Vicepresidenza del consiglio comunale, fumata nera. Donini (Lega Nord) divide la minoranza

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Niente di fatto durante il consiglio comunale di oggi per quanto riguarda l’elezione del vicepresidente, carica resasi vacante dopo le dimissioni di Paolo Guerra della Lega Nord e per la quale l’unica candidatura è quella del suo successore, Alberto Donini. Secondo quanto riporta la Dire, la minoranza bisticcia e così non bastano le quattro votazioni previste e il tutto viene rinviato alla prossima seduta.

Appoggio a Donini arriva da Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna ma non convince per niente i colleghi di opposizione. Tutt’altro. “Pacta servanda sunt” ricorre al latino per ricordare il “gentlemen’s agreement” di inizio mandato secondo il quale ci si divise la vicepresidenza e le tre commissioni. Ma questa volta, gli fa presente Nereo Fochini di Nuovo centrodestra, “non ci sono indicazioni unitarie, la candidatura non è stata condivisa. È della Lega, non della minoranza”.

Dello stesso avviso Maurizio Bucci del misto: “non sono stato coinvolto” e Pietro Vandini del Movimento 5 Stelle: “sono cambiate tantissime cose”, a partire dalla composizione stessa della minoranza con l’implosione del Pdl e la nascita di Ncd e Gruppo misto. Pesa anche, aggiunge il pentastellato, come è stato trattato Guerra. Inoltre “senza alleanza elettorale forse” Ancisi non si sarebbe esposto. Alberto Ancarani di Forza Italia annuncia invece che rispetterà il patto. Il Partito democratico rimane pronto a votare un candidato unitario dell’opposizione.

Così vanno a vuoto la prima e la seconda votazione a maggioranza assoluta, sei voti favorevoli, sei contrari e 19 astenuti; e stesso esito per la terza, a maggioranza dei presenti, e la quarta con un terzo dei consiglieri. Se ne riparlerà nel prossimo consiglio.

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