Confesercenti sulla bozza di ordinanza balneare: “Manca un piano strategico per lidi e turismo”

Dopo le riserve di Confcommercio, anche l'altra associazione di categoria dei commercianti non pare affatto convinta della proposta avanzata dal Comune per la liberalizzazione delle attività in spiaggia

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“Il confronto sulla prossima Ordinanza balneare, annunciata da tempo dal nuovo Sindaco che ne aveva fatto una delle proposte del suo mandato, non è partito bene, nel metodo e in parte nel merito”. Lo denuncia Confesercenti Ravenna in una nota alla stampa.

“Intanto – continua l’associazione di categoria -, non era il percorso di cui si era parlato al recente incontro convocato dal Sindaco con le Associazioni di categoria sulle linee di indirizzo, cui doveva seguire la discussione e il confronto su una prima proposta concreta. La bozza di proposta è pervenuta alle Associazioni di categoria martedì 22 novembre mentre mercoledì 23 era sulla stampa anche con ulteriori novità, novità alcune peraltro neppure contenute nella proposta inviataci. Il confronto e il rapporto deve essere lineare e coerente anche per favorire la giusta sintesi su argomenti così importanti e non deve avvenire a spizzichi”.

“Ma veniamo al merito – dichiarano – su cui preannunciamo che servirà un confronto vero e largo. Se da un lato lo spirito iniziale aveva spunti interessanti e condivisibili (semplificazione, tempistica utile per gli operatori, ecc.) i contenuti proposti dai testi evidenziano invece lacune e contraddizioni”.

Confesercenti entra nel merito delle osservazioni, sostenendo che “in primis, ed è per noi la più seria, peraltro evidenziata fortemente anche durante gli incontri con i candidati a Sindaco nel documento di priorità che Confesercenti ha presentato: discutere una nuova ordinanza sugli orari e i tempi di apertura degli stabilimenti balneari senza inquadrarla e senza avere presentato un piano strategico e complessivo per i lidi e per il turismo locale (coordinato da una regia unitaria) è sbagliato e monco e non fa fare quel salto di qualità di cui c’è bisogno nel contesto di una nuova strategia turistica, anzi così rischia di dividere ulteriormente le località e il tessuto economico anziché predisporre un lavoro di squadra e sinergico”.

“Questo presuppone investimenti – sottolineano -, anche tenendo conto delle peculiarità dei singoli lidi, strutturali, come nella comunicazione, come sull’arredo, gli stradelli, le aree pinetali e l’accoglienza, come sul programma degli eventi e la pianificazione urbanistica. Le ordinanze per le attività devono essere un tassello di questa strategia e non viceversa. Fondamentale che questi aspetti abbiano una regia e risorse nell’Assessorato al Turismo che deve sovrintendere e coordinare la strategia”.

Un aspetto, questo del piano strategico e della diversificazione lido per lido delle proposte, che era già emerso anche nelle considerazioni fatte da Confcommercio. “Ancor prima di entrare nel merito dei contenuti dell’ordinanza – ribadisce Confesercenti -, questo è per noi il primo problema e guai ad affrontarlo in modo separato o addirittura sfalsato, nell’interesse di tutti e stante gli equilibri delicati che ci sono.
La discussione deve considerare e fare i conti poi con la situazione di difficoltà vissuta da diverse aziende del settore (a partire da quelle della ristorazione che hanno posto diverse esigenze e proposte) come di alcuni lidi”.

Infine, un ultima sottolineatura rossa, anche sui contenuti, che per Confesercenti contengono “in premessa un punto su cui ci sentiamo fin d’ora di esprimere la nostra contrarietà, anche per quanto sopra detto: l’idea della spiaggia aperta tutto l’anno e sempre, così com’è oggi, è sbagliata e rischia di essere foriera unicamente di divisioni e disparità. Di questo chiediamo di tenere conto nell’incontro che a breve riavremo con il Sindaco per discutere della bozza di ordinanza”.

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