La strategia europea per la macroregione adriatico-ionica

Questo il tema del convegno promosso dalla Provincia quale open day del progetto EASEA-WAY in occasione del XIX Raduno Nazionale dei Marinai d'Italia

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La sede dell’Autorità Portuale ha ospitato un interessante convegno, che ha visto un’ampia partecipazione di numerosi partner italiani ed europei dell’area adriatica e mediterranea, legato alle iniziative per il raduno dei Marinai d’Italia e per la Settimana del Mare, che si proponeva di approfondire i quattro pilastri della strategia adriatico-ionica (crescita blue, connettere la macroregione, qualità ambientale e turismo sostenibile) e di presentare i programmi di cooperazione – Adrion e Italia-Croazia – centrale nella prossima programmazione Ue 2014/2020.

Dopo i saluti del vicepresidente della Provincia, Paolo Valenti e del direttore dell’Autorità portuale, Guido Ceroni e dell’ammiraglio Giovanni De Tullio, direttore marittimo, il convegno è stato introdotto da Silvia Grandi e da Stefania Leoni della Regione Emilia-Romagna che hanno illustrato in dettaglio la nuova programmazione Ue e le opportunità che si presentato coi programmi Adrion e Italia-Croazia.
I quattro pilastri della strategia adriatico ionica sono stati presentati da rappresentanti della Regione Veneto (crescita blue), Friuli Venezia – Giulia (trasporti marittimi), Emilia-Romagna (qualità ambientale) e Puglia (turismo sostenibile). Successivamente, il lead partner Massimiliano Angelotti ha illustrato il progetto EASEA-WAY insieme agli altri progetti in materia di trasporti.
Alberto Rebucci, Provincia di Ravenna, e Mauro Petraccini, regione Marche, hanno avanzato alcune proposte concrete per definire con gli altri partner, nuovi progetti in materia di trasporti, ambiente, turismo da presentare sui prossimi bandi dei programmi MED, Adrion e Italia-Croazia. Ha concluso i lavori Patrizio Bianchi, assessore della Regione Emilia-Romagna a coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola formazione ricerca e lavoro.

Bianchi ha sottolineato che “l’obiettivo della strategia adriatico ionica e dei piani di cooperazione non è tanto di carattere tecnico per aumentare le presenze turistiche o per incrementare i trasporti marittimi; la finalità è più alta e di tipo politico. Contribuire a far sì che l’Adriatico e il Mediterraneo siano mari di pace e che i territori che si affacciano su questi mari cooperino per un futuro che stabilizzi e rilanci il disegno europeo. Non è una finalità di poco conto considerando le attuali tensione nell’area mediterranea e i recenti conflitti nell’area balcanica. Riuscire in questo intento significherebbe anche ridare nuovo slancio all’Europa assicurando un nuovo equilibrio tra nord e sud”.

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