Giornata in difesa dei patronati e contro i tagli previsti dal governo Renzi.

Molti servizi prima gratuiti per i cittadini, rischiano di diventare a pagamento. La protesta si è svolta a Ravenna, Faenza, Lugo, Cervia, Alfonsine, Massalombarda, Russi, San Pietro in Vincoli, Fusignano e Castel Bolognese. Il 5 dicembre in programma la seconda giornata

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Si è svolta oggi la prima delle due giornate di protesta contro i tagli delle risorse ai patronati. Gli operatori di Inca Cgil, Inas Cisl e Ital Uil sono scesi in piazza per contestare le pesanti riduzioni di fondi che il governo Renzi ha intenzione di infliggere all’attività dei patronati stessi. Già nei giorni scorsi i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil avevano incontrato il Prefetto di Ravenna per illustrargli le ripercussioni negative che i provvedimenti in discussione avranno sia sui patronati che sui centri di assistenza fiscale (Caf).

 

“Abbiamo riscontrato una grande attenzione da parte dei cittadini – commentano gli organizzatori -; c’è la consapevolezza del fatto che i tagli indeboliranno il sistema delle tutele. In particolare tutta una serie di prestazioni assistenziali e previdenziali, che fino ad oggi eravamo riusciti ad erogare gratuitamente, anche con la messa a disposizione di risorse proprie del sindacato, rischiano di diventare a pagamento”.

 

La prossima giornata di mobilitazione è prevista per sabato 5 dicembre e si svolgerà su tutto il territorio provinciale con volantinaggi, presidi e gazebo per informare in maniera capillare delle pesanti conseguenze,  su lavoratori e pensionati, della scelta del Governo di tagliare i fondi ai patronati.

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