All’Almagià tre giorni di riflessione per sovvertire gli stereotipi

Dal 20 al 22 novembre un convegno che punta a valorizzare le differenze e scardinare i pregiudizi

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Si svolge dal 20 al 22 novembre 2014 alle Artificierie Almagià di RavennaRigenerazioni – Sovvertire gli stereotipi… Valorizzare le differenze“, tre giorni di riflessione sugli stereotipi – di genere e generazionale – che troppo spesso indicono negativamente nella vita delle comunità, organizzati da “Dalla parte dei minori”, Seconda Stella” e “Demetra – donne in aiuto”, con il patrocinio del Comune di Ravenna e la partecipazione delle più importanti associazioni e cooperative sociali della città.

Lo “Stereotipo” è uno dei sistemi di stampa, inventato per evitare di “rovinare” la delicata matrice di stampa tipografica rendendo, contestualmente, più veloce la produzione di elevate tirature. Insomma attraverso l’utilizzo di una matrice, del tutto identica all’originale, si ottengono stampe senza distruggere la forma “stereotipata”, appunto.

Oggi, dopo che Walter Lippmann (il giornalista che per primo lo introdusse come “termine” all’interno delle scienze sociali), stereotipo è divenuto il termine con cui viene indicata “una visione semplificata e largamente condivisa su un luogo, un oggetto, un avvenimento o un gruppo riconoscibile di persone accomunate da certe caratteristiche o qualità”.

Una rappresentazione mentale che emerge dal raggruppare fatti e individui sulla base dei fattori che li accomunano, tralasciando quelli che li rendono unici, primi tra tutti, ad esempio, le differenze di genere e di vissuto. Una “copia”, appunto, che lasciando intatto l’originale si prefigge di rappresentarlo per come si “pensa che sia” piuttosto che per come è in realtà.

Un processo che – nei suoi connotati “negativi” – se nell’utilizzo fattone dai gruppi può avere effetti dirompenti a livello culturale e sociologico, quando è stato impiegato a livello del Potere come strumento ideologico e dottrinario ha portato a catastrofi storiche e a immani genocidi.

“Come associazioni di volontariato  – spiegano gli organizzatori dell’evento – impegnate da anni nel sociale lo scontro con gli stereotipi è quotidiano tanto che, insieme, abbiamo deciso di portarli allo scoperto e di provare a sovvertirli.

Dal 20 al 22 novembre, perciò, all’Almagià di Ravenna, abbiamo chiamato a collaborare con noi le altre associazioni e le cooperative sociali e, insieme con loro, proponendo un altro punto di vista, ci confronteremo con la politica, la cultura, i giudici, i genitori, gli amministratori pubblici e i ragazzi, il “futuro” come li abbiamo chiamati, con tutti coloro, insomma, che utilizzando “stereotipi” di genere e generazionali, non solo non producono risultati positivi per la Comunità ma possono, al contrario, contribuire a produrre problemi enormi”. 

Tre giorni, dunque, di giochi, dibattiti, discussioni e incontri che, grazie al patrocinio del Comune di Ravenna – Assessorato alle politiche giovanili, sarà un’occasione che il volontariato e la cooperazione sociale offrono alla città per far crescere tutta la comunità.

Programma

  • Giovedì 20 novembre – dalle 16
    “Diversi generi di linguaggio”, un incontro dedicato a come gli stereotipi incidono sulla percezione della realtà e la modificano a favore del più forte.
    Protagonisti Nadia Somma, presidente di Demetra, che coordinerà la discussione. Insieme a lei Chiara Volpato, sociologa; Sandro Bellassai, storico; Francesca Crivellaro, antropologa; Giancarlo Biasini, pediatra.
  • Venerdì 21 novembre – dalle 16
    “La parola al futuro!”: associazioni giovanili, collettivi studenteschi e la Consulta cittadina dei ragazzi e delle ragazze prenderanno la parola per confrontarsi con la presidente del Cismai Gloria Soavi, i rappresentanti dell’amministrazione comunale, le associazioni di genitori e insegnanti e Giuseppe Spadaro, presidente del Tribunale del Minori di Bologna.
  • Sabato 22 novembre – dalle 9
    “Giudizi e…pregiudizi”: un incontro su come gli stereotipi possono influenzare le decisioni in campo giuridico. Daniele Stumpo, presidente dell’associazione “Dalla parte dei minori”, coordina il dibattito con Paola Di Nicola, magistrata e autrice del libro “La giudice”, Barbara Spinelli e Monica Miserocchi, avvocate dell’associazione “Giuristi democratici”, Antonella Allegra, giudice per la famiglia del Tribunale di Ravenna e Alessandro Mancini, procuratore della Repubblica del Tribunale di Ravenna.

Per informazioni: https://www.facebook.com/events/1496102100671309/?ref_dashboard_filter=upcoming

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