Ancisi risponde a Di Marco su consulenti e avvocati per il porto: la polemica continua

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Alvaro Ancisi leader di Lista per Ravenna continua la sua polemica con Galliano Di Marco e l’Autorità Portuale e a distanza di pochi giorni dalla precedente ecco una nuova presa di posizione al vetriolo. “Con la mia nota di mercoledì – dice Ancisi – ho sostenuto che l’Autorità portuale di Ravenna non rispetta il decreto legge n. 33 del 2013 sull’obbligo di pubblicare nel sito internet istituzionale gli incarichi assegnati a professionisti esterni, criticando poi, soprattutto, che nel bilancio 2015 abbia previsto di spendere 300 mila euro per gli avvocati.” 

 

“Da come il presidente Di Marco ha opposto la sua “verità” alla mia – continua Ancisi – i lettori poco pratici avranno creduto che io sia un venditore di pacchi truccati. Avevo però già fornito la chiave di apertura di questo pacco, pubblicando dove esattamente, nel sito, il decreto 33 impone (art. 15 e allegato A) di registrare questi incarichi: amministrazione trasparente/disposizioni generali/consulenti e collaboratori (http://www.port.ravenna.it/pagina-porto-1/amministrazione-aperta/consulenti-e-collaboratori/): ma lì tutto è vuoto. Chi non vuole farsela raccontare può così giudicare se la dichiarazione di Di Marco: “Gli incarichi affidati a professionisti esterni sono regolarmente pubblicati sul sito, nelle sezioni di competenza” sia veritiera o no. Gli incarichi sono forse pubblicati in altre sezioni o sottosezioni? Scorrendole tutte, potrebbe essere solo quella dei “Provvedimenti” (http://www.port.ravenna.it/pagina-porto-1/amministrazione-aperta/provvedimenti/), che ne contiene centinaia. Tutti sono però indicati come “affidamenti di servizi” o “affidamento di forniture”: cioè come appalti, che sono tutt’altra cosa dagli incarichi professionali, specialmente se comprendono, in realtà, “studi” o “consulenze”, su cui il decreto legge n. 78 del 2010 ha imposto all’Autorità portuale il limite di spesa di 7.800 euro nel 2013, 6.240 euro nel 2014, 4.680 nel 2015. Di Marco dice che sono stati azzerati. Il sito è stato confezionato tanto bene che l’Autorità Nazionale Anticorruzione non è entrata nel contenuto, evento che Di Marco registra “con orgoglio”? Le chiederò di guardarci dentro, naturalmente senza farmi assistere dagli avvocati, perché io non ne ho e non posso averne a carico dei cittadini.”

 

“Riguardo a questi preziosi professionisti, Di Marco, che ne ha due tra i dipendenti a tempo pieno, con relativo apparato di segreteria, e l’Avvocatura dello Stato a disposizione gratuita, dice che la spesa di 300 mila euro nel 2015, sul libero mercato degli avvocati, è legata “sia all’avvio del Progettone, sia ai contenziosi in corso, elencati nell’ultimo Bilancio Consuntivo approvato dai Ministeri competenti, visibile anch’esso sul sito dell’Autorità Portuale”. Aprendo sul sito stesso anche questo pacco (http://www.port.ravenna.it/pagina-porto-1/amministrazione-aperta/rendiconti-generali/), si scopre che l’ultimo rendiconto pubblicato è del 2013, dovendosi dunque presumere che “i contenziosi” già allora in corso non abbiano aspettato il 2015 perché l’Autorità Portuale decidesse come farsene proteggere dagli avvocati. Ma tutti gli incarichi non li decide Di Marco, bensì il “suo team”? Come fare cucù dietro un dito” conclude Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna. 

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