Caccia: giovedì 3 settembre la prima delle cinque giornate di ‘preapertura’: ecco le regole

Domenica 20 settembre il via generale alla stagione venatoria

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Giovedì 3 settembre sarà la prima di cinque giornate di “preapertura” della caccia (domenica 6, giovedì 10, domenica 13 e giovedì 17 le altre), esclusivamente da appostamento fisso o temporaneo dalle ore 5,45 alle ore 13 (ora legale) a esclusione del Pre-parco del Delta del Po e della fascia costiera, sita a mare della Statale 16 Adriatica (vecchio tracciato) e Statale Romea, e dei siti Rete Natura 2000 classificati “ZPS”. Si può esercitare l’attività venatoria a merlo (carniere massimo giornaliero di 5 capi), tortora (carniere massimo giornaliero di 15 capi), gazza, cornacchia grigia e ghiandaia. Domenica 20 settembre sarà poi l’apertura generale della caccia.

Caccia in deroga allo storno e al piccione inselvatichito in tempi diversi

La Regione ha autorizzato la caccia in deroga allo storno e al piccione inselvatichito e le relative modalità operative. Sarà possibile cacciare lo storno dal 1 settembre al 30 novembre, nelle aree e nei giorni in cui è permessa l’anticipazione dell’esercizio venatorio, nei Comuni in cui sono stati liquidati danni provocati da questa specie negli ultimi quattro anni; restano esclusi i Comuni di Riolo Terme, Casola Valsenio e la parte alta di Brisighella. E’ previsto un carniere massimo giornaliero di 20 capi, esclusivamente da appostamento fisso o temporaneo, senza l’uso di richiami di qualsiasi tipo appartenenti alla specie in oggetto, entro 100 metri da frutteti, vigneti e ulivi, con frutto pendente, in cui siano attivi sistemi dissuasivi incruenti a protezione delle colture. E’ stato stabilito un prelievo massimo stagionale di 10.410 capi per l’intera Provincia.
A tal fine è previsto un monitoraggio parziale, in due momenti, mediante la compilazione di apposite schede predisposte a pag. 77 del TCC: scheda “A” il 30 settembre, scheda “B” il 31 ottobre, per finire con la consegna conclusiva il 31 marzo.
Tempi di prelievo differenti, invece, per la caccia in deroga al piccione. Sarà possibile cacciare il piccione dal 20 settembre al 31 gennaio 2016, in tutti i Comuni della Provincia. E’ previsto un carniere massimo giornaliero e stagionale rispettivamente di 20 e 200 capi, esclusivamente da appostamento fisso o temporaneo, anche con l’uso di zimbelli/stampi (richiami non vivi), all’interno (con regolare permesso dell’agricoltore in quanto coltura in atto) o entro 100 metri dagli appezzamenti seminati a cereali autunno-vernini, cereali primaverili, colture proteo oleaginose (pisello, pisello proteico, soia, favino, girasole, mais, sorgo, colza, veccia) e loro stoppie, in cui siano attivi sistemi dissuasivi incruenti a protezione delle colture stesse. Sono escluse dalla caccia in deroga le zone ZPS. Possono cacciare il piccione soltanto i residenti nella regione iscritti agli ATC locali; residenti in regione che esercitano la caccia in mobilità, che esercitano la caccia in aziende faunistiche venatorie o che abbiano optato per la caccia da appostamento fisso con uso di richiami vivi.
Le attività relative alla caccia in deroga, numero di uscite, luoghi di caccia, capi abbattuti, vanno poi rendicontate, utilizzando l’apposita scheda già predisposta a pag. 77 del “Tesserino per l’esercizio venatorio”, da consegnarsi alla Provincia entro il 31 marzo.

Domenica 20 settembre apertura generale della caccia

Fino a domenica 4 ottobre, i cacciatori potranno cacciare la selvaggina migratoria e stanziale in giornate fisse, giovedì e domenica dall’alba fino alle ore 13, per proseguire fino al tramonto, alla sola avifauna migratoria da appostamento. In queste giornate, nell’ora prima del sorgere del sole, i cacciatori potranno sparare esclusivamente alla fauna migratoria purché da appostamento fisso o temporaneo e, dopo il sorgere del sole, alla fauna selvatica stanziale o migratoria. Si raccomanda la massima attenzione al paragrafo relativo agli “Orari venatori” in quanto varianti secondo medie quindicinali, come prescrive il vigente calendario regionale.
Dal 1 ottobre al 30 novembre, i cacciatori usufruiscono di altre due giornate di caccia alla sola migratoria da appostamento, pertanto il sabato 3 ottobre è possibile esercitare alla sola fauna migratoria da appostamento fino al tramonto. Dalla terza domenica di settembre si inizia la caccia anche nelle aree contigue del Parco del Delta del Po e dalla seconda domenica di ottobre nelle Pinete di Ravenna e Cervia.
Nelle Piallasse della Baiona e dei Piomboni, zone umide siti di Rete Natura 2000, spinti dalla necessità di diminuire la pressione venatoria all’interno di aree particolarmente delicate, si sono definiti orari venatori più stringenti alle cacce specifiche, e la chiusura alle ore 16.00 (17.00 ora legale) anche per i giorni feriali (fino al 30 settembre).

La Provincia di Ravenna rammenta che nelle zone umide ZPS, fino al 1° ottobre si può cacciare solo il germano reale. Dal 1 novembre al 31 gennaio 2016 è consentita l’attività venatoria in forma collettiva al cinghiale. La Provincia ha stabilito il divieto di uso e detenzione di cartucce a munizione spezzata con borraggio predisposto per tiri a lunga portata (tipo over 100 o similari), e il divieto di uso e detenzione di fucile a canna ad anima rigata, di munizioni a palla unica per fucile a canna ad anima liscia, che non siano previsti dalle operazioni di caccia agli ungulati o alla volpe in squadre autorizzate esclusivamente a sud della via Emilia.

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