Josefa Idem (Pd) sulle Unioni civili: “La Legge Cirinnà deve passare. E’ il minimo sindacale”

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La senatrice del Pd Josefa Idem è intervenuta in aula sul tema delle Unioni Civili, mentre si discute e si vota il testo della Legge Cirinnà. “Una legge che, per me, deve passare così come proposta dalla collega Cirinnà. – ha detto la Idem – Anzi, vado oltre e mi allineo ai colleghi che, come me, considerano l’attuale versione un minimo sindacale. Io sarei per estendere i diritti al massimo grado e, pertanto, ho firmato alcuni emendamenti per ammettere le adozioni tout court, e non solo quelle dei figli biologici del proprio partner”. 

“Il motivo è piuttosto semplice: se è vero – continua la parlamentare Idem – che è già un insulto alla Costituzione negare un diritto, è una mostruosità negare diritti ai bambini. Quindi, pur essendo contraria alla gestazione per altri a pagamento, dico con forza: nessuno ha il diritto di negare la possibilità di adozione per un bambino in ragione delle scelte dei genitori. Se ciò avvenisse, saremmo di fronte ad uno Stato che ripudia i suoi figli perché incapace di far rispettare norme ed accogliere l’inevitabilità e la gioia di una vita che viene al mondo. Trovo insopportabile l’idea che in un mondo sempre più globalizzato, da un lato assistiamo – pigramente, e non troviamo rimedio – a scene in cui, letteralmente, si buttano via bambini mentre dall’altro, anche in quest’ Aula, si discute, con fare medievale, se qualcuno abbia il titolo per amare e adottare il figlio del partner oppure no”.

 

 

L’intervento completo della Sen. Idem sulle Unioni Civili e sulla Legge Cirinnà

 

 

Josefa Idem inoltre è intervenuta sul tema del cyberbullismo con una dichiarazione in occasione della Giornata mondiale per la sicurezza in Rete promossa dalla Commissione Europea, il Safer internet Day.

“Le nuove forme di bullismo cibernetico sono, se possibile, ancor più preoccupanti di quelle ‘tradizionali’ perché travalicano i confini e gli spazi fisici per effondere i propri nefasti effetti potenzialmente sempre e ovunque. Bisogna vigilare attentamente, società civile ed istituzioni insieme, perché il futuro del nostro Paese passa per un corretto utilizzo degli strumenti tecnologici moderni. – dichiara la senatrice del Pd – Nessun bullo o cyberbullo nasce tale ma se nessuno si occupa di educare i nostri ragazzi a quali siano benefici e lati oscuri del web è lì che possono nascere seri problemi. Attenzione a non sottovalutare le nuove forme di bullismo: i numeri dei ragazzi che sono quotidianamente connessi o che utilizzano chat e piattaforme digitali sono altissimi. E, dato che condannare la tecnologia in quanto offre queste possibili degenerazioni sarebbe sbagliato, bisogna che ognuno si sforzi di svolgere al meglio il proprio ruolo di informazione e prevenzione”. 

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