Un albo nazionale degli imam riconosciuto dal Ministero dell’interno, odg di Ancarani (FI)

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Il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale ha avanto una proposta di ordine del giorno per invitare Governo e Parlamento ad istituire un albo nazionale degli imam riconosciuto dal Ministero dell’Interno. Ne riportiamo di seguito il testo integrale.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI RAVENNA

VISTO CHE

La città di Ravenna è sede della seconda Moschea più grande d’Italia, dotata di centro culturale islamico e sufficientemente capiente da contenere fedeli islamici anche di altre città;

RILEVATO CHE

Quando l’amministrazione comunale consentì con una variante urbanistica la costruzione di tale edificio, addusse come motivazione la tesi per cui anche eventuali frange estremistiche avrebbero potuto essere meglio controllate proprio grazie alla presenza in città di una moschea ufficiale;

TENUTO CONTO CHE

La città di Ravenna rappresenta pertanto senza dubbio un modello di salvaguardia della libertà di professare qualunque religione e ha dunque più titoli di altri per rivolgere appelli al legislatore affinché possano essere emanate normative volte a evitare che tale libertà, senz’altro intangibile, sia motivo anche remoto di eventuale nocumento all’ordine pubblico e alla convivenza civile fra persone di religioni diverse;

CONSIDERATO CHE

la gestione della Moschea di Ravenna, nei primi mesi successivi alla sua inaugurazione, è già stata causa di uno scontro interno al mondo islamico ravennate con un’associazione di fedeli di sesso femminile denominata Life che ha pubblicamente parlato di opacità nella conduzione delle attività della moschea stessa, rendendo noto al mondo esterno, fino a quel momento ignaro, che sussistevano motivi di preoccupazione;

RICORDATO CHE

A differenza della religione cattolica e di altre religioni non sono in vigore “concordati” fra il mondo islamico e lo Stato italiano, fatto che rende in taluni casi complessi i rapporti fra le comunità musulmane e gli enti locali, anche alla luce delle numerose sensibilità interne al mondo islamico;

DATO ATTO CHE

al fine di prevenire l’estremismo islamico giacciono in parlamento alcune proposte di legge volte ad istituire, nel rispetto della Costituzione, un albo nazionale degli Imam che avrebbero lo scopo di rendere trasparente la loro attività, garantendo che la legittima conduzione della vita religiosa islamica non sfoci in eventuale propaganda estremista;

EVIDENZIATO CHE

anche i non credenti e non praticanti conoscono perfettamente il nome del Vescovo cattolico della loro città e nella stragrande maggioranza dei casi anche del parroco della chiesa più vicina, ma difficilmente conoscono il nome dell’Imam del luogo;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

A farsi parte diligente presso il governo e il parlamento affinché norme relative all’istituzione di un albo nazionale degli Imam possano divenire quanto prima legge dello Stato.

Alberto Ancarani

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