Ancisi (LpRa): “Tratto di spiaggia di Lido di Dante invaso dalle alghe”

Secondo il consigliere "Non è in discussione la qualità della balneazione, ma il problema va affrontato tempestivamente e non può essere scaricato su un solo operatore"

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Scrive Alvaro Ancisi, consigliere di Lista per Ravenna: “Il 18 maggio scorso lo staff del bagno Classe di Lido di Dante aveva lanciato alle istituzioni pubbliche un primo allarme sul fenomeno di proliferazione di alghe nella cella sud di quel litorale, che si stava ripetendo dopo essersi manifestato intensamente nella stagione 2013. In maggio, il personale del bagno raccoglieva giornalmente, nel numero di 4-6 persone, tra i 100 e i 400 chilogrammi di alghe, che poi, raccolte da Hera un solo giorno la settimana, venivano ammassate in due grossi mucchi agli estremi dell’area di concessione del bagno”.

 

“In quel momento – prosegue Ancisi – , la priorità, dopo le mareggiate, era il ripristino della spiaggia, che si sperava fosse risolutivo della fossa creatasi davanti al bagno oggetto di invasione algale.
Ieri, l’appello è stato rilanciato con più forza a seguito dello sviluppo negativo della situazione, essendo il volume delle alghe aumentato e apparentemente non destinato ad arrestarsi; anche se va detto che in giugno il numero dei passaggi settimanali di Hera è stato portato a tre. Le foto allegate, scattate negli ultimi giorni, documentano che, nonostante la pulizia approfondita effettuata lunedì 15 giugno, il 16 le alghe erano nuovamente presenti in quantità massiccia. Nel solo 15 giugno, quelle raccolte avevano occupato un mezzo autocarro. Purtroppo, il bagno Classe non è più in  grado di raccogliere ogni giorno quantità così elevate di materiale, che è dunque destinato a rimanere in acqua per più tempo”.

 

 

“Si è a conoscenza che, in relazione ai lavori di potenziamento delle scogliere artificiali dello scorso anno, esiste uno studio tecnico sull’andamento delle correnti all’interno della cella sud in questione, di cui il bagno Classe non è però riuscito ad ottenere copia. D’altra parte, ad ogni opera di movimento sabbia nella cella nord corrisponde una modifica nella cella sud. Si vorrebbe anche conoscere l’esito dei controlli sulla balneabilità dell’acqua effettuati periodicamente, ma, a Lido di Dante i campioni vengono prelevati fuori delle scogliere“.

“Le alghe non si possono nascondere. Sono al di qua delle scogliere e lì proliferano, non potendone più uscire in mancanza di  uno sbocco per il ricambio dell’acqua”.

“Al momento – sottolinea Ancisi – , non è in discussione la qualità della balneazione sull’intero litorale di Lido di Dante dai Fiumi Uniti al Bevano, essendo interessato alla proliferazione delle alghe il solo tratto prospiciente il bagno Classe. Occorre però affrontare tempestivamente il problema perché non può essere scaricato sul solo operatore balneare più direttamente colpito. È comunque disdicevole sul piano generale e potrebbe prodursene, se non tempestivamente affrontato, un’estensione”.

“Si chiede perciò – conclude Ancisi – di riferire con urgenza in consiglio comunale quali iniziative l’amministrazione comunale intende assumere al riguardo, d’intesa con le amministrazioni e aziende pubbliche aventi a vario titolo da esprimere sugli interventi da adottare. Si chiede anche di adoperarsi per mettere a conoscenza del consiglio studi ed analisi utili a comprendere la natura e la potenzialità nociva del suddetto fenomeno algale e per fornire elementi utili alla definizione degli interventi”.

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