Al Museo civico di Russi una grande mostra dedicata alla Grande Guerra

Dal 21 novembre al 30 gennaio 2016

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A Museo Civico di Russi, ad ingresso gratuito, dal 21 novembre al 30 gennaio 2016, organizzata dalla locale Pro Loco è in programma una mostra sulla Grande Guerra. Una sezione della Mostra sarà intitolata “Dalla Guerra alla Pace” e sarà esposto raro materiale bellico inerte di oltre cent’anni fa, riutilizzato, trasformato, modificato per l’utilizzo pacifico della vita quotidiana, sia dai soldati al fronte, vera trench art, che da contadini, artigiani, massaie, ragazzi, cittadini.

I collezionisti e curatori, Angelo Nataloni e Bruno Zama, vogliono rendere omaggio a coloro i quali realizzarono tali oggetti, conservandone la memoria, esponendo tali pezzi unici ed originali in mostra itinerante nei vari Musei d’Italia.

Mostra di decine di oggetti, quali elmetti di ogni nazionalità belligerante, trasformati in mestoloni, imbuti, scaldaletto, oppure bossoli in vasi di fiori, porta lampade, boule per l’acqua calda, ma anche oggetti unici, quali da una bisaccia della cavalleria Usa in cuoio, tipo ” 7 cavalleggeri”, trasformata in borsa per il dottore, o un cappotto tedesco utilizzato nella prima, poi nella seconda guerra mondiale, poi modificato in cappotto per signora ed infine come spaventapasseri. 

Tale mostra venne realizzata dal Museo Francesco Baracca di Lugo, dall’Associazione la Squadriglia del Grifo, da Unuci e Lions Club, dal 16.3.13 al 31.3.14, prima mostra in Italia sull’argomento, visitata da oltre 10.000 persone ed apparsa perciò anche su “Bellitalia” di Rai 3.

Veramente coinvolgente poi l’esposizione di oggetti originali di vita quotidiana e di guerra, della collezione Enrico Venturi, russiano di nascita ed ora faentino d’adozione. L’ambientazione di gavette, scatolette alimentari, bottiglie, elmetti, badili, schegge, sarà in una ricostruzione di trincea, con sacchi di sabbia, sassi, filo spinato, che ripropone alla memoria quanto quei giovani ragazzi soldati soffrirono per lunghi anni.  Proporrà anche l’affiancamento di oggetti originali bellici inerti, alla sua trasformazione pacifica, per meglio farla comprendere ai visitatori.

Sua moglie, la faentina Marilena Casadio, espone un’anteprima di un progetto che raccoglierà informazioni, foto, documentazioni e medaglie dei russiani al fronte, in programma prima del 2018.

Una sezione della Mostra sarà intitolata “La guerra di carta” attraverso l’esposizione di quotidiani, periodici e documenti originali di tutti i Paesi belligeranti e sarà curata da Roberto Zalambani Consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e storico del giornalismo.

I giornali esposti sono uno spaccato della “guerra parallela” che si combatteva lontano dai fronti, nelle retrovie, nelle redazioni, con la penna al posto della baionetta. Come scrisse Paolo Orano sul Corriere della Sera: “Anche le parole sono in armi”. Era un’informazione solo in apparenza obiettiva perchè cedeva alle lusinghe della propaganda, puntava a criminalizzare il nemico ma anche, in parallelo, a tranquillizzare gli affetti di casa, a coronare di eroismo ogni vita perduta, a supportare le decisioni politiche e militari senza alcuna riflessione critica.
Un’informazione che cercava perfino di far sorridere attraverso la pubblicazione dei “Giornali di trincea”, esperienza rimasta unica e irripetibile, e perfino nelle storie a fumetti per i bambini.

I fogli esposti sono stati tramandati e conservati dalle famiglie dei combattenti: italiane o tedesche, francesi o austriache, ungheresi o inglesi, tutte avevano sofferto per i propri cari.

La mostra sarà visitabili martedì e sabato dalle 9 alle 12 e le domeniche di dicembre dalle 15 alle 18.

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