Lido di Dante, Minichini (LpRa): “Cosa bruciano sulla piattaforma Angela-Angelina?”

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Riportiamo una lettera di pasquale Minichini (Lista per Ravenna) a proposito delle attività che sisvolgono sulla piattaforma Angela-Angelina presente di fronte al litorale di Lido di Dante. “L’estate scorsa, spesso, con un po’ di vento grecale-levante, arrivava dal mare un odore insopportabile, che costringeva diversi bagnanti, specie con bambini al seguito, ad abbandonare la spiaggia – prmette Minichini – . Non da meno, l’odore costringeva anche a chiudere le finestre della propria abitazione all’interno della località”. 

Prosegue l’esponente di Lista per Ravenna: “Da dove provenisse questo odore e che cosa fosse a generarlo era diventato motivo di dibattito fra i bagnanti, ma anche fra gli stessi cittadini, poiché a volte arrivano i fumi della lavorazione dei prodotti dal distretto industriale di Ravenna e quindi si pensava fossero questi.
Si pensava anche potesse essere un preavviso di piccola maretta, che, muovendo le acque, facesse arrivare a riva un olezzo dovuto alle alghe aggrappate alla scogliera antistante alla spiaggia. L’occhio poi corre sul pozzo Angela-Angelina e si nota una fiamma uscire da uno dei tubi esterni alla piattaforma. Che provenga da questa fiamma l’odore che si sente? È possibile, ma eravamo sempre nel campo delle ipotesi.

Il 13 febbraio scorso, in pieno inverno quindi, mare calmo, nessuna presenza di alghe, arriva sulla spiaggia lo stesso odore, meno pungente, forse per la temperatura più rigida rispetto a quella estiva. Guardo all’orizzonte e dalla piattaforma Angela-Angelina è ben visibile la solita fiamma (Vds. Foto allegata). La domanda allora sorge spontanea: perché quella fiamma? Quali gas disperde nell’aria che, trasportati dal vento, sono percepiti a distanza? È forse svelato l’arcano del forte odore estivo? Di certo non siamo in presenza di una ciminiera, i cui gas di scarico nell’aria, di lavorazioni o combustione, sono filtrati e monitorati. Nel nostro caso non è dato neanche sapere se si è in presenza di gas nocivi per la salute pubblica o meno, fatto sta che il puzzo si sente.

Tenuto conto che potrebbe essere verosimile la causa di questo forte odore proveniente dalla piattaforma Angela-Angelina e considerato che Lido di Dante vive di turismo, infatti i frequentatori di questa località la scelgono come meta per le vacanze proprio per le sue peculiari caratteristiche di ambiente salutare e incontaminato, chiedo al Sindaco di Ravenna, quale Autorità sanitaria locale, attraverso l’intervento di Arpa Regionale, di far conoscere alla cittadinanza:

1. cosa bruciano sulla piattaforma Angela-Angelina;

2. la natura dei gas immessi nell’aria e se questi sono nocivi per la salute pubblica e per l’ambiente;

3. le autorizzazioni concesse a Eni, per lo smaltimento di questi gas nell’aria e le eventuali prescrizioni di tipo precauzionale”.

“Non vorremmo – conclude Minichini – che oltre alla subsidenza, a quel fischio fastidioso della sirena che d’estate penetra nel cervello, dovessimo sorbirci questo puzzo alquanto sospetto anche la prossima estate e quelle future”.

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