Parla Stefano Sangiorgi, candidato del centrosinistra per Massa Lombarda: coesione sociale, sicurezza del territorio, welfare e sicurezza, le mie priorità

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Massa Lombarda è quasi un comune di frontiera. Con i suoi diecimila abitanti è al confine fra la Romagna e il Bolognese, a cui finisce spesso per guardare. Imola è a pochi chilometri sulla Selice, mentre Medicina non è molto più lontana sulla San Vitale. In comune sta per terminare l’era Daniele Bassi, PD, Sindaco per ben 4 volte negli ultimi 30 anni: eletto nel 1995, rieletto nel 1999 e di nuovo eletto nel 2014 e rieletto nel 2019, dopo la parentesi dei 10 anni di Linda Errani.

Nel 2019 Bassi stravinse con la sua lista di centrosinistra “Il Futuro in Comune” ottenendo il 70% dei voti. Nelle politiche del 2022 il centrosinistra superò di 8 punti il centrodestra (Bakkali su Buonguerrieri), con un 18% e più che andò invece a M5S e Terzo Polo.

La lista di centrosinistra “Il Futuro in Comune” ha già scelto il nome del suo candidato destinato a ricevere il testimone da Bassi, voto di giugno permettendo: si tratta di Stefano Sangiorgi, 43 anni, quasi 44, due figli di 9 e 14 anni. È un piccolo imprenditore di un’azienda informatica. Indipendente – non è iscritto al PD anche se il PD lo ha di fatto indicato come guida della coalizione – Sangiorgi per 10 anni è stato Assessore con Bassi a Protezione civile, ambiente, personale, quindi ha esperienza amministrativa. È molto attivo nel volontariato, presidente di un’associazione come l’Avis.

Stefano Sangiorgi

L’INTERVISTA

Sangiorgi, lei è molto impegnato nel volontariato ed è Assessore alla Protezione civile. Durante l’alluvione di maggio 2023 è stato in prima linea: che esperienza è stata sul piano umano ancor prima che politico?

“Sul piano umano è stato un momento di fortissima crescita. Devastante, se vuole, perché ho lasciato a casa i miei figli per quasi 80 ore, loro durante l’emergenza non mi hanno proprio visto purtroppo, perché sono rimasto sempre in comune per coordinare la Protezione civile: è stata un’esperienza fortissima in tutti i sensi. Ricordo quei momenti come fossero adesso.”

Che cosa ha rappresentato l’alluvione per Massa Lombarda e cosa pensa si debba fare per la sicurezza del territorio e dei cittadini?

“È stata una grande prova di coraggio e di coesione del nostro tessuto sociale, perché si sono veramente messi in gioco tutti i cittadini, guidati dalla Protezione civile nostra e dalla Colonna Lombarda che è venuta ad aiutare la Romagna. Tutti in blocco ci siamo mobilitati, anche la comunità islamica ci ha dato una mano enorme durante l’alluvione. Quindi posso dire che è stata una prova di forza e grande coesione come non si vedeva da tempo qui. Cosa deve fare ora Massa Lombarda? Secondo me dobbiamo mettere il nostro tassello nel puzzle più grande, molto più grande, della messa in sicurezza di tutto il territorio. Finora l’Agenzia regionale per la ricostruzione ha fatto il meglio che poteva, però ci vuole veramente un tavolo di confronto ampio per progettare la nuova sicurezza idrogeologica di tutto il territorio dalla collina al mare. Un tavolo dove Massa Lombarda potrà dire la sua. Ma da soli non possiamo fare molto. Certo noi possiamo mantenere pulite le fogne e gli scarichi, fare tutte quelle manutenzioni che stiamo già facendo e migliorarle, così pure migliorare la rete fognaria, ma serve un progetto integrato di bacino, molto più grande di un singolo comune.”

Stefano Sangiorgi

Quanti danni avete subito a Massa Lombarda? All’inizio sembrava che Massa fosse molto a rischio, poi invece sono stati più colpiti altri comuni vicini.

“Esattamente. La rottura del Santerno a nord della ferrovia ha permesso di non allagare il nostro centro, cioè la ferrovia ha fatto proprio da argine per il nostro comune e, infatti, è stato colpito soprattutto il cimitero locale, invaso dal fango. Sempre per una rottura del Santerno, non in zona Sant’Agata ma in zona San Prospero, quindi tra Mordano e Imola per intenderci, si è riempito lo scolo Zaniolo che qui viene chiamato Selice: è esondato e ci ha allagato dalla parte del bolognese, quindi la frazione di Fruges è andata sotto. Perciò anche noi abbiamo avuto parecchi danni, perché molte case e attività sono finite sotto un metro d’acqua, anche se l’acqua non è arrivata con la violenza della rottura di Sant’Agata.”

Nel 2019 Daniele Bassi stravinse con la lista civica “Il Futuro in Comune” ottenendo il 70% dei voti. Lei proseguirà l’esperienza della stessa lista civica? Chi vuole portare con sé nella lista?

“Mi impegnerò per costruire un’ampia coalizione. Vorrei una rappresentanza ampia di cittadini ed esperienze all’interno della mia lista, per esprimere il meglio di Massa, i nostri punti di forza, quindi volontariato, imprenditoria, i singoli cittadini volonterosi. Spero di riuscire a coinvolgere tante persone. È un confronto ancora aperto. È ovvio che dovremo avere una coalizione la più ampia possibile per rappresentare la parte più larga dei nostri concittadini.”

Nel 2022 il centrosinistra ottenne il 41% con Bakkali, il centrodestra si fermò al 33% con Buonguerrieri. Lei pensa che il centrodestra possa crescere ancora a Massa Lombarda sulla base dell’effetto alluvione e dell’effetto Meloni al governo?

“Che possa crescere sicuramente, perché questo effetto Meloni al governo c’è. Loro ci puntano molto. Parlano alla pancia della gente. Ma tutto sommato sono convinto che i nostri cittadini siano abbastanza intelligenti, anzi sono molto intelligenti e sanno bene che ad oggi quel pochissimo che è arrivato nel post alluvione, per esempio, è arrivato solo dalla Protezione civile e tramite la Regione Emilia-Romagna. Noi siamo fermi ai 5.000 euro. Degli altri rimborsi promessi non c’è ancora traccia a 8 mesi dai fatti. Il governo di centrodestra è bravo a fare promesse, ma non le mantiene.”

Conosce già il nome del suo avversario o della sua avversaria di centrodestra?

“No. So che la lista avversaria sicuramente si costituirà il prossimo 31 gennaio, ma il nome del candidato ufficiale ancora non c’è.”

Lei teme di più la destra che sembra avere il vento in poppa o l’astensionismo dei suoi concittadini che colpisce soprattutto la sinistra?

“L’astensionismo, al 100%. È uno dei problemi maggiori, ma non solo a Massa, direi a livello nazionale. È una cosa bruttissima l’astensionismo, considerando quello che hanno fatto i nostri padri e nonni per conquistare il diritto al voto e la democrazia. Su questo cercherò di fare qualcosa, dovessi andare anche casa per casa, perché è giusto andare a votare, a prescindere per chi. Ognuno ci vada, con la sua idea, ma ci vada.”

Quali sono le sue priorità per Massa Lombarda? 

“Al primo posto c’è sicuramente la coesione sociale e poi il territorio, la sicurezza del territorio. Bisogna puntare tantissimo sul Welfare, sul mondo dell’associazionismo e del volontariato. Penso a politiche rivolte ai nostri ragazzi, ai giovani senza però dimenticare anche la popolazione anziana, anche se noi siamo il comune con la media di età più giovane. Quindi largo ai giovani senza dimenticare i nostri anziani e le persone più deboli. Penso ai servizi scolastici, ai servizi alla persona dove siamo forti ma possiamo migliorare ancora. Abbiamo una quota capitaria verso l’Unione del 13% rispetto al 10% di abitanti, ma dobbiamo aumentarli ancora i servizi alla persona.”

Negli ultimi anni a Massa Lombarda ci sono stati diversi fatti di cronaca nera che fanno pensare che qui ci sia un problema particolare di sicurezza. Lei pensa che sia così oppure che sia una percezione sbagliata? E nel caso, cosa intende fare nel campo della sicurezza?

“Sentendo i miei colleghi amministratori, l’idea che mi sono fatto è che un po’ in tutti i comuni siamo nella stessa barca, chi più chi meno. Io credo che se il cittadino percepisce insicurezza, bisogna agire per dare una risposta. Anche se qui non siamo nel Bronx e gli ultimi episodi di microcriminalità sono attribuibili tra l’altro a persone non di Massa. E anche se questa insicurezza non si palesa nei numeri statistici, perché i numeri dicono che i reati sono in calo. Comunque sia, se il cittadino si sente insicuro, io devo lavorare per lui, per farlo sentire più sicuro. Quindi lavorerò per un rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine e della polizia locale: può essere una prima risposta.”

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