetrate per creare questo giardino che sembra  una serra – spiega Marina Venturini, direttrice della struttura -. La nostra casa accoglie tipologie di pazienti compromessi dal punto di vista comportamentale che hanno bisogno di interventi specifici e che trovano difficoltà di collocazione all’interno di attività di gruppo classiche. Questo progetto è stato strutturato proprio per aiutare anche gli ospiti affetti da deterioramento cognitivo di tipo moderato e severo. È un approccio mirato a stimolare i cinque sensi. Lo staff lavora vis-à-vis con gli individui, adottando un approccio non direttivo, bensì i soggetti vengono incoraggiati a sperimentare gli stimoli che hanno a disposizione. Gli stimoli non sono obbligatoriamente sequenziali, ma possono essere sperimentati momento dopo momento, senza dover ricorrere alla memoria a breve termine; essi richiedono poche abilità attenzionali e intellettuali, ed è questo che permette di placare sensazioni d’ansia e portare i pazienti a un apprendimento graduale”.

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