“Impresa è cultura, Cultura è impresa”, incontro di Confindustria Ravenna a Palazzo Rasponi

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Palazzo Rasponi, in piazza Kennedy a Ravenna, ha ospitato ieri pomeriggio l’incontro “Impresa è cultura, Cultura è impresa”, promosso da Confindustria Ravenna nell’ambito del 1° Festival dell’Industria e dei Valori d’Impresa promosso nel 70° della fondazione dell’associazione.

“Abbiamo voluto organizzare – dichiara il Presidente di Confindustria Ravenna e Romagna Guido Ottolenghi – una serie di eventi che diano una prospettiva storica al lavoro che fanno gli imprenditori e al loro ruolo all’interno della società. Abbiamo anche proposto di sviluppare un Museo dell’Ingegno e dell’Industria, che è un’idea in cui crediamo. Non è stato possibile realizzarla in tempo per questo settantesimo, perché con il Comune non abbiamo ancora individuato un’area adeguata. Resta comunque un obbiettivo interessante.

Il mese di attività del Festival ci consente di testare l’interesse del pubblico e delle aziende per eventi come quello di stasera, che si terrà anche a Faenza e a Lugo.
Abbiamo discusso con autorevoli interlocutori temi della storia della cultura di impresa, abbiamo organizzato mostre storiche e open day a cui la cittadinanza ha partecipato numerosa, curiosa di vedere un pezzo della vita di tutti i giorni che ci tocca in ogni cosa. Tutto quello che facciamo è influenzato dall’industria, ma non vediamo mai da dove nascono le comodità e gli stimoli della nostra vita”.

Ospite della serata Antonio Calabrò, giornalista, senior advisor cultura della Pirelli & C. e responsabile del gruppo Cultura di Confindustria, che ha ribadito: “per uscire dalla crisi è necessario un forte rilancio dell’economia reale. Siamo un grande paese manifatturiero con delle eccellenze, ma per reggere la competizione internazionale bisogna insistere sulla qualità. Fare impresa vuol dire fare cultura, perché fare cultura è innovazione, senso della trasformazione, adattamento delle tecnologie a quello che vogliono i mercati”.

Calabrò ha concluso affermando che “nel paese è necessario un ambiente favorevole, che capisca finalmente che non c’è ripresa senza impresa, un paese che abbia un ambiente favorevole agli investimenti, alle trasformazioni, alla cultura del rischio e alla cultura del merito”.

Intervistati dalla giornalista di Sky Tg24, Ilaria Iacoviello, si sono alternati i vicepresidenti di Confindustria Ravenna Giuseppe Rossi (presidente sezione ravennate), Stefano Gismondi (delega all’education) e Paolo Baldrati (delega all’ambiente), gli imprenditori Leonardo Spadoni (in rappresentanza delle aziende iscritte all’associazione da settant’anni); Andrea Farina titolare di Itway e consigliere delegato Confindustria Emilia Romagna per il Terziario Innovativo e Tecnologico; Luisa Babini presidente del Terminal Container Ravenna, insignita del titolo Excelsa 2015 nella categoria ambiente; Aldo Fiorini, direttore dello stabilimento Marcegaglia, che il prossimo 4 luglio aprirà le sue porte ai cittadini, un evento importante perché è la prima esperienza di questo tipo del gruppo Marcegaglia a livello mondiale, imprese dei servizi e start up innovative.

Hanno portato un importante contributo il sindaco Fabrizio Matteucci, i presidenti della Camera di Commercio, Natalino Gigante, e della Fondazione Flaminia, Lanfranco Gualtieri, Agostina Melucci dirigente dell’ufficio scolastico di Ravenna, Antonio Cinosi segretario della Cisl Romagna in rappresentanza delle Organizzazioni Sindacali, Vittoria Ghirlanda della Fondazione Eni Enrico Mattei, il professor Alfredo Liverani del Tecnopolo di Ravenna.

La stessa riflessione a più voci sul valore del fare impresa si terrà anche a Faenza domani,  mercoledì 17 giugno, e a Lugo lunedì 22 giugno entrambi alle 17.30.

Il programma del Festival, che prosegue fino al 7 luglio, è aggiornato in tempo reale e consultabile al sito www.confindustriaravenna.it.

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