Matrix a Conselice, AER: “Domani presidio davanti alla Regione per chiedere di rivedere la VIA”

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L’Altra Emilia Romagna esprime il proprio sostegno ai componenti del Comitato No matrix e ai cittadini e cittadine di Conselice ed alla lotta che stanno conducendo contro l’apertura dello secondo stabilimento della Ditta “Officina Dell’Ambiente” , che da 10 anni trasforma nello stabilimento di Lomello (PV) le ceneri dei rifiuti solidi urbani in un componente utilizzabile nel settore dei laterizi, il cui progetto di VIA è stato approvato dalla Giunta Regionale in data 13/01/2014.

L’Altra ER ha presentato in proposito, tramite il suo consigliere regionale Piergiovanni Alleva, una Risoluzione per chiedere alla Giunta di rivedere la valutazione d’impatto ambientale favorevole al progetto per la realizzazione dell’impianto di recupero rifiuti a Conselice. Tale risoluzione verrà discussa domani martedì 27 ottobre, mentre i cittadini aderenti al Comitato NO MATRIX effettueranno un presidio davanti alla Regione.

“L’ Altra Emilia-Romagna – si legge in una nota stampa – sarà al fianco del Comitato e dei cittadini, sia a Bologna sia sul territorio investito da questa vergognosa aggressione all’ambiente e alla salute delle persone. Nell’ ex colorificio ENDEKA di Conselice saranno trattate 250.000 tonnellate annue di rifiuti, di cui 62.500 pericolose, secondo quanto riportato nella stessa delibera della Giunta Regionale. Verranno trattate le scorie di combustione provenienti dagli inceneritori della Regione Emilia Romagna e non solo, derivanti da rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi a matrice inerte. Da tale trasformazione verrà ricavato il MatrixStandard® ,’una materia prima seconda utilizzata per la produzione del cemento e di manufatti in cemento’. Si tratta di scorie che contengono una percentuale di metalli pesanti, alcuni dei quali riconosciuti cancerogeni. Lo stabilimento sorge vicino a Conselice, al Parco Regionale Delta del PO e alle “Valli di Argenta”, un’oasi naturalistica ricca di in specie animali e vegetali, nonché a circa 2300 ettari di superficie coltivata, di cui 350 a coltivazione biologica. Il trasporto di tali ceneri peraltro verrà effettuato con mezzi centinati non ermetici, con rischio di dispersione nell’ambiente, specialmente in caso di incidenti stradali.Si tratta di una scelta gravissima, presa all’insaputa dei cittadini. Grazie al Comitato NO MATRIX , che rappresenta tutti i cittadini che amano il loro paese e vogliono salvaguardare il territorio, tale progetto è stato fortemente criticato e contro di esso la popolazione ha organizzato vere e proprie forme di opposizione”. 

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