Faenza, ancora polemiche sul bilancio

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"Nonostante – afferma Rodolfo Ridolfi, Pdl, consigliere politico del Ministro Renato Brunetta – l’assessore Valenti si arrampichi sugli specchi affermando di avere
ottemperato alle bacchettate della Corte dei Conti, le difficoltà di
bilancio prodotte dalla giunta Casadio sono una realtà documentata". 
"La verità inconfutabile – prosegue Ridolfi – è che quindici anni di governo della sinistra hanno prodotto un buco rilevante nelle casse del Comune di Faenza, nonostante il decennio della giunta Boscherini si fosse concluso nel 1992 con una prova concreta di ‘buon governo’ addirittura con un segno positivo. ‘I conti della finanza faentina erano buoni’, riconobbe in seguito con onestà intellettuale il primo sindaco della sinistra Enrico De Giovanni".

"Casadio e Valenti – insiste Ridolfi – facciano una comparazione e raccontino ai faentini i risultati contabili di un decennio di gestione e ci accorgeremo che fin dal 1995 i debiti finanziari erano oltre 44mila euro per poi toccare gli oltre 80 che dovrà ereditare il nuovo sindaco al netto della finanza derivata di cui nessuno conosce gli esiti precisi e dell’alienazione massiccia del patrimonio immobiliare cui dobbiamo aggiungere le perdite infrattate nei bilanci delle società partecipate. Quello segnalato dalla Corte dei Conti è solo una parte del danno erariale che il centrosinistra ha prodotto negli ultimi 10 anni. Basti pensare alla cementificazione del territorio: tutti i nuovi quartieri pagheranno pochissima Ici (l’80% sono abitazioni principali) mentre saranno a carico di tutti i faentini i costi di manutenzione (strade, rete fognaria, illuminazione)".

"E’ una politica – rincara la dose Ridolfi – che non ha prodotto occupazione: nessuna iniziativa di sviluppo e riconversione capace di fronteggiare la più che prevedibile chiusura delle fabbriche storiche di Faenza (Cisa, Confruit, Omsa, Miri, Calderoni). Le promesse disattese comprendono anche la bufala del Centro Merci, con debiti a carico della collettività; l’Incubatore, con spese di gestione annuali di oltre 500mila euro, e Terre Naldi. Casadio si è fatto in quattro per l’Ipercoop nuovo e un SuperConad nuovo senza pensare alle vere priorità della città: una politica seria per alloggi a basso costo e una incentivazione degli affitti. La Giunta ha perseguito una politica per l’infanzia creando una ingiustificata discriminazione nei confronti degli asili gestiti da religiosi (San Rocco), solo per dare qualche appalto in più alla cooperativa amica senza risolvere il problema. Nel centro storico nessun parcheggio, all’ospedale nessun parcheggio, nessun servizio nuovo, per l’area dei Salesiani spese folli e idee poco chiare e intanto i coltivatori sono ignorati, l’agricoltura in un Comune fortemente vocato come Faenza è assolutamente ignorata dal Comune che non si preoccupa neppure di dare spazio alla possibilità di una vendita diretta dei loro prodotti con beneficio dei consumatori".

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