Foti (FDI) sul porto di Ravenna: Si sminuisce l’importanza dello scalo, chiarezza sull’accorpamento

Il consigliere Foti afferma nel comunicato che Bonaccini è favorevole alla riforma Delrio, mentre il vicesindaco di Ravenna, Mingozzi, ha un posizione diversa in merito

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La Regione Emilia-Romagna non dovrebbe “sostenere una riforma che, col pretesto di razionalizzare le autorità portuali, nei fatti sminuirebbe, se attuata, l’importanza di porti quale quello di Ravenna che, invece e per contro, non solo merita di essere potenziato e messo nelle condizioni di risultare competitivo anche attraverso gli indispensabili interventi strutturali, ma anche sostenuto nella sua autonomia”. Lo dichiara Tommaso Foti (Fdi) in una interrogazione alla Giunta in cui chiede all’esecutivo regionale di “assumere una posizione univoca sul tema”.

 

Infatti, ricorda il consigliere, “notizie di stampa riferiscono che il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, pur confermando il proprio impegno affinché il porto di Ravenna non venga declassato, ha espresso un parere positivo sulla cosiddetta ‘riforma Delrio’”.

Una posizione, fa notare Foti, diversa da quella del vicesindaco di Ravenna che ha invece dichiarato che “se si cominciano a cercare mediazioni e disponibilità al confronto circa il possibile accorpamento di Ravenna con Trieste, Venezia e Ancona, allora siamo del tutto fuori strada e rischiamo di aprire fessure che altri sarebbero tranquillamente in grado di trasformare in voragini. Bisogna capire che la perdita di identità, di ruolo e di autorevolezza della nostra Autorità portuale comporterebbe in futuro l’impossibilità di difendere il porto”.

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