Santarella (M5S): “Il no alle casse di colmata deve diventare ufficiale”

Il consigliere comunale pentastellato ha depositato un ordine del giorno in merito ed elenca gli obiettivi che dovrebbero essere perseguiti

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Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Francesca Santarella, ha presentato oggi un “Ordine del Giorno” in cui si domanda “la ratifica di un atto formale attraverso cui il Comune dica finalmente “no” in tutte le sedi ufficiali alle casse di colmata a Marina di Ravenna e Porto Corsini. Attendiamo modifiche ed eventuale approvazione nel Consiglio Comunale di giovedì”. 

Nel suo ordine del giorno, la Santarella spiega, a sostegno della sua richiesta, che si tratta “di due sarcofagi lunghi chilometri che sporgeranno almeno di cinque metri dal livello del mare per non essere valicati dalle mareggiate: dopo la “muraglia” Marinara, un opera di cui si sentiva davvero il bisogno per rilanciare Marina e Porto Corsini”.

La Santarella, poi, fa notare che “resta il problema irrisolto, dopo ormai un decennio, dell’approfondimento del Candiano. Da un lato un Comune che ha autorizzato progetti finiti in Procura, dall’altro un’Autorità Portuale la quale, nei vari avvicendamenti, è arrivata ai giorni nostri senza aver imboccato una direzione consona. Sceneggiate all’italiana quando i soldi in ballo sono troppi? Patetici teatrini preelettorali inscenati per giustificare ai cittadini pasticci ed inettitudini? Fatto sta che sia riteniamo giunta l’occasione per fissare punti fermi e direzioni precise che il Comune ha il dovere di indicare”.

Gli esponenti in consiglio comunale del M5S hanno individuato i punti che sperano possano essere approfonditi durante la prossima commissione in programma:
Candiano come “cava di prestito”, citando le parole dell’architetto Vistoli, fanghi come risorsa e non come rifiuto,
censimento delle aree portuali dismesse,
stato delle bonifiche e loro uso per il collocamento dei fanghi che non sarà possibile riciclare,
impianti di trattamento fanghi e separazione granulometrica degli inerti,
dragaggi ecocompatibili,
reale stop al consumo di terreni agricoli per lo spandimento dei fanghi,
ricollocazione di quelli presenti nelle casse di colmata,
manutenzione sostenibile e programmata nel lungo periodo.

“I cittadini, per ora hanno dato grande prova di lungimiranza, oltre che di amore – conclude la Santarella – per le nostre località di mare: vedremo se l’amministrazione in carica vorrà porsi qualcuno di questi obiettivi, che vanno nella direzione dell’ottimizzazione delle risorse, ambientali ed economiche”.

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