La russiana Maria Melandri tra i protagonisti di ‘Braccialetti Rossi’ 3: “Vivo tutto come un gioco”

Da inizio agosto sta girando a Fasano la nuova serie della fiction che sarà trasmessa a gennaio su Rai1. E insieme a papà Andrea ci racconta emozioni e qualche aneddoto di questa avventura

Più informazioni su

C’è anche sangue ravennate (per la precisione di Russi…) tra i protagonisti della terza serie di “Braccialetti Rossi”. Ebbene sì, Maria Melandri, 16 anni il prossimo gennaio, è uno dei nuovi personaggi della popolarissima fiction Rai, che all’inizio del 2016 tornerà sul piccolo schermo. E già tanta è l’attesa del popolo di adolescenti di tutta la Penisola, letteralmente in fibrillazione da quando a Fasano sono iniziate le riprese del terzo atto di quello che è uno dei programmi tv cult per tantissimi teenager.

 

Una delle new entry tra i ragazzi che da agosto sono al lavoro in Puglia è appunto Maria, nata a Ravenna e da alcuni anni trasferitasi a Livorno con la madre (russa di nascita), senza perdere naturalmente i contatti con Russi, dove vivono i nonni Walter e Claudia e soprattutto papà Andrea, conosciuto anche in ambito sportivo, in particolare tra gli appassionati di tennis, per la sua partecipazione a tornei individuali e campionati a squadre.

Ed è proprio nella cittadina ‘centro di Romagna’ che ci hanno raccontato, insieme, qualcosa di questa speciale avventura, approfittando di qualche giorno di pausa nella lavorazione.

“Il ruolo che interpreto è quello di Margherita – spiega Maria, che frequenta il Conservatorio e si dedica a uno strumento non molto diffuso fra i giovani come la fisarmonica – un nuovo personaggio che entra nella storia in questa serie. Sto vivendo questa esperienza come un gioco, una piacevole sorpresa che mi è capitata quasi all’improvviso. Ad esempio la prima sera che siamo stati tutti a cena a Savelletri ci hanno assalito i ragazzini e non solo e devo ammettere che è stato molto strano. Invece quando si avvicinano le riprese sale la tensione e all’inizio ci sono stati dei momenti difficili, anche perché poi manca casa, gli amici e il fidanzatino. E una delle cose più difficili da digerire è stata il taglio dei miei capelli biondi, per entrare nella parte: qualcosa di normale per altri ragazzi più abituati, in fondo è un lavoro vero e proprio, ma non per una debuttante come me…”.

Non ancora abituata, di certo, a raccontarsi davanti ai taccuini dei cronisti. Così le viene in soccorso il padre, che l’ha accompagnata in Puglia. “E’ vero, dopo alcuni giorni un po’ stressanti, anche per il genitore accompagnatore poi quando si entra in scena passa tutto – afferma Andrea Melandri – Sveglia alle 6 per il trucco, i costumi e poi sul set. Devo dire che sono un gruppo fantastico e il regista Giacomo Campiotti è una persona molto brava con i ragazzi, in grado di capirli e metterli a loro agio, anche da questo si capisce il successo della serie. Siamo arrivati a Fasano una settimana prima dell’inizio delle riprese, per l’ambientamento e la coesione tra i giovani interpreti: mi ha subito colpito l’accoglienza, la professionalità e la cura di ogni dettaglio dell’organizzazione. I ragazzi che hanno fatto già l’esperienza si sono dimostrati molto maturi, già professionisti, poi c’è voluto poco comunque tra coetanei per integrarsi. Il mio stato d’animo? E’ stato emozionantissimo vedere Maria sul set a recitare dopo il fatidico ‘ciak si gira’. E poi, quando a Bari hanno girato in esterno, quindi in un luogo pubblico, e la gente che scattava foto e le ragazzine che le chiedevano l’autografo, non potevo credere che fosse proprio mia figlia”.

A questo punto, però, è doveroso un passo indietro, per capire cioè come questa teen ager sia finita tra le protagoniste di una delle fiction più popolari del nostro Paese.

“Quando era piccolina Maria fu vista da un’agenzia di Firenze di servizi per la moda, pubblicità e cinema, colpita dalla particolarità dei suoi lineamenti – racconta Andrea -. Così ha fatto alcune pose per pubblicità per riviste di moda per bambini, poi a 8-9 anni ha partecipato a tre edizioni di Pitti Bimbo sfilando per alcuni brand del settore, vivendolo sempre come un gioco e senza pensare di essere una modella o che altro. Dopo diversi anni di silenzio, dall’agenzia ci hanno ricontattato per dei provini per una pubblicità televisiva di prodotti per ragazzine. Era la prima volta che Maria partecipava a un vero casting e assieme ad altre due ragazzine è stata scelta. Come attrice minorenne doveva essere presente un genitore e anche in questo caso sono andato io. Due giorni pieni a Scarperia: è stata una bella esperienza, Maria era su un vero set televisivo con truccatrici, costumiste, regista. Anche se alla lunga diventa un po’ noioso, visto che ripetono le scene tantissime volte. Anche le altre due ragazzine erano accompagnate dai padri, caso piuttosto raro, così per fortuna nelle varie pause possibili ci siamo un po’ svagati, all’autodromo del Mugello e davanti ad una bella Fiorentina ai ferri, per poi portare un prosecchino sul set, per chi lavorava nella produzione”.

A luglio di quest’anno, poi, la svolta. “Sì, ci richiama l’agenzia per un altro casting per “Braccialetti Rossi” – è Maria ora a parlare – e sinceramente subito non sapevo cosa fosse, perché non seguo molto la tv, pensavo fosse ancora una pubblicità per un prodotto per adolescenti. Così ci hanno spiegato che si trattava della famosa fiction su Rai1: cercavano una ragazzina attorno ai 14 anni, bionda e di carnagione chiara con accento toscano. Sul web era pieno di ragazzine che si candidavano, soprattutto direttamente sul sito della Palomar, che dava la possibilità di partecipare ai casting. Il 1° luglio siamo andati a Firenze e poco distante dalla stazione c’era il luogo dove facevano le selezioni: ci troviamo davanti una marea di ragazzini, maschi e femmine, dal momento che cercavano due nuovi personaggi, con i genitori che facevano la registrazione per i casting. Il mio primo pensiero è stato ‘oddio, ma che roba, ma quante sono! Figurati se mi prendono! Vabbé ci siamo fatti una gita, dopo andiamo in centro a fare shopping’, mentre papà diceva invece a ‘visitare la città’.

Chiamano a gruppi di 20 alla volta e il casting era gestito da Nicola Campiotti, aiuto regista e figlio del regista Giacomo, che invita i ragazzi a presentarsi in pochi secondi e ad essere se stessi. Sono uscita molto pessimista, dicendo di aver fatto una figuraccia mentre le altre si erano preparate un po’, e quindi convinta di avere ben poche possibilità. Invece dopo una settimana chiama l’agenzia dicendo che sarei dovuta andare a Roma alla Palomar per un secondo provino. Nel frattempo avevo studiato un po’ meglio la realtà di “Braccialetti Rossi” e cominciato ad essere entusiasta della cosa, anche perché alcuni giorni prima di andare nella Capitale ci arriva una piccola parte di copione da recitare per la prova. Così per fare un po’ di allenamento vado al Teatro Vertigo di Livorno, dove mi ero iscritta qualche settimana prima, dal mio futuro insegnante di teatro, che mi incoraggia dicendomi che sono brava a recitare, il che aiuta se non altro la mia autostima. Al provino a Roma eravamo rimaste veramente in poche e nei locali c’erano anche attori famosi ed alcuni ragazzi del cast di “Braccialetti Rossi”, come Cloe Romagnoli e Aurora Ruffino. Ricordo di aver provato alcune ore, anzi abbiamo dovuto chiedere di uscire prima per non perdere il treno. E a quel punto un episodio che col senno di poi è stato significativo: Barbara, aiuto regista e casting, mi disse ‘mi raccomando Maria, non abbronzarti’, ma davanti anche alle altre ragazzine candidate, e poi, forse accorgendosi della gaffe, ha detto la stessa cosa anche alle altre”.

Nella voce di questa giovane dagli occhi luminosi traspare ancora un pizzico di incredulità. E allora è papà a raccontare un altro simpatico aneddoto.

“Nicola Campiotti mi ha telefonato mentre ero in aereo, quindi non ho potuto sentire direttamente dalla sua voce che mia figlia era stata scelta, notizia comunicatami poi dalla mamma di Maria. Dunque siamo partiti per Fasano il 3 agosto, e ci hanno detto che sul treno ci avrebbero messo vicino Carmine Buschini, il giovane romagnolo che interpreta Leo. Lui è salito a Cesena, col tripudio delle ragazzine di cui è beniamino, anche perché il treno era stracolmo per l’esodo estivo verso la Puglia. Allora, come si fa tra servizi segreti, l’abbiamo fermato dicendogli ‘siamo noi’ e lui ha capito, dal momento che la produzione non aveva ancora ufficializzato volti e nomi dei nuovi personaggi. Abbiamo fatto conoscenza con Carmine, che ha subito messo a suo agio Maria – conclude Andrea Melandri – dandole preziosi consigli per l’imminente avventura”.

Un’avventura che, chissà, un domani potrà cambiare la vita di questa ragazzina bionda. Ma oggi – ed è questo quel che conta – rappresenta sicuramente un bel sogno. E non è poco, perché – come dice qualcuno proprio in tv – “i sogni aiutano a vivere meglio”.

Gianluca Strocchi

Più informazioni su