Consiglio comunale, approvate due delibere per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas

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Nella seduta di giovedì scorso il consiglio comunale ha approvato due delibere relative all’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, illustrate dall’assessore ai Lavori pubblici Roberto Fagnani. Con la prima si è dato il via libera all’adesione del Comune all’Associazione nazionale del coordinamento degli ambiti territoriali minimi (Atem) per lo svolgimento delle gare per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale.

Fagnani ha spiegato che dell’Atem Ravenna fanno parte 15 Comuni, di cui 14 della provincia di Ravenna e in più Marradi; ha ricordato che per l’Atem Ravenna il Comune di Ravenna svolge la funzione di stazione appaltante dell’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale e che dall’incontro fra vari Atem del territorio nazionale e anche su indicazione dell’Anci è nata l’idea di costituire una associazione nazionale che svolga una funzione di coordinamento e supporto in merito ai vari adempimenti da compiere. Fagnani ha precisato che l’organo dirigenziale di tale associazione non sarà remunerato e che l’adesione a essa costerà al Comune 2.500 euro l’anno.

Questa prima delibera è stata approvata con 16 voti favorevoli (Pd e Pri), 9 contrari (Movimento 5 Stelle, Lista per Ravenna, Ncd, Forza Italia, gruppo misto) e 1 astenuto (Fds).

Con la seconda è stato licenziato lo schema di convenzione tra Comune di Ravenna e Con.Ami per lo svolgimento coordinato di funzioni e servizi in materia di concessione del servizio di distribuzione del gas naturale nell’ambito territoriale minimo Ravenna.

Fagnani ha spiegato che l’esigenza della convenzione è nata dal fatto che il Comune di Ravenna è stazione appaltante per quanto riguarda l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale e che non avendo al proprio interno risorse con le competenze necessarie per lo svolgimento della gara ha deciso di ricorrere a tale convenzione.

Questa seconda delibera è stata approvata con 20 voti favorevoli (Pd, Pri, Ncd, Forza Italia), 1 contrari (Francesca Santarella del Movimento 5 Stelle) e 7 astenuti (Fds, Pietro Vandini e Lorenzo Gatti del Movimento 5 Stelle, Lista per Ravenna, Lega Nord e gruppo misto).

Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) ha dichiarato voto contrario per quanto riguarda la prima delibera “perché ritengo che non ci sia bisogno di creare l’ennesimo nuovo “ente” nell’ambito delle amministrazioni locali solamente perché si incontrano tra loro dei funzionari di vari Comuni: esistono strumenti più logici e immediati di collaborazione tra funzionari, quali la costituzione di gruppi di lavoro”; ha invece dichiarato voto di astensione per quanto riguarda la seconda delibera dicendo che “forse in questo momento non si può fare altro, ma mi chiedo perché Ravenna, capoluogo di provincia con ambizioni di grandezza e con una vasta rete storica del gas, non si è dotata in proprio e per tempo di questa professionalità per un esercizio di competenze che certo non nascono oggi”.

Nereo Foschini (Ncd) ha dichiarato voto contrario per quanto riguarda la prima delibera dicendo che “le finalità sono ottimali ma potevano essere perseguite in un altro modo, senza creare un ulteriore livello burocratico”; ha invece dichiarato voto favorevole per quanto riguarda la seconda delibera sottolineando “che si tratta quasi di un atto obbligato perché il Comune non ha le professionalità in grado di svolgere le azioni ad esso in capo in qualità di stazione appaltante per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale”.

Francesca Santarella (Movimento 5 Stelle) ha dichiarato voto contrario per quanto riguarda la seconda delibera “perché ci risulta che il Con.Ami sia proprietario e gestore di una delle più grandi discariche d’Italia e su questo il nostro gruppo ha tanti dubbi”. Pietro Vandini, del Movimento 5 Stelle, pur condividendo le perplessità di Santarella ha annunciato un voto di astensione.

Diego Rubboli (Fds) ha annunciato un voto di astensione su entrambe le delibere, motivato da “molte perplessità”.

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