Ampliamento sede Unigrà a Conselice. Il Consiglio Comunale approva la bozza di convenzione

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Nella seduta di ieri sera, 23 febbraio, il Consiglio Comunale di Conselice ha approvato due delibere correlate, entrambe legate all’Unigrà: uno relativo all’assenso alla  variazione della strumentazione urbanistica (Psc, Rue e Pza) per il progetto di incremento della capacità produttiva dello stabilimento alimentare, che prevede  tra l’altro un nuovo impianto di cogenerazione e l’ampliamento del perimetro aziendale dello stabilimento di via Gardizza con nuove linee di produzione  e il secondo – consequenziale – che approva una bozza di convenzione relativa al permesso di realizzare gli interventi sopra menzionati.

L’approvazione in Consiglio dell’assenso alla variante agli strumenti urbanistici è necessaria per poter concludere l’iter autorizzativo iniziato da vari mesi: infatti il PAUR (Provvedimento autorizzativo unico regionale) deve essere deliberato dalla Giunta della Regione previo il parere positivo della Conferenza dei servizi conclusiva, che è prevista per i primi giorni di marzo.

Il progetto iniziale è stato presentato in consiglio comunale lo scorso anno il 20 febbraio. L’iter del procedimento è stato il seguente: è  stato presentato il 21 ottobre del 2019 mentre è  stato pubblicato nel sito della Regione in data 22 gennaio 2020 e  successivamente è stato dato avvio alla fase del deposito per 60 giorni (prorogato di 30 giorni, come previsto dalla normativa a seguito dell’emergenza per COVID-19, al fine di permettere la corretta fase di partecipazione del pubblico) presso la Regione Emilia-Romagna  ed il Comune di Conselice , durante i quali chiunque ha potuto prendere visione degli elaborati e presentare osservazioni all’Autorità Competente  Regione Emilia-Romagna e ad ARPAE SAC Ravenna.

Il 16 marzo 2020 è stata indetta la prima Conferenza dei Servizi a seguito della quale sono state richieste e fornite integrazioni e successivamente, il 21 dicembre 2020, è stata indetta la seconda Conferenza di Servizi decisoria, la cui conclusione è prevista a inizio marzo.

Il progetto prevede essenzialmente l’incremento della capacità produttiva (da 1.150 t/giorno a 1.890 t/giorno) attraverso l’inserimento di nuove linee e di nuove tipologie produttive e il conseguente e necessario adeguamento e rafforzamento del comparto servizi per allinearsi alle nuove esigenze, nonché l’ampliamento del perimetro dello stabilimento alimentare con occupazione di aree adiacenti allo stesso (per una superficie totale pari a 146.769 m2) e la realizzazione di fabbricati per un complessivo, da progetto,  di 45.400  di m2 superficie coperta.

Dall’amministrazione comunale ricordano che oggi Unigrà è una realtà internazionale, con un fatturato che per l’impianto di Conselice è passato da 360 milioni di Euro nel 2010 a 531 milioni di Euro nel 2019, ed esporta circa il 40% del suo volume con importatori in più di 100 Paesi nel mondo. Il trend occupazionale è di forte incremento: nello stabilimento di Conselice il personale è cresciuto da 342 dipendenti nel 2010 a 658 dipendenti nel 2019. Gli investimenti a Conselice nel solo 2019 sono stati pari a 28,5 milioni di Euro. Va ricordato inoltre che l’azienda, in tutta la sua storia e anche in quest’ultimo difficile periodo, non ha mai fatto ricorso all’uso di ammortizzatori sociali, come la Cassa Integrazione.

Il nuovo progetto prevede investimenti per 95 milioni di euro, e un incremento ulteriore di 180 dipendenti. I prodotti, frutto delle lavorazioni dell’impianto sono principalmente oli e grassi alimentari, margarine, cioccolato, creme e bevande vegetali destinati sia ad aziende industriali che artigianali, oltre che al consumatore finale tramite, in particolare, il noto marchio Orasì, sponsor tra l’altro dell’omonima squadra di basket di Ravenna (serie A2).

Durante la fase istruttoria del Procedimento ed il confronto con le Autorità locali, sono state apportate significative modifiche al progetto finalizzate al miglioramento dell’impatto ambientale complessivo. In particolare:
• Ritiro del progetto di sopraelevazione della discarica, originariamente previsto, e conseguente presentazione del progetto di chiusura della stessa
• Installazione sistema di abbattimento emissioni in atmosfera di NOx e CO sulla nuova linea di cogenerazione in progetto;
• Utilizzo di mezzi euro 6 / euro 5 ad elevate prestazioni ambientali per il trasporto dell’olio vegetale e dei prodotti finiti;
• Installazione di un impianto fotovoltaico sulla vecchia discarica attualmente esaurita;
• Installazione di colonnine di ricarica elettrica nel parcheggio.

Va aggiunto che negli ultimi anni Unigrà ha iniziato un percorso virtuoso di transizione verso una piena sostenibilità delle sue attività, incluse quelle previste nel progetto oggetto del procedimento PAUR. Fra queste: emissioni in aria ed in acqua gestite attraverso sistemi di depurazione innovativi; rifiuti prodotti nello stabilimento inviati a recupero per il 99% dei volumi; costante miglioramento nel risparmio di risorse idriche; produzione ed utilizzo di energie rinnovabili (biogas, bioliquidi e fotovoltaico) e risparmio energetico; adozione di pratiche di mobilità sostenibile in spostamenti casa-lavoro (car pooling, mobilità elettrica), certificazioni di sostenibilità per le proprie filiere alimentari.

Fra i temi rilevanti collegati all’allargamento dello stabilimento di Conselice, c’è sicuramente quello dell’incremento previsto del traffico di mezzi pesanti. Al riguardo, il sindaco Paola Pula ha sottolineato in Consiglio Comunale che proprio pochi giorni fa la Rete Ferroviaria Italiana ha scritto una lettera ufficiale al Comune in relazione al nuovo raccordo ferroviario che dovrebbe raggiungere l’Unigrà per incentivare il traffico di merci su rotaia. “Tenuto conto del parere positivo dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria”, si legge nella nota, “si prevede la conclusione dell’ite approvativo al progetto entro il 30 aprile p.v. e l’avvio dei lavori entro il mese di settembre 2021”.

“Esprimo soddisfazione per la volontà dell’azienda più importante del nostro Comune di investire sul territorio – sottolinea il sindaco, Paola Pula – per di più in un momento delicato come questo, mantenendo l’impegno precedentemente preso nonostante il sopraggiungere della pandemia. E abbiamo apprezzato lo spirito collaborativo con cui è stato modificato il progetto originario, addivenendo a una soluzione che unisce le esigenze di espansione dell’azienda con quelle di salvaguardia ambientale del territorio. Rimangono problematiche aperte soprattutto legate al flusso di mezzi pesanti e per questo continuerà la vigilanza sui tempi indicati da RFI per l’attuazione della messa in funzione del raccordo ferroviario, come pure l’impegno con le altre istituzioni coinvolte (Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Provincia di Ravenna e Regione Emilia Romagna) per la ricerca di finanziamenti per la realizzazione della Variante Selice Ponte Rosso-Statale 16, indicata come priorità nei documenti della Unione della Bassa Romagna”.

“Poi vi è l’impegno reciproco, finché non verrà messa in funzione la ferrovia (Unigrà ha già realizzato il raccordo in prossimità dell’azienda, ha realizzato i serbatoi per lo stoccaggio degli oli sul porto e il raccordo al terminal portuale) per l’aggiornamento dell’accordo volontario fra gli Enti (Provincia, Comuni di Lugo e Conselice, e azienda) sottoscritto per la prima volta nel lontano 2002 per la distribuzione del traffico da e per il porto, sulle arterie viarie della provincia” prosegue la Pula.

“Infine, abbiamo chiesto all’Azienda la disponibilità a collaborare per la fattibilità dell’ampliamento dell’acquedotto industriale, al fine di utilizzare acqua da superficie e attingere sempre meno acqua dal sottosuolo: un’ infrastruttura ambientale che ritengo davvero strategica per il futuro” conclude.

Chiunque lo voglia può visionare lo streaming del Consiglio Comunale, collegandosi al sito web del Comune (www.comune.conselice.ra.it).

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Commenti

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  1. Scritto da Il rosso

    A proposito dell’accordo volontario del 2002 va segnalato il mancato rispetto di quella scelta a discapito di alcuni territori dell’area lughese,inoltre già nella fase attuativa del precedente ampliamento,l’azienda poteva mettere in funzione gli impianti solo ad opere accessorie ultimate,siamo alle solite,di nuovo si parla di raccordi ferroviari da realizzare prima di mettere in funzione gli impianti. Intanto con soldi pubblici si realizza l’adeguamento della Provinciale Gardizza e si spera di trovare sempre finanziamenti pubblici per completare la variante alla Provinciale Selice,in conclusione qualcuno si arricchisce e l’ente pubblico paga,non era più semplice chiedere da subito all’azienda un adeguamento della viabilità Provinciale poi autorizzare gli eventuali ampliamento.
    Ma questa sarebbe politica con la P maiuscola.