Al via la raccolta firme della Cgil per una Carta dei diritti universali del lavoro

Sul tavolo anche il sostegno a tre quesiti referendari sempre sui temi del lavoro, tra i quali l'abolizione dei voucher. Ricci (segretario Cgil Ravenna): "Primo passo per ottenere dignità sul lavoro e nuove tutele "

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Sabato 9 aprile inizia la raccolta firme a sostegno della legge di iniziativa popolare per l’affermazione della Carta dei diritti universali del lavoro e a sostegno dei tre quesiti referendari sempre sui temi del lavoro. Lo rende noto la Cgil di Ravenna. Sul territorio ravennate come nel resto di Italia, la grande campagna di iniziative prende il via nei luoghi di lavoro e nelle frazioni dei comuni più importanti. 

Il 9 aprile sarà possibile sostenere la battaglia per un lavoro migliore e più tutelato firmando in uno dei punti di raccolta e gazebo organizzati dalla Cgil a Ravenna (per tutto il giorno in piazza del Popolo e nella piazza del mercato) e nel corso della mattinata a Faenza (al mercato), Cervia (alla Coop), Russi (in piazza Farini), San Pietro in Vincoli (in piazza del Foro Boario), Lugo (in Largo della Repubblica), Bagnacavallo (al mercato), Conselice (al mercato), Cotignola (in piazza Vittorio Emanuele), Massa Lombarda (in piazza Matteotti), Riolo Terme (al mercato).  Domenica sarà allestita una raccolta firme ad Alfonsine (in piazza Gramsci).

Nei giorni successivi partiranno, inoltre, le assemblee pubbliche per fare conoscere le proposte della Camera del lavoro. Le assemblee territoriali sono in programma a partire dal 11 aprile quando ci sarà il primo appuntamento a Bagnara, alle 20.30, alla Sala Mandela. Si proseguirà poi nei giorni successivi a Russi, San Pietro in Vincoli, Bagnacavallo, Savarna, Mezzano, Alfonsine, Cervia, Punta Marina, Piangipane, Ravenna, Porto Fuori, Fusignano, Faenza, Solarolo, Lugo e altre località ancora.

Il segretario generale della Cgil di Ravenna, Costantino Ricci, invita i cittadini a sostenere l’iniziativa: “Con questa firma si ha l’opportunità di fornire un contributo fondamentale per la definizione di una legge che dia dignità alle lavoratrici e ai lavoratori. La Carta ha l’ambizione di definire diritti universali che siano in capo alle persone a prescindere dai loro contratti di lavoro e dalle dimensioni delle aziende. Con la Carta dei diritti universali si vuole sancire una maggiore tutela giurisprudenziale contro i licenziamenti illegittimi. Non vogliamo solo recuperare i diritti, li vogliamo estendere a tutti i lavoratori occupati nelle aziende con più di cinque dipendenti. La firma per la Carta e per i tre quesiti referendari è il primo passo per ottenere dignità sul lavoro, nuove tutele e per rendere il lavoratore capace di rivendicare la propria dignità e i propri diritti”.

I tre quesiti referendari, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n.69 del 23 marzo 2016, sono finalizzati al sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per la Carta dei diritti e avranno come oggetto i seguenti temi:

1. La cancellazione del lavoro accessorio (voucher);

2. La reintroduzione della piena responsabilità solidale in tema di appalti;

3. Una nuova tutela reintegratoria nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo per tutte le aziende al di sopra dei cinque dipendenti.

La campagna durerà tre mesi per la raccolta firme dei tre quesiti referendari, mentre ci sarà tempo fino a ottobre per le firme per la presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare, la Carta dei Diritti Universali del Lavoro, un testo composto da 97 articoli ovvero di un nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori, che estenda i diritti a chi non ne ha e li riscriva per tutti alla luce dei grandi cambiamenti di questi anni.

Nastri rossi da s-legare al teatro Socjale

In occasione dell’avvio della raccolta firme la Cgil e lo Spi di Ravenna, in collaborazione con il Caffè delle ragazze, presentano lo spettacolo teatrale “Nastri rossi da s-legare”. L’appuntamento è per domenica 10 aprile, alle 15.30 al teatro Socjale di Piangipane. Interverrà Antonella Raspadori, della segreteria regionale della Cgil. L’ingresso è a offerta libera (senza prenotazione fino ad esaurimento posti).

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