Fusignani (PRI): “Il turismo ambientale e il naturismo potenzialità per Ravenna”

Ieri il II Forum “Ravenna e i suoi turismi. Nell’era della motivazione: arte, cinema, sport, cultura e ambiente" organizzato dai repubblicani alla presenza di Confcommercio e Confesercenti

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Si è svolto ieri allo Chalet dei Giardini a Ravenna il II Forum dedicato al tema “Ravenna e i suoi turismi. Nell’era della motivazione: arte, cinema, sport, cultura e ambiente” organizzato dal PRI. Fra le proposte dei repubblicani ravennati per il rilancio del turismo ci sono: la necessità di mettere in rete le istituzioni culturali ravennati, il MAR, il Ravenna Festival e Ravenna Antica, tutte realtà che potrebbero valorizzare e promuovere ancora di più Ravenna nel mondo, la creazione di percorsi danteschi e il rilancio di Ravenna capitale della cultura, pensando al 2021, l’anno di Dante.

Istituti d’arte e mosaico sono inoltre fondamentali per il turismo del domani, come lo sviluppo del turismo da diporto e di altre “nicchie” a cui occorre guardare con interesse, dallo sport, al cinema, passando per il lusso, l’ambiente e il naturismo.

“Questa  – afferma il Pri – anche la posizione condivisa dalle principali associazioni di categoria, Confcommercio Ascom e Confesercenti, per voce dei loro presidenti comunali, rispettivamente Mauro Mambelli e Gianluca Gasperoni, intervenuti al forum”.

Eugenio Fusignani ha affermato la necessità di fare sistema, ascoltare le imprese, ripensare la tassa di soggiorno e potenziare il turismo ambientale, il naturismo e il turismo da diporto: “Il turismo ambientale e il naturismo sono potenzialità che Ravenna deve saper sfruttare. Basta con le polemiche gratuite di questi anni, il turismo ambientale e anche il naturismo devono essere potenziati e valorizzati. Il naturismo è stato demonizzato, invece andrebbe tutelato. Naturalmente va pensata una fruizione consapevole della spiaggia e occorre tutelare le risorse ambientali che abbiamo. Nel 2010 quando ero assessore proposi un progetto per un accesso responsabile alla spiaggia del Bevano, pensando uno spazio proprio per il naturismo. Quel progetto andrebbe ripescato, adeguato ai tempi e Ravenna potrebbe diventare una destinazione europea ambita per il turismo naturista. Penso a turisti che in un ambiente particolarmente pregiato e tutelato dal punto di vista ambientale e naturalistico possano, con un accesso regolamentato, fruire di una delle spiagge più belle e selvagge della costa, non in esclusiva, facendo così convivere esigenze e turismi diversi. Chi pratica naturismo nel mondo lo fa in maniera consapevole, rispetta l’ambiente e ama scoprire le attrazioni storico culturali delle città che visita. Il che andrebbe a tutto vantaggio di Ravenna e dell’intero indotto economico”.

I cosiddetti turismi di nicchia rappresentano in termini di fatturato un valore aggiunto per il turismo a cui Ravenna deve guardare con molto interesse. Oltre al turismo culturale e a quello museale, infatti la città, che vanta spiagge, dune naturali e pinete deve, secondo il PRI Ravenna, potenziare tutte le forme di turismo che possono essere di tendenza. “L’ambiente è una risorsa – prosegue Fusignani – e credo che sia anche venuto il momento di dire con forza che serve sdoppiare il Parco del Delta del Po. Storicamente ce ne sono due, uno quello del delta attivo, a Ferrara e a nord, l’altro il nostro, quello del delta storico, occorre lavorare su questo e potenziare le possibilità di turismo che questa area naturale esprime. Un turismo, come quello naturista, attento all’ambiente, colto e con alta capacità di spesa”.

Allo stesso modo andrebbe pensata l’accessibilità a Ravenna direttamente dal mare, la Darsena da questo punto di vista sarebbe l’ingresso naturale dei turisti che amano la barca. “Ravenna – conclude Fusignani – ha il mare, ma non è città di mare, ha spiagge bellissime, ma mai sfruttate a pieno, ha un porto importante, ma non è ancora stata in grado di sviluppare un turismo di diporto degno delle potenziali delle proprie strutture. Facciamo arrivare i turisti a Ravenna anche via mare e incentiviamo questa forma di turismo, a tutto vantaggio dell’intero settore nautico”.

Giannantonio Mingozzi ha ribadito “La posizione del PRI è a difesa e rilancio delle scuole d’arte e di tutto il settore culturale e universitario. Sono realtà fondamentali anche per la promozione di Ravenna. Anche a costo di entrare in rotta di collisione con alcuni alleati della coalizione portiamo avanti queste idee di rilancio del turismo e della città”.

Chiara Francesconi, candidata PRI ha sottolineato la necessità di ascoltare di più le esigenze dei cittadini e dei turisti e quella di migliorare i servizi. Come sottolinea la nota del Pri, questa è anche la richiesta delle associazioni di categoria. Ascom e Confsercenti hanno affermato di essere in ascolto delle proposte e del PRI e di guardare con attenzione alle idee nuove poste sul tavolo. E se Mauro Mambelli ha annunciato “Presenteremo un documento ai candidati e sarà su quel documento che poi valuteremo le azioni messe in campo”, Gianluca Gasperoni ha sottolineato “la necessità di mettere una persona competente, capace e informata alla guida dell’assessorato al turismo, ma anche di essere più popolari e accoglienti”.

Il PRI Ravenna ha inoltre chiamato alcuni tecnici del settore per dare nuove idee alla città. Si tratta di Enrico Mambelli, consulente strategico internazionale, Michele Casadio, producer and media relation TV, Massimo Vernocchi, project manager “Filmaremonti” e Claudio Fantini, imprenditore e patron SPORTUR.

Per Enrico Mambelli occorre “volare alto”, per Casadio “Ravenna ha già tutto, deve solo comunicare di più e meglio”, per Fantini “lo sport è una risorsa fondamentale per il futuro, come anche il benessere in generale e Ravenna può accogliere una buona fetta di questo turismo”. Infine Vernocchi ha candidato Ravenna a tornare ad essere luogo per set cinematografici, settore in grande ascesa e interessante dal punto di vista dell’immagine e del ritorno economico.

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