200mila euro dalla Provincia per sostituire gli infissi al Ginanni

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giovedì 4 gennaio 2007

La sostituzione di parte dei serramenti esterni della sede dell’Istituto Tecnico Commerciale “G. Ginanni” di Ravenna (primo stralcio) costerà alla Provincia 200 mila euro. Dopo le procedure di appalto, e l’affidamento lavori, l’esecuzione dei lavori è prevista entro l’anno.

“Abbiamo rilevato – precisa l’assessore all’edilizia scolastica Germano Savorani – una precisa convenienza dei serramenti in alluminio perchè, date le dimensioni e la partitura delle finestre, offrono maggiori garanzie di resistenza, di solidità e di ancoraggio alle strutture esistenti. I serramenti di alluminio appaiono meglio integrabili alle caratteristiche costruttive dell’edificio e al contesto ambientale. Infine, presentano una migliore resistenza all’usura, all’invecchiamento, alle graffiature e quindi assicurano una maggiore durata e ridotti oneri manutentivi. Per quanto riguarda le vetrature la scelta è risultata praticamente scontata dopo aver fissato i requisiti di una elevata resistenza termica nel rispetto dei valori dettati a regime dalla legge, di un adeguato potere fonoisolante e della sicurezza d’uso e nei confronti delle intrusioni”.

I serramenti saranno dotati di vetrate termoisolanti composte da due vetri antisfondamento. I serramenti dei locali didattici esposti all’irraggiamento solare sono dotati di alloggiamenti coibentati (cassonetti) per la installazione di protezioni solari esterne, che non fanno tuttavia parte del presente 1° stralcio di lavori, limitato alla porzione di edificio che si affaccia su via Carducci e via Don Bosco.

“Uno dei principali piani operativi della Provincia in campo edilizio – continua Savorani – è quello attraverso cui, indicativamente nell’arco della legislatura 2006/2011, si procederà alla sostituzione degli infissi degli edifici scolastici provinciali. Nell’ultimo decennio l’impegno edilizio della Provincia nel settore scolastico è stato fondamentalmente rivolto: alla realizzazione di nuove opere, completamenti e ampliamenti necessari a soddisfare la domanda didattica e a dare razionalità e coerenza al sistema infrastrutturale dell’istruzione medio – superiore; all’adeguamento normativo degli edifici scolastici sia per quanto riguarda la sicurezza nei confronti degli incendi che la sicurezza impiantistica in genere".

"Per questa ragione e, per il notevole aggravio finanziario e operativo determinato dal trasferimento alle Province delle competenze edilizie relative a tutta la istruzione secondaria – conclude Savorani -, si sono dovuti necessariamente limitare i programmi manutentivi alle situazioni di maggior degrado. Arrivata a un avanzato grado di realizzazione la fase degli adeguamenti, può finalmente partire con gradualità un sistematico e incisivo programma di riqualificazione degli edifici scolastici nelle loro varie componenti edilizie e funzionali”.

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