Ancisi (LpRa) sul lampione caduto in Piazza del Popolo a Ravenna: “Cause e responsabilità”

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Scrive Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna: “Lunedì scorso, un palo della luce è crollato, distaccandosi dal basamento, su un edificio di piazza del Popolo. Il sindaco, definendo molto grave l’evento, ha dichiarato di essersi immediatamente attivato per realizzare tutte le verifiche necessarie. Ne conseguono i seguenti preoccupanti interrogativi”.

 

ZINCATURA DEI PALI MANCANTE
“Il palo è stato installato nel 1999. A quell’epoca, già da tempo la progettazione di tali impianti ne prevedeva la zincatura, elemento fondamentale per una maggiore loro stabilità. Si ha perciò ragione di temere che su questo palo la zincatura non sia stata effettuata in violazione del capitolato d’appalto.
Domanda n. 1:  la mancante zincatura del palo a quali responsabilità, dell’impresa costruttrice di allora e/o dei servizi comunali,  andrebbe addebitata?”

L’ATTUALE CONCESSIONE DEL SERVIZIO
“La gestione del servizio di illuminazione pubblica, affidata dal 1° aprile 2013 per 20 anni alla cooperativa CPL Concordia, per una spesa di 68 milioni e mezzo di euro, comprende, tra l’altro (dal comunicato stampa del Comune del 28 marzo precedente) “interventi di manutenzione 24 ore su 24  per circa 36mila punti luce”, sulla (dichiarato dal sindaco) “sostituzione dei quali il Comune di Ravenna ha investito 2 milioni e mezzo di euro in tre anni”. Al termine dei primi due anni è scaduto il termine contrattuale per l’effettuazione dei controlli tecnici di stabilità su tutti i pali della luce. Si considera che sul palo in questione non siano avvenuti, considerato l’evento accaduto e il fatto che la concausa di instabilità di cui al successivo ultimo punto era in atto da lungo tempo. È inoltre diffusa impressione visiva che la base del palo crollato fosse molto arrugginita. Nel caso ci fossero stati ristagni d’acqua a livello del terreno potrebbero essersi innescate anche delle corrosioni.
Domanda n. 2: quali sono le ragioni dei mancati controlli di stabilità sul palo crollato e le eventuali responsabilità?
Domanda n. 3: sono state effettuate sul palo stesso le procedure normali di manutenzione, come da contratto?
Domanda n. 4: secondo il sindaco, il crollo di un lampione nella piazza centrale ne aumenta “il valore simbolico” (nel resto del territorio comunale sarebbe forse minore?), mentre è però vero che il luogo è tra i più frequentati: per cui, in base a quale ordine di priorità del piano di sostituzione di tutti i pali della luce, a meno di tre mesi dalla sua scadenza, quelli “vecchi” di piazza del Popolo, non meglio degli altri, sono ancora lì?”

DISASTROSO EFFETTO VELA DELLO STENDARDO ABUSIVO
“Il crollo del palo può essere stato facilitato o addirittura provocato dall’installazione alla sua sommità, da parte del Comune, di uno stendardo pubblicitario in PVC, grande circa 4 metri quadrati, avente per oggetto Ravenna capitale italiana della cultura 2015, così come prima Ravenna candidata capitale europea della cultura. Lo stendardo ha sicuramente modificato in negativo le condizioni di carico del palo. La presenza nell’occasione di un fortissimo vento ha prodotto, facendo leva sulla distanza della sua base,  un disastroso effetto vela.
I pali della luce non sembrano rientrare tra le “tipologie degli impianti pubblicitari così come definiti dall’art. 47 del regolamento di esecuzione ed attuazione del nuovo Codice della strada”, il cui utilizzo è comunque soggetto, nei centri abitati, ad autorizzazione da parte del rispettivo Comune. Il palo in questione, nonché la piazza, sono peraltro di proprietà del Comune di Ravenna. Inoltre, “gli enti proprietari delle strade sono tenuti a vigilare, a mezzo del proprio personale competente in materia di viabilità, sulla corretta realizzazione e sull’esatto posizionamento dei cartelli, delle insegne di esercizio e degli altri mezzi pubblicitari rispetto a quanto autorizzato. Gli stessi enti sono obbligati a vigilare anche sullo stato di conservazione e sulla buona manutenzione dei cartelli, delle insegne di esercizio e degli altri mezzi pubblicitari oltreché sui termini di scadenza delle autorizzazioni concesse” (art. 23 del codice della strada)
Domanda n. 5: a quali responsabilità va addebitata l’apposizione e la permanenza per lunghissimo tempo dello stendardo sul palo in oggetto?”

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