Fisco e burocrazia, commercio e turismo: i temi del confronto fra i candidati ieri sera al Bronson

Il secondo incontro all'americana era organizzato dalla Confesercenti. Una "lunga" serata e per molti versi "ripetitiva" nelle risposte

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Dopo il primo confronto pubblico all’americana dello scorso venerdì 1° aprile al Cinema Corso di Ravenna, ieri sera c’è stato il secondo grande confronto tra i candidati a sindaco di Ravenna organizzato dalla Confesercenti nella sala del Bronson a Madonna dell’Albero. Sempre cinque i candidati presenti, ma con una “new entry” rispetto alla volta precedente: Michela Guerra con la lista CambieRÀ. Ritirato invece nel frattempo Gian Battista Neri.

 

Gianluca Gasperoni, Presidente Comunale della Confesercenti, ha condotto la serata e come aveva anticipato un mese fa, le domande rivolte ai candidati hanno riguardato la richiesta di una forte riduzione fiscale per le imposte come IMU, Tassa dei rifiuti e Tasi, la richiesta di sgravi nel forese (dove le attività scarseggiano maggiormente) per chi apre nuove attività commerciali o per chi intende investire, la nascita di un consorzio di commercianti del centro storico, più investimenti su eventi di qualità che portino turisti e visitatori da fuori città e il blocco urbanistico e commerciale delle autorizzazioni per nuovi centri commerciali.

 

I 5 CANDIDATI

  • Massimiliano Alberghini, candidato di Lista per Ravenna, Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia
  • Maurizio Bucci, candidato per la lista civica La Pigna
  • Michele de Pascale, candidato del Partito Democratico, appoggiato da altre sei liste, fra cui quelle del Pri e dell’IdV e 4 liste civiche
  • Michela Guerra, candidata per il movimento civico CambieRÀ
  • Raffaella Sutter, candidata per la lista civica Ravenna in Comune

 

LA SERATA CONFESERCENTI

Dopo una breve introduzione a cura di Gianluca Gasperoni, che ha chiesto a gran voce di tornare ad avere fiducia “perchè la fiducia aiuta ad avere risultati” e credibilità, capacità e competenza nei prossimi assessori. Persone che non subiscano i problemi ma li risolvano. Gasperoni ha ribadito la necessità di ascoltare e confrontarsi e ha invitato la prossima amministrazione a prendere decisioni e fare scelte nate dal dialogo: “indispensabile incontrare le imprese, metterci la faccia, costruire un percorso di visione insieme”.

Prima del confronto a 5, la serata è iniziata con la proiezione di un video girato da Confesercenti, con le testimonianze di un associato scelto per settore: una ristoratrice, una negoziante, un titolare di uno stabilimento balneare e un albergatore. Un video emozionale dove i protagonisti hanno parlato di problemi, di aspirazioni, di visioni e della difficile realtà che si trovano ad affrontare ogni giorno. Imprese soffocate dalle tasse, con imprenditori che lavorano 10/12 ore al giorno, senza potersi permettere un giorno di ferie, senza tutele per la malattia, ma soprattutto senza più margine di guadagno.

Un video che Gasperoni ha promesso di far rivedere ogni mese al prossimo sindaco, per verificare cosa è stato fatto per migliorare questa situazione.

 

LE DOMANDE

Poi è stato il momento delle tre domande sui grandi temi di interesse per la platea di associati e familiari: fisco e burocrazia, commercio e turismo.

Come racconta Gasperoni il fisco è in cima alla lista delle priorità per gli associati di Confesercenti, l’Italia ha la percentuale di tassazione più alta in Europa, è indispensabile fare qualcosa almeno sui tributi locali. La TIA prima, poi la TARI e la TASI sono cresciuti del 70%, Gasperoni afferma che: “sono finiti i soldi, ma anche la pazienza”.

La seconda domanda ha riguardato il tema del commercio, e Gasperoni introducendo questo argomento ha dichiarato che “il mondo è cambiato, il modo di acquistare è cambiato, internet per certi versi è stato devastante, ci siamo impoveriti”, ha chiesto ai candidati cosa intendono fare. Negli ultimi 6 anni sono state chiuse oltre 1.800 imprese locali, 675 nel settore del turismo, “per le grandi imprese tutti si mobilitano – ha detto Gasperoni – mentre i piccoli esercizi chiudono nell’indifferenza generale”. Il presidente ha poi criticato il raddoppio del centro commerciale di Ravenna, le proposte di nuove chiusure nel centro storico (ZTL, entrata in auto a pagamento), definendole “follia pura”. Infine non ha risparmiato nemmeno i mercatini degli hobbisti, che secondo l’associazione vanno rivisti completamente, regolamentati e tassati.

La terza domanda era incentrata sul turismo, Gasperoni a nome degli associati ha chiesto maggiori investimenti. Negli ultimi 5 anni Ravenna ha perso 300.000 presenze: mentre tutte le province in regione crescevano, Ravenna ha vinto la maglia di pecora nera. Il turismo, secondo Gasperoni, deve essere “gioia, spensieratezza, divertimento e non solo divieti, ordinanze e limiti. Serve un cambiamento culturale”.

 

Quattro i minuti a disposizione dei candidati per ogni risposta, risposte a grandi linee simili e inevitabilmente ripetitive. I candidati hanno snocciolato e presentato i punti presenti nei loro programmi. Le domande e le risposte sono state poi intervallate da tre quesiti posti da tre associati che hanno ricalcato i tre grandi temi al centro della serata.

Il primo Danilo Marchiani, ristoratore, ha chiesto di rivedere completamente la tariffazione delle tassa sui rifiuti, chiedendo di eliminare il calcolo per superficie e di calcolarla in base alla produzione effettiva di rifiuti. Il secondo Gianni Cavallini, esercente, ha chiesto di rendere i regolamenti comunali più comprensibili e attuabili, per rendere Ravenna veramente attraente. Infine Maurizio Rustignoli, presidente della Cooperativa Spiagge Ravenna, ha chiesto ai candidati le loro idee per incentivare i lidi e un’opinione sulla famigerata Bolkestein.

 

LE RISPOSTE PIU’ SIGNIFICATIVE SU TASSE E BUROCRAZIA

Massimiliano Alberghini: “La burocrazia è stata creata dall’uomo e si può abbattere. Le iniziative imprenditoriali hanno bisogno di tempi certi e brevi.” “Non va vietato ciò che non è vietato.” “Le tariffe attuali sono inique e vanno rivisitate.” “Bisogna fare scelte che portino più gente nei negozi.” 

Maurizio Bucci: “Quel video era anche la mia vita perchè quelle cose le vivo ogni giorno.” “La politica non è stata vicina alle imprese. E quando vai in Comune per risolvere un problema sembra che ti trovi in un ufficio che crea i problemi.” “Servono più servizi, trasporti e parcheggi per i turisti.” “Bisogna ridurre la spesa pubblica per ridurre le tasse.”

Michele de Pascale: “Facile promettere che abbasseremo le tasse. Prima bisogna capire quanto paghiamo e come vengono spesi i soldi.” “Ci vogliono poche regole e chiare.” “Bisogna riequilibrare la tassazione locale, soprattutto sui rifiuti, in base alla produzione reale e non alla superficie.”

Michela Guerra: “Come imprenditore vivo i disagi della burocrazia e del fisco. Per il fisco bisogna migliorare lo smaltimento dei rifiuti, fare più raccolta differenziata e la raccolta porta a porta, per avere tariffe più basse e puntuali.” “Bisogna riorganizzare gli uffici comunali e puntare sulla informatizzazione per snellire il lavoro.”

Raffaella Sutter: “Salvare i piccoli negozi è un obiettivo politico: deve essere la nostra priorità.” “Da ex dirigente comunale posso dire che la burocrazia va completamente modificata e l’organizzazione del Comune va rivista.” “Bisogna educare alla legalità e contro l’abusivismo e questo non è solo un problema di ordine pubblico.”

 

LE RISPOSTE PIU’ SIGNIFICATIVE SU COMMERCIO E TURISMO

Massimiliano Alberghini: “Sul commercio, Ravenna non deve più subire l’arroganza della Regione e le scelte scellerate del PD. Ravenna deve uscire dall’isolamento e investire nelle infrastrutture. E il Comune deve lavorare spalla a spalla con gli operatori economici.” “In campo turistico, Ravenna deve tornare ad emozionare. La vecchia amministrazione non ha voluto bene alla città. Ha lavorato senza programmazione. Le ordinanze devono riguardare solo il decoro e l’ordine pubblico e non vietare ciò che non è vietato.” “La tassa di soggiorno va mantenuta ma investita per portare la città ad un livello di eccellenza.”

Maurizio Bucci: “Ma quando si è intervenuti su Piazza Kennedy e sul Mercato Coperto si è pensato a come potevano reagire le attività nelle due aree?” “In tutto il mondo si danno incentivi ai commercianti per valorizzare luoghi come il Mercato Coperto, noi gli abbiamo dato dei soldi perchè andassero via e poi abbiamo concesso la struttura a una grande catena di distribuzione.” “La mia è una sfida di lungo periodo. Perchè a Ravenna serve un cambiamento. Se non si cambia si muore. De Pascale, tu sei un bravo ragazzo, ma ci vuole anche il fisico (in dialetto, ndr).” “Sul turismo da 30 anni dicono sempre le stesse cose ma non fanno nulla di nuovo. Il turismo è rimasto marginale e oggi non siamo più competitivi.” “Bisogna puntare ad esempio su Dante, sul Mosaico, sul Museo dell’Arredo Contemporaneo e poi dobbiamo trasformare Ravenna nella città dell’amore, valorizzando il Guidarello e facendo in modo che tutti vengano a sbaciucchiarlo.”

Michele de Pascale: “Bisogna riprendere in mano il tema dell’accessibilità del centro storico e stabilire dove non debbono esserci le auto. E servono poi grandi parcheggi.” “Bisogna puntare sulla qualità dell’offerta e del servizio e sulla personalizzazione, che si trovano nei negozi qualificati del centro e non nella grande distribuzione.” “Ravenna potrebbe già raddoppiare il flusso dei turisti ma serve un nuovo modello di promozione e commercializzazione per incontrare i grandi flussi, a partire dai grandi tour operator che devono inserire Ravenna nei loro pacchetti.” “I monumenti ravennati dovrebbero essere gestiti da un’unica fondazione.” “Bisogna incentivare anche il turismo sportivo e ambientale.”

Michela Guerra: “L’ampliamento del centro commerciale di Ravenna è uno scempio nei confronti dei negozianti, dei cittadini e dell’ambiente.” “Per il centro storico propongo marciapiedi più larghi, corsie a senso unico per le auto e attraversamenti pedonali più frequenti.” “Occorre insistere nella lotta all’abusivismo e all’illegalità. Anche se certe volte, ammetto che anche a me è capitato di non chiedere lo scontrino.” “Il turismo è il punto più ricco del nostro programma. La vecchia amministrazione ha lavorato male e non ha saputo valorizzare le nostre eccellenze. Servono dirigenti con altissima competenza e dati aggiornati sulle esigenze dei turisti. Servono collegamenti più efficienti e una migliore programmazione e distribuzione degli eventi durante tutto l’anno.”

Raffaella Sutter: “La grande distribuzione non regge più, bisogna puntare sulle piccole attività nel centro storico. Il futuro è certamente internet ma va incentivato anche il negozio di prossimità.” “Il turismo è il nostro petrolio. Bisogna coordinare la programmazione e fare sistema.” “La tassa di soggiorno va investita in maniera più condivisa per rilanciare le attività turistiche.” “Ravenna deve essere più raggiungibile.”

 

IN CONCLUSIONE 

Una serata lunga – finita a mezzanotte – dove i candidati hanno sforato più volte nei tempi di risposta, pochi gli attacchi, se non quelli di Alberghini, Bucci e Guerra all’amministrazione attuale che ha governato negli ultimi 40 anni a Ravenna.

Gli uomini hanno parlato sempre in piedi, a ruota libera, le donne, più pacate, sedute e attente, hanno preso appunti durante le introduzioni di Gasperoni e le domande degli esercenti, per non tralasciare nulla.

Una platea di associati, molto interessati al confronto, ma evidentemente stanchi per la situazione e il troppo lavoro sono stati “risvegliati” un paio di volte dal pirotecnico Maurizio Bucci che ha strappato in due occasioni fragorosi applausi e anche risate, in particolare una prima volta, quando ha dichiarato che “se non si cambia, si muore” e rivolgendosi a de Pascale ha ricordato anche Gardini: “Michele sei un bravo ragazzo, ma come diceva Raul Gardini ci vuole il fisico”.

Massimiliano Alberghini è stato come sempre molto composto, analitico, più commercialista che politico, conosce la materia (ha ribadito i suoi slogan più volte vietato vietare ciò che non è vietato mantenendo il decoro e l’ordine pubblico).

Michele de Pascale preparato, non si è mai sbilanciato troppo, si è mostrato convinto di poter cambiare Ravenna e dare nuova energia alla città. Emerge il suo mestiere di politico e la sua esperienza nel gestire il dibattito e il confronto. 

Raffaella Sutter discreta, precisa, preparata, ha mostrato qualche difficoltà però ad emergere e imporsi, non tanto in termini di competenza ma più per questioni di carattere.

Michela Guerra ha dato l’impressione di essere molto impegnata e di crederci, affrontando con piglio questa avventura politica per lei del tutto nuova, con la quale sta prendendo sempre più confidenza.

 

A cura di B. B. 

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