La Provincia di Ravenna ha approvato il Piano Faunistico-Venatorio 2009/2013

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Con il voto contrario dei gruppi FI-PdL e AN-PdL e l’astensione dell’Udc, il consiglio provinciale ha approvato il Piano Faunistico-Venatorio Provinciale.
L’Assessore Asioli: "Questo lavoro sarà un utile strumento per la gestione della fauna, per la difesa della ricca biodiversità presente sul territorio salvaguardando le nostre preziose produzioni agricole e garantendo un’attività venatoria compatibile e legata alle tradizioni."
Secondo le opposizioni, il piano non fa proposte innovative e non tiene conto delle peculiarità della fauna locale.

L’assessore provinciale Libero Asioli ha illustrato il piano "che – ha detto – si compone
di tre volumi. Il primo volume, dedicato agli "Elementi conoscitivi
(assetto territoriale e faunistico)", contiene una serie di dati,
analisi, tabelle e grafici, elementi conoscitivi relativi alle
caratteristiche territoriali e faunistiche della provincia, e la
descrizione qualitativa (analisi demografica, per settori di
provenienza e professione) e quantitativa (trend negli anni) dei
cacciatori degli effetti sull’esercizio della caccia. Le analisi hanno
contribuito a indirizzare le scelte programmatiche che costituiscono il
secondo volume su "Pianificazione territoriale e faunistica
(2009-2013). Questa è la sintesi delle proposte programmatiche
gestionali, faunistiche e venatorie per i prossimi 5 anni.

La
programmazione tende a far proprie le indicazioni legislative calandole
nella realtà locale e a pianificare gli strumenti utili al superamento
delle criticità individuate nella gestione conclusasi. Infine, nel
terzo volume abbiamo compiuto uno "Studio di Incidenza". Partendo dal
quadro conoscitivo dello stato di conservazione degli habitat e delle
specie di ogni sito Natura 2000 provinciale, lo studio d’incidenza
definisce l’attività venatoria, di gestione della fauna selvatica e le
situazioni che incidono negativamente dentro il sito, sullo stato di
conservazione degli habitat e delle specie per i quali sono stati
istituiti i singoli siti della rete Natura 2000."
"Lo studio di
incidenza propone modalità alternative per l’attuazione del PFVP in
grado di prevenire gli effetti passibili di pregiudicare l’integrità
dei siti Natura 2000 e le possibilità di mitigazione delle incidenze
negative.
Infine – ha concluso Asioli – vi è la parte sulla
"Pianificazione Faunistica nel Parco del Delta del Po" che viene
allegata e che sarà utile strumento per l’adeguamento del regolamento
del pre Parco"

Nel corso del dibattito sono intervenuti i
consiglieri Pd, Valeriano Solaroli e Paola Pula, per annunciare il
proprio voto a favore.

Le consigliere della minoranza hanno così motivato il voto contrario.
Marta
Farolfi, AN-PdL: "E’ un piano ingessato culturalmente che non fa
proposte innovative ma si limita a riconfermare lo status quo. Dopo
tutto questo tempo e la tanto sbandierata concertazione ci sarwemmo
aspettati qualcosa di più e di meglio."

Giovanna Benelli,
FI-PdL: "E’ un piano che non tiene conto dell’evoluzione in corso. Non
è possibile seguire pedissequamente linee regionali o europee ignorando
il fatto che sono cambiati gli equilibri dell’ecosistema e le abitudini
alimentari della nostra fauna."

Francesco Morini, capogruppo Udc
ha invece espresso un voto di astensione: " E’ apprezzabile il lavoro
svolto da parte dei tecnici, ma non si intravedono le ricadute sui
Comuni che continuano ad avere assoluta libertà nell’uso del
territorio."

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