Coffari, Gozzoli e Fabbri: “Imposta di soggiorno necessaria per competere alla pari”

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Dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi di diverse associazioni di categoria in ambito turistico, schieratesi apertamente in contrasto con la decisione di reintrodurre la tassa di soggiorno a Cervia, il sindaco Luca Coffari interviene nel merito, assieme ai colleghi Marco Gozzoli di Cesenatico e Marco Fabbri di Comacchio, spiegando di aver voluto sfruttare insieme questa opportunità per evitare l’applicazione a “macchia di leopardo” e dare già da questo luglio certezze a tutti gli imprenditori turistici alle prese con la chiusura dei listini 2018.

 

La possibilità di reintrodurre la tassa di soggiorno, lo ricordiamo, è stata offerta dal Governo con la legge n.96 del 21 giugno scorso, che ha eliminato il divieto di introdurre l’imposta e dunque ha permesso alle delibere approvate dai Comuni di tornano in vigore, mentre chi non l’aveva introdotta ancora, ora può farlo.

 

 

Con i passaggi nei rispettivi Consigli Comunali delle tre città rivierasche, praticamente tutta la Romagna avrà dal 2018 l’imposta di soggiorno; si tratta di uno strumento per reperire risorse importanti a favore del turismo senza gravare sui cittadini e sulle imprese.

“Ci piacerebbe – dichiarano i tre Sindaci– avere strumenti più idonei per finanziare il turismo, come ad esempio una piccola compartecipazione all’Iva. Purtroppo tale facoltà non è consentita dalla legge. Riteniamo comunque utile allinearci agli altri Comuni della riviera che da anni applicano questa imposta e le relative ed importanti risorse economiche, che possono investire nelle città e nella promozione turistica”.

 

“A nostro avviso è, infatti – aggiungono -, una necessità poter competere alla pari ed avere un’applicazione uniforme su tutta in tutta la Riviera, evitando il prodursi di eccessive disuguaglianze tra comuni all’interno della stessa destinazione turistica. Il nostro impegno – pur nella diversità di offerta – è di uniformare per quanto possibile anche le tariffe”.

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