CNA di Ravenna, confronto tra sindaci sulla pressione fiscale delle piccole e medie imprese

Nell’ambito dei lavori dell’assemblea annuale della CNA di Ravenna, che si è svolta martedì 3 dicembre 2019, i Sindaci di Ravenna, Faenza e Lugo e il Vicesindaco di Cervia hanno discusso con le rappresentanze locali e nazionali dell’Associazione i dati scaturiti dal Rapporto 2019 dell’Osservatorio permanente della CNA sulla tassazione delle PMI. Il Presidente della CNA di Ravenna, Pierpaolo Burioli, ha aperto i lavori sostenendo che CNA chiede da tempo per le imprese un fisco trasparente e semplice, che non scoraggi l’iniziativa d’impresa. È necessario un alleggerimento della pressione fiscale e della burocrazia, che impiegano il 59,1% degli utili commerciali delle imprese. In Italia, inoltre, non c’è un’unica pressione fiscale, ma troppe differenze tra diversi soggetti e luoghi in cui le attività hanno sede.

“Con il rapporto “Comune che vai fisco che trovi” ci siamo posti l’obiettivo di analizzare il peso esercitato dal fisco sul reddito delle piccole imprese (Total Tax Rate), come questo evolve nel tempo e come varia nei diversi Comuni italiani” spiega Claudio Carpentieri, Responsabile del Dipartimento Politiche Fiscali di CNA Nazionale.

“La classifica Total Tax Rate (TTR) dei 141 comuni italiani oggetto della nostra analisi vede in 14° posizione Faenza (con TTR al 55,7% e Tax Free Day il 21 luglio 2019); 55° posizione per Ravenna (con TTR al 58,6% e Tax Free Day il 1 agosto 2019); 69° posizione per Lugo (con TTR al 59,2% e Tax Free Day il 3 agosto 2019); 109° in graduatoria Cervia (con TTR al 61,6% e Tax Free Day al 12 agosto 2019). È evidente, quindi – aggiunge – la differenza nella tassazione locale, non solo nei Comuni di quest’area: basti pensare che tra il primo e l’ultimo comune in classifica ci sono 62 giorni di distanza nel Tax Free Day. Tutto ciò mette in evidenza l’esigenza di una tassazione più equa e di una semplificazione generale. Servono interventi di riduzione dell’IRPEF, la riduzione e la completa deducibilità dell’IMU sugli immobili strumentali, una più omogenea attribuzione dei valori catastali, l’agevolazione dei passaggi generazionali delle imprese individuali e, infine un uso intelligente della fatturazione elettronica per sgravare le imprese degli oneri dei controlli”.

È seguita la tavola rotonda con gli Amministratori Locali, moderata da Massimo Mazzavillani, Direttore della CNA di Ravenna che ha chiesto un commento ai dati dell’Indagine CNA. Per tutti e quattro i partecipanti al dibattito, la percezione della pressione fiscale è sempre negativa, nonostante l’impegno dei Comuni per mantenere bassa la parte di pertinenza locale. Occorre, però, essere trasparenti nei confronti di cittadini e imprese e dare riscontro di come vengono spese le risorse. Il Sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, ha affermato che nel 2020 non ci saranno incrementi nell’imposizione fiscale perché la disponibilità di risorse e le campagne di fundraising messe in campo sono sufficienti a sostenere il piano degli investimenti e a confermare la qualità dei servizi.

Per il Sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi, è importante proseguire con la politica di sobrietà iniziata da qualche anno, che ha permesso di ridurre il debito del Comune aumentando la qualità dei servizi offerti. Il Sindaco di Lugo Davide Ranalli ha spiegato come l’impianto fiscale di un Comune non può essere incoerente con quello dei comuni vicini, soprattutto nel caso delle Unioni di Comuni: ogni azione va ponderata in una visione di insieme. Infine, il Vicesindaco di Cervia, Gabriele Armuzzi, ha sottolineato l’importanza del confronto con le associazioni e le parti sociali in genere. Il Comune si impegna a non aumentare la pressione fiscale, ma attuerà una politica di razionalizzazione delle spese e di investimenti più consistenti per garantire alla cittadinanza servizi eccellenti.

“CNA rappresenta non solo le imprese, ma anche l’intera comunità di persone che vivono e animano le realtà imprenditoriali della nostra Provincia – conclude il Direttore Mazzavillani – per questo riteniamo che un sistema fiscale più equo e trasparente sia fondamentale per garantire la qualità della rete dei servizi e la competitività dei territori. Infine apprezziamo l’impegno espresso dai Sindaci di non aumentare la tassazione locale alla luce dalle possibilità date dalla normativa nazionale”.