Cgil lancia l’allarme: nella provincia di Ravenna aumentano gli studenti e diminuiscono gli organici

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"Gli studenti aumentano e gli organici delle scuole, al contrario, si
impoveriscono. Questo il dato riscontrabile sia a livello nazionale che
a livello provinciale – lo afferma la Flc Cgil in un comunicato stampa.
"Per il prossimo anno scolastico, secondo i dati del Ministero, a
livello nazionale si prevede un aumento complessivo di 5.400 iscritti,
al netto dell’aumento delle iscrizioni alla scuola dell’infanzia".
"A fronte di tutto ciò continua invece il piano di "razionalizzazione"
del personale scolastico, finalizzato ad ottenere il risparmio di 8
miliardi in tre anni che, per l’anno scolastico 2011/12, prevede
l’attuazione della terza tranche pari ad un taglio complessivo di
19.570 posti docente, a cui si aggiunge un ulteriore taglio di 15.000
posti ATA.

Anche se non siamo ancora in grado di prevedere
quale sarà il taglio a livello provinciale, afferma Valeria Monti
segretaria provinciale FLC CGIL, la situazione desta grande
preoccupazione in quanto, dai primi dati in nostro possesso, si evince
un incremento considerevole della popolazione scolastica nella
provincia di Ravenna.
Questi infatti i primi dati:

SCUOLA INFANZIA:
a.s.
2011/12  5154 richieste di iscrizione  (di cui 292 bimbi in lista
d’attesa) contro i 4712 del 2010/2011 + 442, pari a + 9,38%.
Se
poi aggiungiamo i bimbi anticipatari  (89) l’incremento di richiesta di
scuola dell’infanzia sale ulteriormente fino a 5243 bambini cioè + 531,
pari al 11,26%.  Da sottolineare inoltre che le famiglie chiedono,
unanimemente, l’orario intero (cioè sia antimeridiano che pomeridiano).

SCUOLA PRIMARIA : 2011/12 15.442 iscritti contro i 15322 del 2010/2011  +120 alunni  pari a + 0,8% .

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO: 2011/12 9.403 iscritti contro i 9.140 2010/2011   contro +263 alunni pari a + 2,87%.

Nella
SCUOLA SECONDARIA DI 2° GRADO si registra un netto aumento di
iscrizioni nelle prime classi (+ 101 iscritti) e, in controtendenza
rispetto a quanto accaduto nei precedenti anni scolastici, l’aumento
riguarda tutti gli ordini di scuola tranne gli istituti tecnici.

Le
classi prime richieste sono complessivamente 144 a fronte delle 138
dello scorso anno. Anche nelle classi successive si registra un
notevole aumento di iscritti rispetto allo scorso anno, ma il dato è
ancora oggetto di valutazione.

Nella provincia di Ravenna la
richiesta di scuola dell’infanzia sta assumendo caratteristiche sempre
più significative.  Sintomo che i genitori sono sempre più consapevoli
dell’importanza della scuola dell’infanzia per il successo formativo
dei loro figli. Per accogliere le richieste dei genitori, infatti,
rispetto allo scorso anno serviranno 15 sezioni in più ad orario
intero, oltre al completamento delle 17 sezioni attivate nel corrente
anno solo part time e che hanno funzionato grazie al contributo
economico dell’ente locale e della Regione Emilia Romagna.
 
Nella
scuola primaria le famiglie ravennati scelgono, per il 49%, il tempo
pieno (pari a 1619 richieste per le future classi prime; 
complessivamente 7561 famiglie hanno scelto il tempo pieno).

Nelle
classi prime della scuola secondaria di 1° grado si registra un aumento
di richiesta di tempo prolungato (+8 classi), richiesta che
probabilmente non potrà essere accolta perché le norme vigenti, di
fatto, lo impediscono.

Dai dati sopra evidenziati appare chiaro
che la scuola ravennate necessiterebbe quindi di un consistente aumento
di classi e di personale docente e ATA.

Al contrario, ancora una
volta, le famiglie dovranno amaramente constatare che non ci saranno
risorse sufficienti per far fronte all’aumento di classi e sezioni e la
conseguenza sarà che continueranno ad aumentare, o per meglio dire a
stipare un numero sempre maggiore di alunni per classe.

Invitiamo
le famiglie, le istituzioni locali, le ASL,  i Vigili del Fuoco, la
Prefettura e tutti coloro che hanno a cuore la sicurezza dei nostri
bambini – commenta la segretaria provinciale della Flc Cgil, Valeria
Monti – a vigilare con grande attenzione affinché vi sia il rispetto
rigoroso delle norme di legge. Noi faremo la nostra parte al fianco dei
lavoratori della scuola, delle famiglie e di tutta la comunità
ravennate e, anche al fine di bloccare la terza trache di tagli, la Flc
ha proclamato lo sciopero nazionale per il 25 marzo".

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